...lavoratori importanti per le loro esperienze  e per i loro titoli o non titoli  due fasce di età lavorativa.
I ragazzi inesperti neo collocati che apprendono dall’adulto ma hanno come risorsa il desiderio di esserci, la volontà, le proprie conoscenze di base e i confermati che hanno immagazzinato e fatto proprio il lavoro e l’organizzazione. questi sono la fascia dai 18 ai 41 anni che devono essere proporzionati in modo equo con gli anziani e molte volte essere messi nelle condizioni di potere scegliere di andare via e creare nuove imprese e altro lavoro.
161 persone per tre età vicine vuol dire avere una popolazione mista all’interno del contesto. I pro li ho citati i contro sono  da trovare nella logistica stessa. Non si può certo pensare che un uomo di 81 anni che è entrato a lavorare a 39 abbia la stessa resa del 40 enne. Ammesso che possa lavorare ancora un uomo di 81. Anche se tra le mansioni dotte ci possono essere questi individui speciali. Per loro 40 anni di contributi versati per un tempo di vita di 20 anni.
Solitamente chi non studia per avere delle lauree o delle specializzazioni senza avere mai lavorato ha al ... [segue »]

Francesca Genna

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