Giuseppe Freda

L'unica maniera per capire la vita è salire, allontanarsi dall'oggi e dal contingente, e guardarla nel suo insieme. Vista nel suo insieme, i dolori, e anche le gioie del percorso compiuto e da compiere appaiono insignificanti di fronte al fatto che la vita ci appare solo un piccolo infinitesimale segmento, che parte dal nulla e finisce nel nulla. SEMPRE, anche se fosse stata o divenisse felicissima.
    Il vero problema è dunque riempire questo nulla, sollevare il velo e vedere cosa c'è sotto, capire il PERCHE’. Se si riesce a fare questa operazione, tutto diviene chiaro. Ma anche se non vi si riesce, in ogni caso si attribuirà il giusto peso alle mille vicissitudini della vita, che ci appariranno non meritevoli della nostra attenzione, tutta presa dal capire come sollevare quel benedetto velo, cioè dall’unica cosa che davvero conti nella nostra vita.

Frase molto ottimistica. Secondo me le elezioni non riusciranno mai a ripulire il Parlamento, perché i ladri non si qualificano come tali prima delle elezioni, ma entrano in azione e si rivelano tali solo dopo che sono stati eletti; e anche ammesso che le elezioni riescano a far sì che al Parlamento arrivi, anziché un 90% di ladri come ora, anche solo un 49% di furfanti (di più non è possibile sperare), quel 49% sarà in grado di contaminare l'intera istituzione.
     Per ripulire il Parlamento, come per ripulire le case e gli uffici, c'è un solo sistema: fuori tutti, scopa, acqua a volontà, possibilmente bollente, e spazzoloni all'opera. Il vero problema è individuare l'impresa di pulizie atta alla bisogna. Perché, di questi tempi, mancano anche quelle. E, se ci sono, non sanno usare gli spazzoloni, ma (forse) solo scopare.  :))

I cinesi? Essi hanno un vero e proprio culto del denaro. Del lavoro e del denaro. Brava gente, ma non conoscono altro. Ti dico queste cose con cognizione di causa, giacché un mio caro amico ha sposato una cinese (con figlio sposato e parentela pressoché infinita), e dunque ho notizie di prima mano.
     Te ne dico solo una: so di due cinesi (che lavorano in proprio) che vivono in una stanza, con una macchina da cucire ed un solo giaciglio, che ciascuno di essi usa per 12 ore, mentre la macchina da cucire è SEMPRE in funzione (per 12 ore ad opera dell'uno, e per 12 ore ad opera dell'altro...). Con questo ed altri accorgfimenti, riescono a produrre quanto produrrebbero dieci persone.
      I cinesi sono invisibili, il paradigma del sommerso, e sono dappertutto. Ormai il futuro è nell'incontro Cina-Islam per il titolo mondiale: questa sarà la finalissima, e credo proprio si svolgerà sul nostro territorio. Prossimamente su questi schermi, dunque (altro che primarie :) . Ma la Cina è ampiamente favorita. Sono gente tosta, ma "tosta" assai. Altro che le nostre mollezze.

Mah...
Premesso che l'alieno sono io (come più volte in tutta alienità evidenziato), e non il buon Vincenzo, e premesso altresì che per questo ed altri motivi non sono ben certo che la "tirata" di Maria De Benedictis sia indirizzata a lui e non a me; e comunque a prescindere da ogni aspetto personale della faccenda, io vorrei dire che:
1) non ho capito cosa c'entri il pelo con il giusto. E' forse esso, il suo recondito e "solo significato"? : //
2) non ho capito per qual motivo sia un bene non pensare a cosa pensino gli altri: lo ritengo invece un esercizio (quantunque talvolta penoso) indispensabile all'impostazione di un sia pur problematico dialogo;
3) non ho capito perché sia vietato generalizzare: l'analisi del particolare, se non serve a risalire dal particolare al generale, a cosa mai può servire? Solo a sperdersi nella minutaglia...
4) non ho capito perché il fare uso di famose citazioni (come talvolta mi accade) venga ritenuto mancanza di umiltà: le citazioni dimostrano invece, in chi se ne serve, l'umile abitudine di documentarsi, prima di azzardare autonome conclusioni "a capocchia";
5) non ho capito, nel discorso del Cataldo, quale fosse "la risposta adatta", e a quale intervento precedente fosse "adatta";
6) non ho capito come possa, sempre il Cataldo. asserire che del genere umano non gli importa niente, quando è viceversa per sua natura portato al dialogo, come testimonia da tempo immemorabile questo sito.
     In conclusione: voi umani non cesserete mai di stupirmi (ma anche di divertirmi). : ))

Questo accade proprio perché la nostra ragione è limitata, mentre quella di cui è permeata la natura è infinitamente superiore, motivo per cui non riusciamo mai a decifrarla appieno.
    Sai bene, inoltre, che attribuisco alla ragione un valore secondario nell'armonia del TUTTO, che secondo me si basa sui valori, primo (ed unico) dei quali l'Amore.
     Ho parlato di ragione solo perché si parlava di anima e di cervello, e primo attributo del cervello SEMBRA essere la ragione...

Eppure, chi non diventerà simile a loro non entrerà nel regno dei cieli...
Proprio perché sono innocenti, sia pure "pro tempore".