I sorrisi del destino
Capitolo: Storie vere d'amore.Scegli la pagina:
...il tuo nome."
"Franca."
"Ieri ho incontrato tuo fratello."
"Lo conosce?"
"Sì, siamo amici..."
Iniziò così la nostra conversazione. La accompagnai lungo il viale dei tigli, fino a una casa a destra, dopo il bar (ora non c'è più). Qui la salutai e pedalai forte sulla strada del ritorno.
Fra Legnago e Cerea incominciò a piovere e feci sosta nell'unico edificio allora esistente, una mostra di roulotte, mi pare. Mi lasciarono entrare e rimasi da solo in una stanza ad aspettare che finisse di piovere. All'improvviso entrò dentro una ragazza vestita solo con maglietta e senza mutandine. Mi vide, emise un gridolino e tornò indietro.
Quando smise di piovere ripresi il viaggio. I platani gocciolavano ancora e inoltre poco prima di arrivare riprese la pioggia e mi fermai sotto un platano per ripararmi.
Alla domenica successiva ero ancora a Minerbe, seduto sulla panchina e tutto si ripetè. La grande piazza assolata e deserta, l'arrivo del campanaro, le campane che facevano fuggire i colombi, l'arrivo della vecchietta che andava in chiesa.
Ritrovai Franca che abitava nella casetta vicina al vecchio palazzo. Così questo era il suo vero nome e il ragazzino col quale avevo parlato non era suo fratello.
La accompagnai nel ... [segue »]
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