I Sogni di Astrid
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...che non aveva fatto, né alla noiosa festa con i parenti per il suo compleanno che l'aspettava quella domenica, né ai genitori che sarebbero tornati a momenti. Ma il tempo non si ferma a nostro piacimento e, senza che Astrid potesse rendersi conto di quanto tempo era passato, la mamma arrivò a casa, seguita a ruota dal rumoroso Evan. Vide la borsa e la giacca sul divano e... "Astrid! Vieni subito giù! Che stai facendo!? Leggi sempre... Hai finito i compiti? Cosa devo fare con te!? Vieni giù immediatamente!" Astrid era alla penultima pagina del libro, nel punto cruciale della fine, e quando sentì gli strilli della madre diventò furiosa. "Uhhhhh! Quanto la odio quando m'interrompe sul più bello!" Ma si trattenne dal dirlo, strillò invece "Arrivo mamma!" Chiuse a chiave la camera, e mentre scendeva le scale sorrise tra sé e sé vedendo il fratellino che cercava di aprire la porta, tirando e scalciando. Di sotto tolse la sua borsa di pelle scamosciata nera e la giacca di jeans dal divano e le poggiò sull'appendi abiti vicino alle scale. Non capiva cosa ci fosse di male ad appoggiare una borsa sul divano, soprattutto in casa loro, dove il divano ... [segue »]
Composto venerdì 11 novembre 2011
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