La ragazza del paese stregato
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...sinistra.
Un'aia sconfinata coperta di vinacce allo scopo di proteggere i mattoni dal gelo, chiusa per due lati dai bassi edifici delle stalle. Visto che non c'è nessuno proseguo attraverso il cortile immenso.
A destra sorge la residenza dei conti che reca ancora visibili i segni di una gloriosa, passata ricchezza. In fondo, il castello con le torri, circondato da macerie di edifici crollati.
Un uomo alto con i baffi rossi a spiovente entra ed esce dalle stalle spingendo una carriola. Mi dirigo verso di lui e noto i riflessi del sole spostarsi sui vetri delle casette adiacenti alle stalle. Due ragazze ci spiano passando da una finestra all'altra per non farsi notare.
Superato il porticato raggiungo lo stalliere e gli chiedo notizie sul castello. Egli posa la pala che serviva a caricare il letame e mi racconta che le porte d'ingresso al castello sono state da tempo murate in seguito a incidenti capitati a curiosi caduti dentro ai trabocchetti.
Poi passa a narrarmi delle carneficine che gli antichi feudatari compivano ai danni degli ospiti illustri, dopo averli ubriacati con feste, banchetti e danze. La perfidia, la crudeltà di un antenato aveva finito per gettare il terrore sui vassalli, e ... [segue »]
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