Sotto il segno dell'ofiuco
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...uscì. Un'ondata di gelo la pervase in ogni parte del suo corpo. Ci saranno stati - 10 gradi come minimo. Battendo i denti per il contatto dei piedi nudi con la neve, cominciò a correre. Patendo il grande freddo si addentrò nel bosco, senza sapere esattamente dove andare. Arrivò in punto senz'alberi, al centro, un minuscolo oggetto. Diane, incuriosita, si avvicinò all'oggetto, che a causa della neve non riusciva ancora a distinguere. Arrivata nel luogo in cui giaceva l'oggetto, lo riconobbe. Una foto. Una sua foto. Una grossa croce la percorreva in tutta la sua estensione. Girò la foto. Lesse una frase che la fece singhiozzare. Scritto con una penna rossa, a caratteri cubitali, il testo riportava. "Tocca a te, Diane! Game Over". No! Diane non si sarebbe arresa, cominciò a correre. Appunto cominciò. Appena fece il secondo passo, cadde in una buca, spezzandosi una gamba. Capì tutto. Galil aveva calcolato tutto. Diane pianse per il suo ormai evidente destino. Si prese il volto nelle mani e cominciò a chiedersi il perché di tutto ciò. Se solo fosse stata meno curiosa! Prese ad urlare, sperando che qualcuno di passaggio la potesse sentire. Dopo quasi un'ora qualcuno si avvicinò alla sua ... [segue »]
Composto mercoledì 22 giugno 2011
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