Le migliori poesie inserite da Antonio Prencipe

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Scritta da: Antonio Prencipe

Solo con il mare

Paura, amore e felicità: sono solo.
Sono solo con la paura di vivire
ma non di morire sono sempre solo.
Sono solo quando abbraccio le mie stelle
sono solo quando il mondo piange
sono solo quando penso di farla finita
sono solo quando regalo il cuore al cielo
sono solo quando il sole non mi riscalda più
sono solo quando soffro
sono solo quando il vento mi porta via
sono solo quando vengo deluso
sono solo quando l'orgoglio non mi perdona
sono solo quando osservo il mare.
Mare fammi morire nel tuo regno immenso
la paura fortifica,
l'amore rende ingenui,
la felicità rende cechi.
La solitudine mi porta nel mare.
Composta sabato 19 dicembre 2009
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    Scritta da: Antonio Prencipe

    Oggi, Addio, Ora!

    Polvere ferma nei corridoi
    cenere sulla neve dei nostri sentimenti,
    aspettami che
    verrò li,
    morirò senza rimpiangere il mio orizzonte,
    scapperò via dai miei sentimenti,
    cambierò i miei numeri,
    scorderò una vita prevista con te.
    Questa rosa era per te
    questa spina era per me,
    Quel maledetto tramonto
    ti ha perso sulle scale di quella benedetta follia,
    Oggi rimpiango il sole,
    Oggi gioco con la sera depressa,
    Oggi amo il mio dolore
    Oggi assaporo il tuo amore
    domani ascolterò le tue lacrime,
    Addio per non piangere,
    Addio per non crepare,
    Addio all'oscurità di ogni tuo angelo nascosto nei tuoi sogni,
    Addio alla tua anima
    Addio al mio cuore
    Addio alla mia anima Rock,
    Ora queste maledette tenebre mi chiamano assassine,
    Ora raccolgo i petali di una vita senza ricordi,
    Ora sparisco nell'onda di questo mare furibondo.
    Ora ammazzo il presente
    Ora attraverso questi dannati ostacoli pieni di noi
    Ora
    Ti
    Amo.
    Composta lunedì 26 aprile 2010
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      Scritta da: Antonio Prencipe

      Goodbye my heart

      Si ricomincia senza rancori,
      goodbye my heart ormai che ti ho perso
      ti dico per sempre Addio.
      Goodbye my heart un bacio senza dolore
      consuma le mie dita macchiate ancora
      dal sesso del giorno prima.
      Goodbye my heart è stato bello
      anche se non sarà più primavera nel cuore mio,
      dimentica l'estate, dimentica il mare
      osserva l'orizzonte e ti prego
      sparisci prima che tra le lenzuola
      possa ritrovare ancora quel pezzo
      bruciacchiato del tuo misero cielo.
      Chiacchiere, chiacchiere, baci, carezze
      e poi niente solo ombre moderne
      che senza ritegno hanno ancora una volta
      oscurato l'anima mia.
      Ti ho incontrato e dopo un'ora di
      baci, il sesso arriva e disarma il mio orgasmo,
      "rimaniamo amici" mi dicevi dopo avermi
      scoperto e illuso tra le coperte di questo finto amore.
      Fra le tue braccia il mondo in un istante,
      fra le tue parole disprezzo e non curanza.
      Goodbye my heart ora che te ne vai
      non tornare ti auguro di morire
      dolcemente fra le tue dannate
      lacrime che in un secondo mi hanno soffocato
      e privato dell'aria candida che avvolgeva
      la mia squallida stanza.
      Composta martedì 18 gennaio 2011
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        Scritta da: Antonio Prencipe

        Esseri senza volto

        Un fiore.
        Il tuo nome squarciato
        da un filo d'erba.
        Acqua senza frontiere
        disturbata dallo scroscio
        onnipotente di raggi solari senza sovrani.
        Siamo ignobili disgraziati
        senza amore,
        in questo mondo non ci sono più
        sorrisi genuini persi nel vento.
        Avevo un gatto e una luna di cartone,
        respiro fumo e merda,
        falsità irrequieta nella bocca
        dei politici e dei religiosi
        che indottrinano la gente senza
        ormai nessuna verità, solo falsità insipida.
        Un fiore con il nome di Dio
        ma Dio dov'è?
        Siamo Bastardi con gli aghi infuocati
        sulle nostre ali.
        Siamo essere umani senza rispetto
        per l'altro "fratello" che riposa
        su un marciapiede senza padre.
        Siamo Angeli in attesa della fine.
        Un albero con dentro il nome
        del cielo che danza
        fra gli Dei fucilati dalle favole
        ignobili dei nostri nonni
        condottieri di finte speranze torturate.
        Siamo ripetitori del passato
        governatore della vita nostra.
        Siamo vermi striscianti
        sul cemento pieno di sangue e dolore
        di chi è morto per la nostra libertà
        buttata nel cesso da noi esseri senza volto.
        Siamo combattenti con la spada spezzata.
        Dov'è la mia marlboro?
        Scelgo la guerra contro il mondo,
        scelgo l'amore proibito,
        scelgo la punizione esemplare che il cielo mi darà,
        scelgo di combattere nell'inferno.
        Ciò che Sacro viene avvelenato
        dalle nostre mani.
        Composta mercoledì 30 marzo 2011
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          Scritta da: Antonio Prencipe

          Mentre il cielo non guarda

          Rubo una nuvola
          cado nel limbo
          rimpiango il sole
          e battezzo la luna
          dov'è la sofferenza che tanto ho sperato,
          dov'è la paura che tento mi allegra,
          dov'è la speranza che mi spaventa,
          dov'è il sentimento che mi sconvolge,
          dov'è quell'amore che mi fa piangere e soffocare.
          Mentre la sera piangeva
          io con il giorno ridevo,
          la luce della stella più luminosa
          si spegneva in quel fuoco d'odio,
          correvo nel mare
          scavalcavo montagne e fiumi
          ho ucciso sogni e desideri
          ho torturato l'alba
          e ho fatto un giro nell'inferno e
          mentre il mondo giudicava
          ed io li immobile a lottare nel vento
          giocai con il mare e annegai.
          Mentre annegai imparai che
          il cielo nn guarda se non viene ascoltato.
          Composta domenica 27 dicembre 2009
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            Scritta da: Antonio Prencipe

            Andrò via

            Me ne andrò senza dirti "ciao",
            sparirò dalla tua vita lentamente,
            non ti farò rimpiangere i segreti,
            le notti consumate
            su quel letto sospeso in mezzo al cielo
            costellato da stelle e pianeti
            sputtanati dal gridar lento
            di un angelo nascosto
            tra le nubi finte di un mare insolente.
            Non ti lascerò con il buio
            straziato nel cuore,
            splenderai ancora con la luce
            che le mie lacrime regaleranno
            alla tua anima violata dal mio amore.
            Tornerai lì,
            dove le foglie secche maturano con l'inverno.
            Mi bacerai e ti lascerò sola,
            con il mio ego da poeta freddo e salato
            sulle tue labbra che ormai
            non amano più.
            Composta venerdì 11 marzo 2011
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              Scritta da: Antonio Prencipe

              Per sempre insieme

              Per sempre insieme,
              la notte arriva,
              il cielo tramonta, si rincasa
              nel dolore ammaliato
              da nubi e granelli di neve
              sparsi nei viali del vento.
              Rimangono i sorrisi deturpati dal sole,
              i baci consumati.
              Piccola mia vieni con me,
              abbracciami, niente ci può dividere
              rivoglio i tuoi sospiri sulla mia pelle,
              lasciami toccare i tuoi sguardi,
              lascia avvicinare le mie labbra.
              Andiamo!
              Verso la notte,
              verso il mare
              c'ascolterà la sera,
              seguimi nel buio di questa ultima avventura,
              insieme, sempre liberi.
              Saltiamo, profana il mio cuore,
              sorreggimi, niente ci può dividere,
              raggiungimi nell'oblio.
              Amore mio sull'asfalto
              c'è ancora il nostro ricordo,
              il nostro amore si mescola
              al sangue e al profumo di
              rugiada sparso tra la nebbia,
              in questo giorno ormai strangolato
              dal destino.
              Per sempre insieme
              nella morte,
              nella libertà violata.
              Composta sabato 27 novembre 2010
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                Scritta da: Antonio Prencipe

                Un fiore di pesco

                Non ho mai compreso
                il valore del cielo.
                Imparerò a perdonare
                quella speranza
                che non ha asciugato
                le lacrime mie,
                quel giorno che piangendo morivo
                nel letto di rose bruciate
                dal dolore mio.
                Un fiore di pesco un giorno
                cercò d'entrare
                nella stanza di casa mia,
                luccicò e tra i miei occhi
                una lacrima scese
                perché per la prima
                volta in vita mia
                m'accorsi che l'anima mia
                rinasceva pian piano
                nel corpo mio,
                ed io forse non morirò.
                Per far si che qualcosa
                di bello continui a crescere
                a volte bisogna
                essere crudeli.
                Rinascerò tra la guerra
                spenta dal niente.
                Nonostante la mia follia
                i miei occhi marroni piangono ancora,
                odor mare, odor terra,
                la mia assenza in questa vita
                termina qui...
                In questa campagna sperduta
                d'amore e lacrime.
                Composta sabato 7 maggio 2011
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                  Scritta da: Antonio Prencipe

                  Anima di vernice

                  Non hai guardato in faccia al mio amore.
                  Ed ora immortale
                  il tuo profumo d'orizzonte
                  sulla mia pelle.
                  Ed ora immortale
                  le tue parole scolpite
                  nelle stanze gelate del mio cuore.
                  La valigia aperta
                  con dentro il destino...
                  L'Iddio immenso ha chiuso l'ombrello
                  e dal cielo pioggia gelata
                  cade beata.
                  Cenerentola ha perso la scarpetta
                  e Tu ascoltando il silenzio
                  che ingordo divorava la tua esistenza
                  hai spazzato via ogni
                  coriandolo di vita
                  che dentro te viveva.
                  Anima di vernice
                  in un cielo pieno di polvere.
                  Anima di vernice la mia...
                  Anima di gesso la tua
                  rincasata tra le voragini
                  di una nuvola grigia, morente
                  tra le grotte innocenti di burrasca.
                  Un giardino incatenato
                  dalla luce della notte
                  che avvolgendo il territorio
                  tenebroso rivela i segreti della Luna.
                  I Lupi veglieranno il segreto
                  del tuo corpo crocifisso al suolo
                  e nei raggi opachi del sole
                  si dissolveranno.
                  Composta sabato 18 giugno 2011
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                    Scritta da: Antonio Prencipe

                    Mi riconosco solo nel sonno.

                    Non toccarmi più!
                    Gridò l'anima nuda.
                    I pesci in mare negano l'esistenza
                    della pioggia.
                    Gli umani sulla terra
                    negano la notte nel corpo di una stella.
                    Per amore sei morta anche tu
                    vecchia signora che sola cammini per la città.
                    Non mi fido dell'amore forse perché
                    sono cresciuto solo...
                    Ed ho dovuto recuperare i miei occhi
                    perduti nell'odio senza riuscire a comprenderli.
                    Aprirò l'aria per poi esplodere
                    nello sbattere d'ali di una farfalla.
                    Non strapparmi l'adolescenza!
                    Gridò la lacrima più anziana.
                    Anche un petalo di rosa può morire.
                    C'è ancora un viaggio da rifare.
                    Me ne vado via da questa vita,
                    da questo corpo lasciando soltanto
                    uno schiaffo e un bacio sullo specchio
                    di fronte all'orizzonte.
                    Porto con me la voglia di dormire...
                    Mi riconosco solo nel sonno.
                    Mi sveglio e non so più chi sono.
                    Composta domenica 29 gennaio 2012
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