La Tormenta
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...appuntito gli stesse perforando la spina dorsale... Un sasso appuntito?
Passò una mano sotto la schiena, si girò e vide un sasso adamantino che spuntava dal terreno.
Era sempre stato lì, la via per la salvezza era sempre stata a meno di un palmo da lui e nemmeno se ne era accorto. Stupido, stupido e ancora stupido.
Prese un altro sasso di più piccole dimensioni e cominciò a scavare.
Si spezzò un unghia tentando di estrarre il sasso acuminato. Un grugnito di dolore e un rivolo di sangue, nessun urlo, nessun lamento. Aveva provato ben altri dolori in quei giorni. "Ecco, un altro strattone...".
Un sorriso a trentadue denti si fece spazio sul suo volto martoriato dal dolore e con la forza della disperazione cominciò a colpire violentemente il lucchetto.
"Non cede, non cede, dannazione!"
Il viso disperato di sua sorella tornò a fargli visita tra i suoi pensieri. Rabbia, furore.
Clang
Pianse per l'ennesima volta e poco importava se un vero uomo non piangeva, perché questa volta le sue lacrime erano di gioia. Il profumo della libertà era la cosa più dolce che avesse mai assaporato. Ma non c'era tempo per compiacersi e gioire. Il sole era calato e tra qualche ... [segue »]
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