Le migliori poesie inserite da Silvana Stremiz

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Scritta da: Silvana Stremiz

Ragazza d'acciaio

Ragazza d'acciaio non amavo nessuno al mondo
Non amavo nessuno eccetto colui che amavo
Il mio innamorato il mio amante colui che mi attraeva
Ora tutto e cambiato è lui che ha cessato di amarmi
Il mio innamorato che ha cessato di attirarmi sono io?
Non lo so e poi cosa cambìa?
Sono ora stesa sulla paglia umida dell'amore
Tutta sola con tutti gli altri tutta sola disperata
Ragazza di latta ragazza arrugginita
O amore amore mio morto o vivo
Voglio che tu ti ricordi del passato
Amore che mi amavi da me ricambiato.
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Marradi

    Il vecchio castello che ride sereno sull'alto
    La valle canora dove si snoda l'azzurro fiume
    Che rotto e muggente a tratti canta epopea
    E sereno riposa in larghi specchi d'azzurro:
    Vita e sogno che in fondo alla mistica valle
    Agitate l'anima dei secoli passati:
    Ora per voi la speranza
    Nell'aria ininterrottamente
    Sopra l'ombra del bosco che la annega
    Sale in lontano appello
    Insaziabilmente
    Batte al mio cuor che trema di vertigine.
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Come posso ritrovare la mia pace (Sonetto 28)

      Come posso ritrovare la mia pace
      se il ristoro del sonno mi è negato?
      Se l'affanno del giorno non riposa nella notte
      ma giorno da notte è oppresso e notte da giorno?
      Ed entrambi, anche se l'un l'altro ostili,
      d'accordo si dan mano solo per torturarmi
      l'uno con la fatica, l'altra con l'angoscia
      di esser da te lontano, sempre più lontano.
      Per cattivarmi il giorno gli dico che sei luce
      e lo abbellisci se nubi oscurano il suo cielo:
      così pur blandisco la cupa notte dicendo
      che tu inargenti la sera se non brillano stelle.
      Ma il giorno ogni giorno prolunga le mie pene
      e la notte ogni notte fa il mio dolor più greve.
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Il tempo perso

        Sulla porta dell'officina
        d'improvviso si ferma l'operaio
        la bella giornata l'ha tirato per la giacca
        e non appena volta lo sguardo
        per osservare il sole
        tutto rosso tutto tondo
        sorridente nel suo cielo di piombo
        fa l'occhiolino
        familiarmente
        Dimmi dunque compagno Sole
        davvero non ti sembra
        che sia un po' da coglione
        regalare una giornata come questa
        ad un padrone?
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          Sognato per l'inverno a... lei

          Andremo, d'inverno, in un vagoncino rosa
          con tanti cuscini blu.
          Sarà dolce. Un nido di baci folli posa
          nei cantucci molli. Tu

          chiuderai gli occhi, per non vedere dai vetri
          smorfiare l'ombre delle sere,
          la plebaglia di démoni e di lupi tetri,
          mostruosità arcigne e nere.

          Poi la tua guancia graffiare si sentirà...
          un bacetto, un ragno matto, ti correrà
          sul collo... Intanto

          tu mi dirai: "Cerca! ", chinando a me la testa
          - prenderemo tempo a scovare quella bestia
          - che viaggia così tanto...
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            Colore di pioggia e di ferro

            Dicevi: morte, silenzio, solitudine;
            come amore, vita. Parole
            delle nostre provvisorie immagini.
            E il vento s'è levato leggero ogni mattina
            e il tempo colore di pioggia e di ferro
            è passato sulle pietre,
            sul nostro chiuso ronzio di maledetti.
            Ancora la verità è lontana.
            E dimmi, uomo spaccato sulla croce,
            e tu dalle mani grosse di sangue,
            come risponderò a quelli che domandano?
            Ora, ora: prima che altro silenzio
            entri negli occhi, prima che altro vento
            salga e altra ruggine fiorisca.
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              Durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me
              non dico che fosse come la mia ombra
              mi stava accanto anche nel buio
              non dico che fosse come le mie mani e i miei piedi
              quando si dorme si perdono le mani e i piedi
              io non perdevo la nostalgia nemmeno durante il sonno

              durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me
              non dico che fosse fame o sete o desiderio
              del fresco nell'afa o del caldo nel gelo
              era qualcosa che non può giungere a sazietà
              non era gioia o tristezza non era legata
              alle città alle nuvole alle canzoni ai ricordi
              era in me e fuori di me.

              Durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me
              e del viaggio non mi resta nulla se non quella nostalgia.
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                Scritta da: Silvana Stremiz

                Never seek to tell thy love

                Never seek to tell thy love
                Love that never told can be;
                For the gentle wind does move
                Silently, invisibly.

                I told my love, I told my love,
                I told her all my heart;
                Trembling, cold, in ghastly fears-
                Ah, she doth depart.

                Soon as she was gone from me
                A traveller came by;
                Silently, invisibly-
                O, was no deny.
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                  Scritta da: Silvana Stremiz

                  Cet amour

                  Cet amour
                  Si violent
                  Si fragile
                  Si tendre
                  Si désespéré
                  Cet amour
                  Beau comme le jour
                  Et mauvais comme le temps
                  Quand le temps est mauvais
                  Cet amour si vrai
                  Cet amour si beau
                  Si heureux
                  Si joyeux
                  Et si dérisoire
                  Tremblant de peur comme un enfant dans le noir
                  Et si sûr de lui
                  Comme un homme tranquille au milieu de la nuit
                  Cet amour qui faisait peur aux autres
                  Qui les faisait parler
                  Qui les faisait blêmir
                  Cet amour guetté
                  Parce que nous le guettions
                  Traqué blessé piétiné achevé nié oublié
                  Parce que nous l'avons traqué blessé piétiné achevé nié oublié
                  Cet amour tout entier
                  Si vivant encore
                  Et tout ensoleillé
                  C'est le tien
                  C'est le mien
                  Celui qui a été
                  Cette chose toujours nouvelles
                  Et qui n'a pas changé
                  Aussi vraie qu'une plante
                  Aussi tremblante qu'un oiseau
                  Aussi chaude aussi vivante que l'été
                  Nous pouvons tous les deux
                  Aller et revenir
                  Nous pouvons oublier
                  Et puis nous rendormir
                  Nous réveiller souffrir vieillir
                  Nous endormir encore
                  Rêver à la mort
                  Nous éveiller sourire et rire
                  Et rajeunir
                  Notre amour reste là
                  Têtu comme une bourrique
                  Vivant comme le désir
                  Cruel comme la mémoire
                  Bête comme les regrets
                  Tendre comme le souvenir
                  Froid comme le marbre
                  Beau comme le jour
                  Fragile comme un enfant
                  Il nous regarde en souriant
                  Et il nous parle sans rien dire
                  Et moi j'écoute en tremblant
                  Et je crie
                  Je crie pour toi
                  Je crie pour moi
                  Je te supplie
                  Pour toi pour moi et pour tous ceux qui s'aiment
                  Et qui se sont aimés
                  Oui je lui crie
                  Pour toi pour moi et pour tous les autres
                  Que je ne connais pas
                  Reste là
                  Là où tu es
                  Là où tu étais autrefois
                  Reste là
                  Ne bouge pas
                  Ne t'en va pas
                  Nous qui sommes aimés
                  Nous t'avons oublié
                  Toi ne nous oublie pas
                  Nous n'avions que toi sur la terre
                  Ne nous laisse pas devenir froids
                  Beaucoup plus loin toujours
                  Et n'importe où
                  Donne-nous signe de vie
                  Beaucoup plus tard au coin d'un bois
                  Dans la forêt de la mémoire
                  Surgis soudain
                  Tends-nous la main
                  Et sauve-nous.
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