I sorrisi del destino
Capitolo: Storie vere d'amore.Scegli la pagina:
...percorremmo il viale dei tigli, Viale Ungheria. In quegli anni i tigli incominciavano ai lati della chiesa ed erano molto più folti. Ci sedemmo su una panchina bianca, a metà del viale. Tante belle ragazze passeggiavano, ma una mi colpì profondamente. Capelli lunghi, lisci, neri, viso somigliante a Olivia Hussey. Eccola! Era lei la ragazza del sogno. Le offrii un passaggio sulla mia bici, ma naturalmente rifiutò ringraziandomi.
Di sera, sulla piazza la rividi e mi offrii di accompagnarla, ma lei mi disse: "No, grazie, abito lì." Indicandomi un vecchio palazzo in fondo a via Europa.
Ripartimmo in bici e lungo la strada per Legnago conoscemmo due ragazze in bici che tornavano a casa dopo la sagra.
Quella settimana Piero andò in Germania per lavoro.
La domenica successiva, seconda di Agosto, andai a Minerbe in bici da solo. Al rubinetto della stazione mi rinfrescai con l'acqua e poi mi sedetti sulla panchina bianca di fianco alla chiesa, aspettando di rivedere la ragazza. Ogni tanto andavo a controllare se usciva dal palazzo, poi tornavo a sedermi in attesa.
Arrivò un uomo sorridente, con vestito nero, capelli bianchi ed entrò in una porticina di lato alla chiesa. Le campane cominciarono a ... [segue »]
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