Scritto da: Daniele Alberani

La Tormenta


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...o per lo meno aveva sempre tentato di mantenerle.
Erano passati giorni da quando Tom Ganlet aveva rapito lui e sua sorella. Sì, perché Claire era ancora accanto a lui. Il gelo proveniente dall'esterno della grotta avrebbe rallentato il processo di decomposizione, ma tempo qualche giorno ancora e... No, non ci voleva pensare.
Piuttosto ora che quel dannato Tom non c'era doveva approfittarne per studiare le possibilità di fuga. Non avrebbe certo tenuto fede alla sua promessa rimanendo chiuso in una gabbia per cerbiatti!
La paura affinò i suoi sensi e in pochi secondi individuò il lucchetto. Neanche troppo grande. "Sì, ma impossibile da rompere a spallate."
Il sole riflesso sulla coltre di neve all'esterno colorava l'interno della caverna di un colore sanguigno. Era il momento migliore della giornata per guardarsi attorno. L'unico in cui la luce penetrava le tenebre della grotta.
Forse questo? No... Forse... Ma cosa diamine stava cercando? Non lo sapeva nemmeno lui, eppure doveva esserci un modo per scappare! Non poteva rassegnarsi così alla morte senza nemmeno lottare. Ripensò a Claire. Le grida di lei tornarono ad affacciarsi nella sua mente accompagnate da un dolore lancinante lungo la schiena. Un dolore quasi reale, come se un sasso ... [segue »]

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    Scritto da: Daniele Alberani
    Riferimento:
    Nasce come un racconto fantasy. Probabilmente i dialoghi sono stereotipati e alcuni espedienti per trascinare la trama sui binari che avevo in mente non sono stati dei più sensati.
    Lo stile si avvicina molto (moltissimo) a quello di G. R. R. Martin. Che altro, se vi va di leggere un racconto che rasenta il noir (così mi è stato detto) e che lascia al lettore l'intuizione, beh sprecate qualche minuto per leggere "La tormenta", altrimenti fa niente.
    Ogni commento, critica o consiglio sono sempre graditi.

    Commenti

    1
    postato da , il
    Bello. Come hai detto, stile forse troppo vicino a Martin e alcune incongruenze. Il lavoro è lodevole, un ottimo inizio, un'ottima caratterizzazione del personaggio principale, con dubbi e contraddizioni tipiche dell'età del ragazzino che già vuole diventare grande. Si perde un po' nella fase centrale anche se considerato che deve essere concepita nel lettore l'idea della sua vita normale ci può stare. Interessante l'intreccio che si viene a creare e, devo dire, lasciando l'intuizione al lettore anche nel finale, senza dare una completa e assoluta visione delle cose sei riuscito a creare quella sensazione di 'scomodità' tipica dei thriller o dei noir, mettendo nella testa di chi legge mille idee che si aggrovigliano e danno spazio a interpretazioni, rendendo eccitante anche il dubbio. Un buon lavoro, da migliorare, come hai sottolineato, ma un bel lavoro. ++++++++

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