Il tempo nei luoghi di lavoro

...di vedere l’individuo protagonista di mansioni semplici e specifiche onorato di compierle sentendosi realizzato professionalmente.
L’errore  da non fare per evitare i conflitti:
•    Presentare l’individuo invalido o meno capace uguale agli altri per la fattività delle prestazioni non dandogli l’esclusività dei compiti.
L’autonomia controllata lo rende equiparato al gruppo, elimina i comportamenti conflittuali, evita ricorsi, ripercussioni, allontanamenti.
Anche l’invalido deve seguire la stessa prassi. Compito di sostenere la fattibilità di comportamenti sociali accettabili diventa dunque dall’ingresso in reparto di competenza del coordinatore. Egli deve nell’attesa della figura da gestire invitare gli altri a farsi dire quali sono i lavori ritenuti più semplici disposti ad abbandonare da affidare all’operatore da afferire al gruppo, dichiara apertamente l’impossibilità dell’individuo di compiere determinate azioni ed incentiva tutti a sostenerlo gratificandolo quando merita.
Un direttore generale da me conosciuto  faceva questo personalmente. Inoltre, presenziava insieme al primario ad eventuali rinfreschi organizzati per la persona apparentemente più sfortunata.
L’individuo si sentiva realizzato, sostenuto e vantava la conoscenza e l’attenzione dei dirigenti nei suoi riguardi. Oggi, con l’avvento del clientelismo, questo comportamento è sparito. Addirittura mi è stata proposta e poi ha svolto il lavoro dell’epilettico, la figlia della segreteria dell’ufficio concorsi per un periodo. Io ho ... [segue »]

Francesca Genna

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