I Sogni di Astrid
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...settimana che non mangiamo altro! Ah no! Sta sera sto male! Così me ne vado in camera per un po'." La mamma terminò la chiamata con un grugnito e un'devo fare tutto iò mezzo borbottato, e si rivolse a quella ragazza di 13 anni che diceva a tutti essere la figlia ma che conosceva meno di qualsiasi altro. "Astrid! Che ci fai qui!? Non devi disturbarmi quando cucino!" "Volevo dirti che non sto tanto bene, forse sono un po' stanca. Magari posso sdraiarmi." "Ma sì, sì. Vai a sdraiarti, non possiamo rischiare che domani salti il compito in classe di inglese" "Ok vado in camera. Torno più tardi per mangiare." Ma Astrid ora aveva altro per la testa oltre che mangiare: si era dimenticata del compito d'inglese, e non sapeva nulla sul Present Continuos! Scansò Evan che si era appiccicato alla porta, si sfilò la chiave dal collo, aprì la serratura e scivolò in camera, evitando il fratello impiccione, chiudendosi la porta alle spalle. Recuperò lo zaino in fondo alla camera e guardò dentro in cerca del libro d'inglese: erano più o meno tre mesi che non lo apriva. Il libro non c'era, lo cercò allora sulla ... [segue »]
Composto venerdì 11 novembre 2011
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