Giuseppe Freda
Nella frase "Siamo noi a modificarci secondo l'ambiente che..." di Chiara Libero
Una volta, tanto tanto tempo fa (più o meno nell'era precambriana della mia università) un amico molto serio e studioso, e nell'occasione anche molto avvilito per il basso livello del lirismo moderno, mi disse di aver letto una "poesia", peraltro stilata da una gentile signora o signorina, che suonava esattamente così: "Voglio fare - quello che c.... mi pare". Gli risposi che in effetti il volo estetico mi appariva il frutto di una poetica un po'... irrituale, ma che il proposito, sfrondato della sua scurrilità, quello in verità mi sembrava degno della massima considerazione. Ebbene oggi, ad eoni di distanza, dopo essermi a mie esclusive spese ritrovato a praticare la suddetta massima, ed essere stato per sua via infinite volte alternativamente soggetto ad incantate approvazioni e indignate riprovazioni (perché, in positivo o in negativo, i giudizi sociali sono sempre tentativi e rischi di assoggettamento), rimango della medesima idea. Idea faticosissima e rischiosissima da mettersi in pratica, ma assolutamente liberatoria. E dunque, Chiara, in uno al porgerti un caro saluto, devo dire in tutta sincerità che non riesco a cogliere l'alternativa proposta dalla frase, giacché secondo la mia esperienza abbiamo l'immenso POTERE di fregarcene totalmente dell'ambiente, e di essere puramente e semplicemente, ambiente o non ambiente, ciò che vogliamo essere, cioè noi stessi, dalla punta dei piedi fino alla cima dei capelli (ove naturalmente ne siano rimasti). ;-) Ripensandoci, devo dire però ad onor del vero che, almeno per quanto mi riguarda, si è trattato di un fatto istintuale, caratteriale, più che razionale. Nel senso che sempre ho provato ad adeguarmi, e sempre poi mi sono ritrovato ad agire in assoluta libertà da ogni condizionamento, sia fregandomene di ritorsioni, sia anche, spesso, rifiutando carriere, benefici, plausi, amicizie "potenti" e qualsivoglia utilità. Ma - come dicevo, devo riconoscerlo - è stato un fatto caratteriale. Quindi quella massima scurrile in realtà non l'ho seguìta coscientemente: mi era semplicemente capitata dinanzi come una sorta di premonizione di quello che sarebbe stato il mio futuro ed il mio destino su questo strano pianeta.
6 anni fa
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Nella frase "Ogni minuto che passi arrabbiato perdi 60..." di Albert Einstein
Bravo Vincenzo. Premesso che più che di equazione parlerei di disequazione tra ira e felicità (il lupo pedante non perde mai il suo vizio) :) , c'è da dire che l'opposto dell'essere arrabbiati non è l'essere felici; ma, molto più semplicemente (e prosaicamente), il NON essere arrabbiati. Il depresso infatti è di solito infelice anche se NON arrabbiato; mentre tanti, per converso, sono felicissimi di arrabbiarsi, ad esempio quando ne dicono quattro a gente che subivano e mal sopportavano da tempo. Ne deriva che un minuto di ira non fa perdere un minuto di felicità, ma nulla di più che un minuto di non-ira. :) Col che resta dimostrato che le idee (e in genere le cose umane, poesie e filosofie comprese) non sono valide o meno a seconda della loro paternità. ad onta dell' "ipse dixit" di pitagorica memoria, cui purtroppo molti, anche ai tempi d'oggi, prestano cieca ed irriflessiva fede. Ed è questo, mi pare, il vero succo che può trarsi da questo aforisma (voto 8,63 su 111 voti), che giustamente definisci "sciocchezza". Non so se lo abbia scritto Einstein; ma se anche scritto lo avesse, non sarà certo stata l'unica sciocchezza che avrà detto o scritto nella sua vita. Capita a tutti, prima o poi... (N.B.: ogni riferimento al baffone è puramente casuale). ;)
6 anni fa
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Nella frase "Senza le domande della filosofia, la scienza..." di Chiara Libero
La filosofia non è "quella delle domande", ma, incredibilmente, "quella delle risposte". Risposte soggettive alle domande dell'uomo (o meglio: di chi se le pone), che hanno un senso solo in quanto individuali. Quando invece sono intese a costruire "sistemi" razionali coerenti, proprio per via di questo velleitario intento sistematico si allontanano dalla realtà, vivendo di tecnicismi autoreferenziali per soli iniziati. Dal suo canto, la scienza non è "quella delle risposte", ma solo quella dei "tentativi di risposta", in quanto intesa a costruire modelli interpretativi della realtà MATERIALE; modelli che, per definizione, sono destinati a valere FINO A PROVA CONTRARIA ; e, per questo motivo, sono solo PROVVISORI. Inoltre, la scienza, figlia della matematica, gloria della razionalità, pur capace di fornire MEZZI meravigliosi all'attività umana, è del tutto idiota ed acefala quanto ai FINI di questa attività; nel che è insita una immensa pericolosità, ove ad essa sola scienza ci si affidi senza saperla dirigere verso fini adeguati. - Entrambe dunque, scienza e filosofia, hanno in comune un generico anelito di RICERCA RAZIONALE ; ma le RISPOSTE VERE dovranno venire a livello dei FINI. Territorio nel quale la sola RAZIONALITA' può facilmente fornire risposte errate, o comunque in ogni caso estremamente parziali e limitate.
6 anni e 10 mesi fa
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Nella frase "L'arte non conosce né destra né sinistra. Non..." di Anonimo
Sono ormai DECENNI E DECENNI che l'arte (come tante altre cose) viene propagandata da parolai senza scrupoli. Questi squallidi demiurghi di personaggi e di consensi sono stati E SONO SEMPRE PIU' capaci di plagiare non solo le opinioni,ma anche i GUSTI della gente, afflitta sempre più da una malattia IMITATIVA evidentemente ereditata (darwinisticamente) dai propri antenati scimmieschi. In questo contesto, la frase mi appare riferirsi, senza dubbio alcuno, all'ARTE VERA, cioè all'arte senza etichette, e massimamente senza etichette POLITICHE. Che poi anche gli artisti (di professione) abbiano bisogno di mangiare, questo è fuori dubbio. E quindi è vero che un Raffaello, un Michelangelo, un Caravaggio, un Tiziano avevano bisogno di mecenati. Ma... i mecenati erano gente che AMAVA IL BELLO. Nulla a che vedere con i ricchi dei tempi moderni, ingannati (come tutti gli altri) dai chiacchieroni di cui sopra. Devo dire che questi chiacchieroni sono, da decenni, massimamente di sinistra (vedasi quel guazzabuglio di chiacchiere pseudo-dotte per soli iniziati che ormai praticamente da sempre va in onda sotto l'etichetta di RAI3); ma anche a destra non scarseggiano: e mi viene a mente, primo fra tutti, il "critico" che si è costruito mediaticamente il (fruttuoso) personaggio di attaccabrighe per eccellenza, e, per... ancor più fruttuoso sottoprodotto, la fama di grande intenditore d'arte, esperto politico e star dei talk shows per stanchi TV-dipendenti. Questo esempio di sottocultura, tuttavia, è ancora entro certi limiti accettabile, se paragonato all'ottuagenario ex suonatore di piano bar sprovvisto anche di una laurea se non anche di una licenza liceale, che per via di trasmissioni divulgative a livello di scuole medie è divenuto un punto di riferimento "scientifico" per l'ignoranza generale, tanto da meritare addirittura lauree ad honorem!! :) Conclusione: concordo in pieno con la visione "idealistica" di Cristallina. L'ARTE VERA esiste, ed è LIBERA dai partiti politici, proprio come asserisce la frase. Solo che... al giorno d'oggi gli artisti VERI sono pochi, di solito vivono nell'ombra dell'anonimato e nella miseria; o non sono artisti DI PROFESSIONE. Questa, purtroppo, è la situazione attuale. Ma è vero ed indiscutibile che l'ARTE (quella vera) è arte, e fa storia a sé. E... anche se non fosse così... DEVE ESSERE COSI'. Perché il parametro della nostra vita e della nostra visione delle cose deve sempre essere e rimanere non ciò che è, ma ciò che DEVE ESSERE. L'accettazione di ineluttabilità dello status quo non può infatti condurre ad altro che alla più infamante delle sconfitte. Meglio morire con le armi in pugno...
6 anni e 10 mesi fa
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Nella frase "Ci spogliammo ansimando. Claudia mi tolse i..." di Guido Mazzolini
Vincenzo, scusami, ma dimostri col tuo commento di non cogliere la sensucht, l'intimo streben romantico, il profondo senso esistenziale e filosofico ed anche la recondita (un po' tanto, in verità) eleganza formale che anima questo... animalesco racconto. :) https://www.youtube.com/watch?v=C0jVos9F3Z8&index=6&list=PLTjLqbYlUh5EBqmv6a9UozxqQWeXc9-i6&spfreload=1
6 anni e 10 mesi fa
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Nella frase "Vieni. Corriamo veloci sull'erba che dorme..." di Giuseppe Freda
Grazie, Silvia, Ciau!! ;)
6 anni e 11 mesi fa
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Nella frase "Io vorrei dirti una cosa importante: c'erano..." di Giuseppe Freda
Cara Flavia, solo ora mi accorgo di risponderti a quasi 4 anni di distanza. Imperdonabile... Beh, hai ragione: la vita è gioco. Io ci sto giocando praticamente da quando sono nato; e malgrado vari ruzzoloni, non mi stuferò mai di giocarci. :)
6 anni e 11 mesi fa
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Nella frase "Saremo soltanto, nel tempo che corre, racconti..." di Giuseppe Freda
Ciao Gianluca, grazie di avermi letto e gradito.
6 anni e 11 mesi fa
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Nella frase "In questa società piena di regolamenti diventa..." di Chiara Libero
Finché ci sarà bisogno di regole, sulla Terra non potrà mai regnare vera giustizia.
6 anni e 11 mesi fa
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