I sorrisi del destino
Capitolo: Storie vere d'amore.Scegli la pagina:
...so tutto di te."
"Che cosa sai?"
"Chiedimi."
"In che via abito?"
"In via degli asini."
Per la seconda volta mi comportai da stupido. Angelica intendeva dire: io so tutto dei maschi.
Alla sera io e Renzo al ritorno, stanchi e sudati, facemmo sosta a Legnago. Sul viale della stazione incontrammo l'amico Antonio da Vangadizza, elegante, mentre scendeva dalla sua 500. Io gli proposi di portarmi a casa caricando la bici in macchina, ma quello rifiutò.
Alla terza domenica di Luglio io e Renzo eravamo ancora a Minerbe. Arrivò Angelica e ci sediamo sulla panchina. Angelica si rivelò una ragazza molto convenzionale: voleva che andassi a casa sua le sere di martedì e venerdì, perché questa è la regola dei fidanzati.
Passò Nadia e la sorella in minigonna e Angelica criticò le gonne troppo corte.
Renzo intervenne: "No, vanno bene così."
Discutemmo ancora, ma Angelica disse: "Non vale, siete due contro uno."
Capii che l'amore è una lotta fra i sessi dove il più forte è la femmina.
Poi tutti tre andammo in bici alla sagra di Boschi. Alle giostre incontrammo l'amico Luigi che ci propose di vedere film 8 mm sexy a casa del cugino Giovanni. Noi tre partimmo e abbandonai ... [segue »]
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