Un destino un legame - Caterina dè Medici. La lettera scomparsa
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...quali impartisco ordini precisi: perlustrare l'isolato, il locale, le conoscenze e i colleghi del barman che era in servizio, le amicizie se ne aveva e fare rapporto a me personalmente. Mentre si sparpagliano intorno e all'interno del locale. Un rombo. Una moto, si sente lo stridio dei pneumatici sull'asfalto e si dilegua tra i vicoli. Inforco subito una della polizia e inseguo, l'agente usa il fischietto e chiama altri colleghi agitando le braccia. Vedo da lontano il fanale posteriore che accelera per la Rue de Malatrex, do gas, e lo raggiungo spingendo al massimo la moto. Il viale era dritto e permetteva la velocità e il sorpasso di veicoli. Brusche sterzate e frenate. Ormai lo tallonavo. Rue de Vache, ferma la moto, gettandola terra all'Universitè Populaire du Canton de Geneve. Sale le scale. A quell'ora non vi era nessuno, usa la chiave e apre la porta che si richiude subito. Raggiungo l'androne prima che si blocchi il portone, salgo le scale, luci di sicurezza, sento uno sparo, un corpo rotola per la scalinata. Arrivo in tempo. Un fiotto di sangue esce dall'angolo della bocca. Mi avvicino, sento ancora flebile il respiro, domando: Perché... – ho ricevuto l'ordine e mi è ... [segue »]
Composto martedì 3 gennaio 2017
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