Le migliori poesie inserite da Antonio Prencipe

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Scritta da: Antonio Prencipe

Piccolo Guerriero

Solo con la mia follia
Solo con i miei tre amori
Solo scrivendo attimi di vita
Solo senza angeli e ne Santi in paradiso
Solo senza un Dio nel cuore
Sono solo con la mia anima devastata
da un segreto che distrugge perfino le mie inibizioni
La mia Rabbia non si spegne
La mia ribellione non si ferma
Sono solo ma sono sempre io
un piccolo guerriero con la guerra nel sangue
Un piccolo guerriero che ha le palle
di mandare a fan culo questo
mondo di merda
Un piccolo guerriero che preferisce affogare nel mare
piuttosto che vivere nella felicità assoluta
Un piccolo guerriero che cerca verità concrete
Un piccolo guerriero che si è rotto il cazzo
di ascoltare preti che cercano un Dio
che hanno già tradito
Un piccolo guerriero che preferisce
l'inferno al paradiso
Un piccolo guerriero che ha perso la sua stella
Un piccolo guerriero che non ha paura di morire
Un piccolo guerriero che odia la gente che non sogna.
Composta venerdì 28 maggio 2010
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    Scritta da: Antonio Prencipe

    Senza Ali e Senza Rete

    Mi ammazzerei ma poi non so,
    come posso fare per farla finita con questo amore
    se il tuo sorriso brucia ancora nei miei ricordi,
    dimmi che,
    dimmi se,
    io non so più,
    ma non posso perderti
    Ti amo e questa stella ormai non scende più
    non posso raggiungerti perché
    il cielo mi ha chiuso le porte,
    Amore resto giù
    ti aspetterei ma devo vivere,
    Tu sei volata in cielo
    io sono rimasto qui in questo inferno
    disarmante in attesa di una tua risposta
    Senza Ali e senza Reti sprofondo
    giù dove nemmeno il mare possiede il mio cuore.
    Composta giovedì 3 giugno 2010
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      Scritta da: Antonio Prencipe

      L'Urlo dell'anima mia...

      Si va avanti senza osservare il passato
      Urlo al cielo
      Urlo al mondo
      Malinconia, amica mia
      portami via
      accompagnami nell'ombra
      di quell'amore perduto
      Tristezza, sorella mia
      salva l'anima mia,
      accompagnala nell'oblio
      ma non lasciarla cadere mai
      Ho lasciato le scarpe
      ora posso finalmente danzare
      a piedi nudi tra le onde del mare
      Salvate la vita mia,
      Urlo a voi, Angeli Vagabondi
      alla ricerca del mondo perduto
      portatemi con voi,
      lasciatemi volare senza le mie ali
      lasciatemi cadere e sognare
      a piedi nudi
      senza orizzonti da dovere catturare.
      Composta giovedì 16 settembre 2010
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        Scritta da: Antonio Prencipe

        Ti Amo, Ti Amo

        Questa vita mia,
        giocattoli rotti pieni di fantasia,
        annebbiate luci spente di malinconia
        ricoprono il palcoscenico della vita mia

        Come potrò volare,
        Ti Amo, Ti Amo
        Sei tutta la vita mia

        Ascoltami, sussurrami
        io non c'è la faccio più,
        senza di te non intravedo nemmeno l'Alba

        Il buio mi fa paura
        non c'è nemmeno una lucciola a farmi compagnia,

        La tua voce rimbomba nella mia testa
        il mio piccolo cuore ha bisogno del tuo odore,
        veglia su di me
        non mi abbandonare

        Ti Amo, Ti Amo
        Senza di te non mi resta più nulla
        Senza di te sprofondo nel mare

        Sento le parole tue

        Ti prego torna qui,
        Ti regalo la mia vita
        Ti regalo i miei sogni

        Come stelle senza luce anche il mio cuore muore

        I miei sentimenti sono riposti in quella prigione bianca
        piena di rabbia e rancore

        TI Amo, Ti Amo.
        Composta venerdì 16 luglio 2010
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          Scritta da: Antonio Prencipe

          Il Sipario

          Io non potrò volare
          Non potrò sparare
          Non potrò pescare fiori perduti di malinconia

          Mondo che va, Mondo che viene
          regalami la vita mia

          Il sipario si chiude
          ed io resto qui
          solo e incazzato con la guerra nel sangue

          Stelle senza luce e angeli dannati
          volano e cadono insieme alla mia anima,

          Raccogliendo pezzi di cielo
          mi persi in una strana luce,
          forse avrei voluto sparire nell'oblio
          forse sarei dovuto volare in cielo al posto tuo

          Parole rincorse dal vento
          desideri e sogni torturati e poi ammazzati
          ricoprono un amore violentato dal destino

          Giorni e ore senza una fine
          a osservare una foto
          coperta da polvere e lacrime salate, amare

          Casa tua è coperta ancora dalla tua anima
          Casa tua canta e grida il tuo nome

          A casa tua il mio cuore non riesce a battere.
          Composta venerdì 16 luglio 2010
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            Scritta da: Antonio Prencipe

            Infiniti Sconfinati

            Traguardi sfiorati e orizzonti abbandonati
            s'appoggiano nell'oblio
            e lentamente cadono nell'infinito,
            Una stilla di sudore
            cade dal mio viso
            e pervade il paradiso,
            Osserva il mare,
            guardalo,
            ti porterà lontano,
            nei miei occhi t'accompagnerà
            e volare ti farà,
            nel cielo senza nuvole
            e senza far rumore una stella
            le tue labbra bacerà,
            Lascialo entrare
            non aver paura non ti tradirà,
            Spogliati del mio cuore,
            gettalo nel vento caldo
            e raffinato di follia,
            Specchiati nella mia anima
            e lascialo entrare,
            non ti deluderà
            forse ti farà soffrire
            o forse ti farà morire tra le mie braccia,
            Accanto a noi
            ci sono sono solo
            Infiniti Sconfinati.
            Composta domenica 26 settembre 2010
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              Scritta da: Antonio Prencipe

              Non ci rinunciò

              Scappiamo via,
              metti in moto la tua macchina
              e andiamo via
              sconfiniamo l'Orizzonte,
              spegniamo insieme il mare
              e avvolgimi d'amore con le tue dolci e calde mani
              Metti in moto la macchina
              e corriamo, voliamo oltre le stelle,
              allunga la mano e sfioriamo insieme il sole,
              perché mi chiedi perdono?
              Perché mi hai amato troppo?
              Vorresti che ti perdoni per questo?
              Amore ma come potrei
              se io del tuo amore ho
              un bisogno immenso,
              canto e ballo consapevole
              che tu sei dentro me,
              rinunciò al paradiso per poterti
              almeno per l'ultima volta
              donare il mio triste e sconsolato cuore,
              soffrirò, morirò, impazzirò
              ma al nostro amore non ci rinuncerò.
              Composta martedì 16 novembre 2010
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                Scritta da: Antonio Prencipe

                Forse il vento mi salverà

                E mi sento solo,
                solo alla ricerca di un bacio
                tra i raggi dorati della luna,
                perso nell'orizzonte
                di un sorriso scomparso
                fra le onde del mare,
                l'amore vero dov'è?
                Chissà se il vento mi salverà,
                che significato ha la verità
                se nel mio cuore non ho spazio
                nemmeno per un altro amore.
                Colori e giardini vagano nei miei pensieri,
                voglio precipitare,
                fuggire ed essere sotterrato
                dalla pioggia fredda e bastarda
                di quella notte di Novembre,
                quanti sbagli hanno perseguitato
                la mia innata adolescenza lasciandola
                navigare fra le lacrime
                di un povero naufrago
                disperso nei confini
                e gli orizzonti di un altro
                lontano destino immerso ancora nei suoi occhi.
                Ho voglia di soffrire ancora
                di morire ancora
                ma perché io piango
                e tu non sei accanto a me,
                io piango solo con le mie stelle
                ormai scadute,
                nascoste tra le conchiglie e la sabbia
                che odora ancora di lacrime
                salate e scomparse nelle mie mani
                che nel inferno del mio strano passato
                ricercavano ancora una volta
                i tuoi sorrisi stuprati dai miei sospiri.
                Composta domenica 21 novembre 2010
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                  Scritta da: Antonio Prencipe

                  Seduto in mezzo ad un mare cruente

                  Nebbia fitta dentro me.
                  Piangerò e sorriderò nello stesso tempo.
                  Piangerò seduto sulla
                  scogliera di un mare cruente.
                  Sorriderò per il dolore inflitto
                  al mio cuore già devastato.
                  Ho detto si,
                  ti ho quasi amato in riva all'ombra
                  innocente di un nuovo finto inizio,
                  un nuovo riscatto alla mia vita,
                  volevo ricominciare a vivere, a sognare
                  e invece in un secondo tutto è volato via,
                  in alto con la mia sensibilità storpiata,
                  confusa dalla ridicola pioggia
                  che bagna i miei capelli castani.
                  Ma che senso ha, sorridere ed amare
                  se poi dentro di te sei già morto
                  e non sai come risuscitare?
                  Dubbi, ansie, alberi nudi nei miei quartieri
                  infuocati di passione per me,
                  per quello che ero quant'ero con te,
                  per quello che sono senza te,
                  per un Addio non detto,
                  per una foto strappata dalla mia anima,
                  per ogni bacio che rimpiango,
                  che maledico inginocchiato,
                  cercando e pregando l'angelo più dannato
                  di prelevarmi e portarmi con se,
                  nell'infinito, nell'uragano senza giorni
                  da sperare e notti appese
                  alle maniglie delle porte in attesa
                  di una guerra da vincere,
                  da gettare in culo al mondo,
                  spade affilate, bombe non esplose.
                  In Amore vince chi dimentica.
                  Nella Vita vince chi combatte
                  e non si risparmia,
                  chi getta sangue e raccoglie vento,
                  chi soffre e non smette di sorridere.
                  Composta lunedì 21 marzo 2011
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                    Scritta da: Antonio Prencipe

                    Inchiostro e Arsenico.

                    Ti senti sola?
                    "Ogni volta che il sole sfiora
                    le guance del mare."
                    Rispose così quella puttana seduta
                    su una nuvola accanto a Dio.
                    Arancione il cielo.
                    Incazzato è l'inverno.
                    Un angelo fuma la sua marlboro
                    poggiandosi piano ad un palo della luce
                    accanto alle anime denutrite,
                    consumate dal troppo donare.
                    Quell'angelo guardò negli occhi
                    il cielo e tutti i suoi figli,
                    beffardo sorrise alzando il dito medio
                    in onore del fuoco divenuto ormai ghiaccio.
                    Ho amato le donne come si amano
                    le sere appassite d'agosto immerse
                    nell'alcol a guardare le agonie del mondo
                    prendere il volo verso la pace e ridere
                    senza motivo per paura di respirare ancora.
                    Ho amato gli uomini come si amano
                    le stelle di carta tenute in cattività
                    dentro due polmoni d'amianto.
                    Riponendo tutto me stesso sulle loro mani
                    troppo piccole per la mia sensibilità
                    vestita da freddezza e non essere
                    più in grado di riconoscerla nel mezzo
                    di tante lacrime d'inchiostro e arsenico.
                    C'è un uomo che ride forse nel mio letto
                    assieme alle mie codarde labbra è già
                    entrato donandogli qualche petalo di pelle
                    incastrato nei denti della solitudine.
                    C'è una donna che piange forse
                    l'ho già tradita con lui o forse ha tenuto
                    fra le mani il mio cuore troppo tempo.
                    C'è la mancanza di un Addio
                    negli occhi della notte.
                    E mentre Dio rullava l'ennesima canna
                    d'erba e sudore continuavo a domandare
                    alla pioggia: "cos'è quel sorriso che
                    esplode nel ventre dei falchi?"
                    Solo l'inferno può rendere puro
                    un cuore solitario.
                    Composta lunedì 3 dicembre 2012
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