I Sogni di Astrid
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...era di una collana regalatale da qualche parente al suo primo compleanno, il ciondolo d'oro era rimasto sepolto fra i gioielli della madre, da dove non sarebbe mai uscito.
La porta della sua camera era di un verde scurissimo, in contrasto con quelle candide delle altre stanze, e tappezzata da tantissime immagini di fate, elfi, streghe, folletti e altre creature fantastiche, tutti ritratti in posizione d'attacco, per scoraggiare chiunque, a parte Astrid, ad entrare. La chiave scivolò nella serratura, che si aprì senza difficoltà, la ragazza entrò e si chiuse la porta alle spalle. Rimase per qualche istante appoggiata alla porta, al buio e in silenzio, poi si mosse e aprì la finestra. La luce entrò e illuminò la stanza: il letto in nero ferro battuto, fatto dal nonno, dominava sul resto della stanza, la coperta e il cuscino raffiguravano scene di vita di animali nella foresta, e sul pomolo della testiera era appesa un sacchetto di stoffa bianco con un elfo ricamato sopra. Lì Astrid custodiva gelosamente le sue pietre colorate, alcune comprate, altre trovate al mare o nel bosco, altre ancora prese dalle tasche di Evan, che raccoglieva di tutto. Ma la cosa veramente sorprendente era l'armadio: fatto ... [segue »]
Composto venerdì 11 novembre 2011
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