Il sorriso di Paola
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...Chiese Andrea, portando il dolce.
I commensali si guardarono tra di loro, con aria terrorizzata.
"Bè..." iniziò a dire Carlo. "Viviana ci ha appena detto che... aspetta un bimbo."
Un rumore inquietante di vetro frantumato giunse alle loro orecchie.
Andrea si voltò e mi vide accucciata a terra, intenta a raccogliere quei mille pezzi di vetro. Miseri resti delle ciotoline che stavo portando per servire il dessert.
Seduti sul divano, Andrea ed io non parlavamo.
La serata si era conclusa. Grazie al cielo!
"Vado a letto" avvisai cercando di alzarmi, ma la sua mano, prontamente, mi bloccò.
I nostri occhi si trovarono subito.
"È stata una gradevole serata e tu sei un'ottima padrona di casa."
"Certo... certo..." dissi ironicamente.
"E io sono orgoglioso di te... e di Paola."
Annuii, svogliatamente.
"Lara!"
Lo guardai. Aveva un'aria seria... tremendamente seria.
"Io dico davvero. Non m'importa un fico secco se la mia bambina non parla, se non gioca a palla, se non farà la ballerina o se non imparerà la poesia di Natale..."
Aveva gli occhi lucidi.
"Non m'interessa nulla di tutto ciò. Ormai sono passati due anni e io... io ho imparato ad accettarla per quello che è" disse affondando il suo ... [segue »]
Composto nel agosto 2009
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