La ragazza del paese stregato
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...ha una maglietta lisa con una spilla di latta appuntata davanti. Entrambe hanno i capelli lunghi. La minore gioca con i sostegni in ghisa dei lampioni. La ragazza bruna mi sorride.
Anche per sfuggire solo momentaneamente alla nebbia fredda, mi dirigo verso la porta della chiesa. Le mie dita toccano le bellissime rose intagliate nel legno, poi un tepore gradevole mi accoglie. L'interno è buio quasi assoluto. Alcune fiammelle galleggiano là in fondo, come sperdute nelle tenebre. Rimango immobile alcuni istanti prima di tornare ad immergermi nel freddo squallore della nebbia.
Il vecchio giardino pubblico di fronte alla chiesa a tratti sembra scomparire assorbito dal grigiore opaco e impalpabile. Sul limitare sono le ragazze, in piedi come in attesa. La biondina corre fino al carretto del venditore ambulante portando delle carrube all'altra. Questa alza lo sguardo fino a incontrare i miei occhi, poi insieme si allontanano.
Tom tossisce e ha brividi di freddo. Battendo i piedi e stringendo i pugni nelle tasche attraverso la strada e le seguo.
Un tabellone sbiadito con la scritta Locanda al fiume. Luci basse oltre i vetri sudici, odore di stantìo e brusìo di voci che filtrano fin sulla strada.
La ragazza ferma davanti a ... [segue »]
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