I sorrisi del destino
Capitolo: Storie vere d'amore.Scegli la pagina:
...che macchina abbiamo, chi guida.
Arriva la sera e lei va a casa. Poco dopo la vedo passare su una antiquata bicicletta nera con il secchiello del latte.
"Ci vediamo domenica?" Chiedo. Nessuna risposta.
Tornammo indietro col buio. Io ero tutto contento ed eccitato. Renzo sternutiva e tossiva. Arrivati a Cerea, come al solito lui prese il motorino posteggiato al tennis e fece ritorno a casa.
Renzo mi contagiò e quella settimana ebbi un raffreddore terribile. La domenica successiva, mio cugino stava bene e io non ero completamente guarito. Partimmo ugualmente. Giorno freddo con sole. In macchina esplorammo i paesi limitrofi: Borgo, Bonaldo, san Stefano.
Una domenica di sole di Febbraio o Marzo, io e Renzo tornammo a Veronella. Arrivando da Presina, prima dell'incrocio a t con la cappella, a sinistra c'era una grande fattoria abbandonata (ora non più). Poiché le porte erano aperte, entrammo e al piano superiore dalle finestre a nord si godeva una veduta bellissima. Il campanile di Veronella, poi di Bonaldo, di san Stefano, di Zimella... e sullo sfondo le montagne innevate che sembravano di cristallo.
Arrivati in paese procedemmo con l'esplorazione dei luoghi. Entrammo nella Corte Grande; sotto le barchesse c'erano le mucche e a ... [segue »]
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