La Bella e la Notte
Capitolo: 4 - Il morto che urla (sotto l'albero di Natale)Scegli la pagina:
...avevo il quadro della situazione chiaro in zucca, si trattava (solo!) di dimostrarlo. Un primo testimone l’avevo, la sorella dell’ucciso; si trattava di trovare riscontri che ne confermassero l’attendibilità, chi meglio di ulteriori testimoni? Certamente il capo-cricca sapeva, però mai e poi mai avrebbe sputato il rospo; la cosa comunque non mi distolse dall’andarci a parlare. Era una fonte sull’accaduto, e che fonte; conosceva la verità, non stiamo parlando del guardone che sbirciava dal buco della serratura.
Mi si era presentata giorni addietro all’ufficio, in tarda mattinata; si era svegliata da poco, e si notava (la circostanza riguardava anche me). Avvolta in una nuvola di profumo, i cui cenni l’avevano preceduta -presso la mia scrivania- di una sessantina di secondi, si era materializzata ai miei occhi assonnati una svampita con il midollo di una farfalla: era l’immagine che la sua presenza sollecitava non solo a me, ma a chiunque l’avesse vista; era la leggerezza personificata. Ai piedi gli stivali maculati, in pelle di leopardo, con una fascia di pellicciotto ad avvolgerne l’imboccatura. I tacchi a spillo erano da acrobata; ma in equilibrio, sul filo della vita, la ragazza pon-pon non era riuscita a rimanerci, me la ritrovavo con i gomiti ... [segue »]
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