I sorrisi del destino
Capitolo: Storie vere d'amore.Scegli la pagina:
...incomincia a tirarla su. Io sto lì accanto, guardo e sono preoccupatissimo perché presumo che la macchina sia tutta ammaccata. Quando vedo la macchina risalire, vedo che non danneggiata, anzi, non ha nemmeno una ammaccatura! Allora ho una risata nervosa, irrefrenabile che non riesco a controllare (di solito io non rido mai). E in quel momento mi ricordo il sogno. La scena era identica a questa.
Allora il futuro è già stabilito? Allora non siamo liberi? Impossibile dare una risposta a queste domande.
Renzo pagò mille lire al contadino e poi ripartimmo verso casa.
Un'altra domenica pomeriggio trascorsa a Veronella insieme a Pia. Prima di lasciarci, la ragazza mi avvertì che domenica prossima andrà via e non sarà in paese. Non chiesi spiegazioni e feci ritorno a casa.
Durante la settimana, giovedì mi pare, feci un sogno. Mi trovo davanti a un abisso e dall'altra parte sta la madre della ragazza. Io chiedo: "Dov'è Pia?"
La madre risponde: "All'ospedale."
Chiedo ancora: "Dove? Dove?"
La madre risponde, ma sento poco: "... sinistro... orecchio sinistro..."
Mi sveglio emozionatissimo.
Alla domenica io e Renzo ritorniamo a Veronella. Ho comprato con i miei risparmi una radiolina a transistor gialla per 4 mila lire e la porto ... [segue »]
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