Il veleno che mi cura
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...salotto d'entrata un vaso vuoto che avevo in bella mostra su un tavolino.
L'oggetto colpisce il muro e io sorrido quasi come se avessi colpito lui, la sua faccia da schiaffi, come se avessi sciolto il duro orgoglio che zampilla dai suoi occhi verde smeraldo. Al contatto il vaso esplode come il dolore che mi è scoppiato dentro e schizzi di vetro si spargono nell'aria, poi a terra. Prima quel vaso era pieno dei suoi fiori. Lui ha sempre saputo come comprarmi. Poi non si è disturbato più a comprare nemmeno quelli. Guardo cosa ho appena combinato. Sono ubriaca e non mi importa; sono preda di lui e non reagisco. Lo odio e lo amo e non so scegliere ora quale dei due sentimenti adottare. Riesco a provare odio e amore simultaneamente. Mi chiedo infatti come possa amare una persona che odio con tutta me stessa, amare una persona che mi corrode l'anima. Dovrei lasciarla, mandarlo a quel paese e vomitargli addosso tutto lo schifo che mi fa vivere.
"Ti odio!" ripeto con maggior foga.
Il mio pugno deciso si accascia su quello stesso tavolino e il rimbombo che crea nella mia testa quasi attutisce lo stridulo del campanello. Chi ... [segue »]
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