La Tormenta
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...non piangono. Lui un uomo? Aveva paura che non lo sarebbe mai diventato.
Margaret
"No! Non farlo! I miei bambini!"
"Zitta troia! I tuoi bambini sono dei bastardi! È mio marito che te li ha dati, non è così? È stato il suo seme a generare questi bastardi, vero?!"
Rabbia, istinto assassino, gelosia, odio. Ecco cosa esprimeva la voce acuta, tesa fino allo spasmo, di Jane.
Fu leggendo i sentimenti di quella donna che cominciò ad avere paura.
"Per tredici anni è andata avanti questa storia! Per tredici anni e io non ne ho mai saputo nulla! Che stupida, che stupida sono stata! Come ho fatto a non accorgermene?!"
"Jane, ti prego, ragiona, non fare cose avventate!"
Una risata gelida. Aghi di ghiaccio percorsero il corpo tremante di Margaret.
"Tu Meggy? Tu vieni a parlarmi di avventatezza?"
Ancora quella risata e quello sguardo, lo sguardo folle di chi vede soltanto il sangue.
La mano di Jane andò ad afferrare uno stiletto da sotto la gonna. Fu il sorriso sadico che si stampò sul suo volto a far cedere le gambe di Margaret.
"No... Non lo fare..."
Le parole le uscivano a fatica. Dolore, provava un dolore intenso all'addome e al petto. Gli urli dei suoi bambini ... [segue »]
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