Il veleno che mi cura
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...bambino che è stato appena scoperto con le mani nel cesto delle caramelle.
"Oh, va bene signorina," dice unendo le mani a mò di preghiera "il suo amico, quello che è venuto qui qualche settimana fa mi ha chiesto di aprirgli la porta di casa per organizzarvi un festa a sorpresa. Sono mortificato."
Erano troppe informazioni contemporaneamente. Sono troppo stanca per fare congetture, ma sicuramente non era il mio compleanno e sicuramente dovevo rivedermi circa l'affabilità del custode.
"Non si preoccupi. Sarà una sorpresa comunque."
"Sicuro, signorina? Sono veramen..."
"Non ce n'è motivo, davvero. Trascorra una bella serata."
L'enfasi della mia frase è sottolineata dal tintinnio dell'ascensore che mi aveva aperto le sue porte. Salgo fino al terzo piano immaginandomi la faccia di questo amico. Le conoscenze dell'altro sesso si limitano a qualche collega di lavoro all'università ma nessuno è così innamorato o pervertito da fiondarsi in casa. Deve essere qualcuno che il signor Antonio ha già visto sennò col cavolo l'avrebbe fatto salire! A quella costatazione il mio cuore dà segni di ripresa ma scuoto la testa bucando quel palloncino della speranza che sta ascendendo in me. Apro la porta di casa con un calcio e mi fiondo ... [segue »]
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