Il veleno che mi cura
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Sono appena rientrata nel mio appartamento. Ondeggio un po' come un surfista sulla sua tavola e arrivo a poggiare le chiavi su un mobiletto accanto al divano del salotto. Sono leggermente brilla, anzi ad essere onesta sono completamente ubriaca.
"Colpa sua" dice il mio cervello in preda all'alcool.
Libero i miei piedi da quel fastidioso tacco 12 e lascio quei trampoli in mezzo alla stanza. Vivo da sola e non devo dare conto a nessuno. Il cappotto fa la stessa fine. A terra, sotto i miei piedi come il mio cuore spiaccicato sotto il suo 44. Sono in preda ad una crisi isterica. Sono furiosa, delusa e malinconica allo stesso tempo. Voglio correre e star ferma, urlare e stare zitta, piangere e... piangere. Perché ora come ora non c'è nulla che mi faccia ridere.
"Colpa sua" mi ripete questa volta il cuore che brucia come le anime all'Inferno.
Sono sempre stata consapevole che lui mi avrebbe fatto del male. Ci sono certezze che nella vita non crollano mai. Queste è una di quelle. Se poi ti vai a scegliere anche un uomo che giura di essere prossimo al divorzio, con una moglie che lo perseguita come fosse un fantasma, allora ... [segue »]
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