I sorrisi del destino
Capitolo: Storie vere d'amore.Scegli la pagina:
...in una delle due pompe sempre aperte. (Adesso non ci sono più).
Pia aveva molte sorelle e apparteneva a una famiglia poverissima. Mi lasciò capire che desiderava i pattini a rotelle e promisi che glieli avrei regalati.
Il giorno dopo lucidai i miei pattini, che ormai non usavo più. Le ruote erano un po' consumate e al giovedì a Verona, cercai le ruote nuove; seguendo le indicazioni arrivai a piedi fino alle carceri, dove assemblavano i pattini. Non avendo trovato nulla, quella notte, mentre i genitori dormivano, io scesi in laboratorio e lavorai per rinnovare le ruote con carta vetrata, affinché sembrassero nuove. Alla domenica andai da Pia, ma lei non volle accettare il dono, così lo consegnai alla sorella.
Alla terza domenica di Marzo andai alla sagra di Minerbe e sul tardo pomeriggio raggiunsi Veronella. Stando sul sagrato, guardavo il cielo verso ovest e pensavo ai bei momenti trascorsi insieme a Pia. Lì, immobile, con le pozzanghere per terra e il cielo rosso del tramonto, mi venne in mente la poesia Passeggiando. La scrissi e quando Renzo la lesse la apprezzò molto, la imparò a memoria e me la ripeteva spesso.
Un'altra domenica trascorsi il pomeriggio insieme a Pia.... [segue »]
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