Come un girasole
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...Sandro e Mauro, suoi amici da tempo. Aveva cantato con loro anni prima.
Eh sì, perché oltre ad essere molto carina e molto simpatica, ho portato bignè per chi ha bisogno di un po' di dolcezza nella propria vita e pizzette per chi invece deve insaporirla, aveva detto conquistando tutti, scoprii con mia grande sorpresa che aveva persino una bella voce.
Di me, ovviamente, non conosceva nemmeno l'esistenza. Per questo motivo, inizialmente, mi misi da parte, forse la salutai appena, ma i miei occhi, in realtà, erano costantemente e discretamente su di lei.
La mia mente non era più lucida ed il mio cuore aveva preso a ballare una danza frenetica. Stavo strimpellando distrattamente la mia chitarra, ricordandomi a malapena, dopo averla vista entrare, da quante note fosse composto il pentagramma, quando lei mi si avvicinò con il vassoio dei bignè.
A quel punto sollevai lo sguardo. Era lì, di fronte a me, con i suoi occhi magnetici e il suo dolce sorriso.
"Vuoi un bignè?"
Un po'goffamente, ne afferrai uno. Lo addentai e la crema fuoriuscì, piazzandosi abilmente sulla mia mano. Ecco! La prima figura del cavolo l'avevo fatta!
Probabilmente, il mio viso si colorò di rosso vivo, perché lei sorrise,... [segue »]
Composto nel agosto 2009
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