Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie anonime)
Tu
Le onde del mare ritornano sempre,
uguali,
son come i pensieri
dell'alba.
Il nostro dolore ritorna, come il tuo sorriso
svanito nel sonno.
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Le onde del mare ritornano sempre,
uguali,
son come i pensieri
dell'alba.
Il nostro dolore ritorna, come il tuo sorriso
svanito nel sonno.
Grandi stanze di vecchie case avite
di provincia
piene di fischi di navi lontane, piene
di spenti rintocchi di campane
e di battiti profondi
d'orologi antichissimi. Nessuno abita
piú qui dentro
eccetto le ombre, e un violino appeso
al muro,
e le banconote fuori corso sparse
sulle poltrone
e sul letto largo con la coperta gialla.
Di notte
scende la luna, passa davanti
agli specchi esanimi
e coi gesti piú lenti rassetta dietro
i vetri
i fischi d'addio delle navi affondate.
Una grossa lacrima cadde dal mio viso
finché in te ho visto l'amore
una grossa lacrima cadde nel pensiero
e capii di amarti davvero...
la grossa lacrima infine si asciugò...
ti prego non piangere... presto tornerò!
La nostra nascita
non è che un sonno e un oblio;
L'anima che ci accompagna,
stella di nostra vita,
d'altro saggio gode ben altrove,
e da tanto lontano è giunta non già.
Tutta dimentica di sua prima natura
nè in nudità di sè completa,
che anzi trascina a noi
con sè i gran nembi di gloria.
Dal Dio ch'è nostra casa.
Indugia su noi bambini
per un poco di cielo.
Vivono la vita calma delle radici.
I loro desideri non li opprime il Fato,
o, se li opprime, li redime
con la vita immortale.
Non hanno ombre o altri che li attristino.
E, inoltre, non esistono...
Amo la libertà dè tuoi romiti
vicoli e delle tue piazze deserte,
rossa Pavia, città della mia pace.
Le fontanelle cantano ai crocicchi
con chioccolìo sommesso: alte le torri
sbarran gli sfondi, e, se pesante ho il cuore,
me l'avventano su verso le nubi.
Guizzan, svelti, i tuoi vicoli, e s'intrecciano
a labirinto; ed ai muretti pendono
glicini e madreselve; e vi s'affacciano
alberi di gran fronda, dai giardini
nascosti. Viene da quel verde un fresco
pispigliare d'uccelli, una fragranza
di fiori e frutti, un senso di rifugio
inviolato, ove la vita ignara
sia di pianto e di morte. Assai più belli
i bei giardini, se nascosti: tutto
mi pare più bello, se lo vedo in sogno.
E a me basta passar lungo i muretti
caldi di sole; e perdermi nè tuoi
vicoli che serpeggian come bisce
fra verzure d'occulti orti da fiaba,
rossa Pavia, città della mia pace.
Chi vuol conoscer, donne, il mio signore,
miri un signor di vago e dolce aspetto,
giovane d'anni e vecchio d'intelletto,
imagin de la gloria e del valore:
di pelo biondo, e di vivo colore,
di persona alta e spazioso petto,
e finalmente in ogni opra perfetto,
fuor ch'un poco (oimè lassa! ) empio in amore.
E chi vuol poi conoscer me, rimiri
una donna in effetti ed in sembiante
imagin de la morte e dè martiri,
un albergo di fé salda e costante,
una, che, perché pianga, arda e sospiri,
non fa pietoso il suo crudel amante.
Tutto quello che passa
per le tue mani
ha una dolce impronta
un senso giusto
un sapore di semi
si riscatta dall'onta
del suo essere plumbeo
ogni ruga si spiana
sull'arco della fronte
chi da te si diparte
a te ritorna
come un pane sparito
rifiorito nel forno.
La fiamma viva straziò l'aria,
uní i volti in purpureo gesto,
svegliò la freschezza delle bocche,
fece delle braccia un nido,
e dei corpi
brezze nelle dune,
cullarsi delle foglie nelle brezze.
Gira la trottola viva
sotto la sferza, mercé la sferza;
lasciata a sé giace priva,
stretta alla terra, odiando la terra;
fin che giace guarda il suolo;
ogni cosa è ferma,
e invidia il moto, insidia l'ignoto;
ma se poggia a un punto solo
mentre va s'impernia,
e scorge intorno vede d'intorno;
il cerchio massimo è in alto
se erige il capo, se regge il corpo;
nell'aria tersa è in risalto
se leva il corpo, se eleva il capo;
gira - e il mondo variopinto
fonde in sua bianchezza
tutti i contorni, tutti i colori;
gira, e il mondo disunito
fascia in sua purezza
con tutti i cuori per tutti i giorni;
vive la trottola e gira,
la sferza Iddio, la sferza è il tempo:
così la trottola aspira
dentro l'amore verso l'eterno.