"Se qualcuno vuole da te la tunica, tu dagli anche il mantello": questo bisogna fare, anziché stare a discutere chi abbia ragione o chi abbia torto, secondo il criterio di un "giusto" che NON ESISTE (perché tutti, e spesso in perfetta buona fede, credono di essere nel giusto).
A chi spetta, tra i fratelli o i nipoti, quel determinato cespite dell'eredità della mamma o della nonna? Ve lo dico io: a chi la vuole, se ciò deve essere fonte di litigi, perdite di pace, di rapporti fraterni o quant'altro. Ma questo, tra i cultori del "giusto", chi lo capisce, e chi lo mette in pratica?
E a monte, naturalmente, bisogna evitare di fare due pesi e due misure, favorendo se stessi ed i propri amici e danneggiando gli altri. Ma per questo non c'è bisogno del giusto da pesare col bilancino (per vedere chi ha ragione e chi torto): basta la massima evangelica "non fare ad altri ciò che non vorresti fosse fatto a te". Senza né giudici, né tribunali, né avvocati, né preti (soliti, questi ultimi, dare ragione a tutti : ))
11 anni e 11 mesi fa
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A differenza che per Platone e per Aristotele, non possediamo per i filosofi presocratici (tra cui rientra Eraclito) altro se non FRAMMENTI, nonché testimonianze di filosofi successivi. In ciò Eraclito è uno dei più fortunati tra i presocratici, giacché i suoi frammenti pervenutici non sono pochi. TUTTI questi frammenti formano oggetto della raccolta edita, tanto tempo fa, dal tedesco Hermann Diels: raccolta ultimamente edita in traduzione integrale in lingua italiana dalla casa editrice Bompiani. Orbene, nè in questa raccolta, nè tanto meno nelle più autorevoli opere di storia della filosofia antica (mi riferisco in particolare a: Gomperz, Pensatori Greci; Abbagnano, storia della filosofia; Lamanna, Il pensiero antico) risulta che Eraclito abbia MAI scritto o pronunziato questa frase.
La VERITA' è che Platone, nel Cratilo, riferisce quanto segue : "Eraclito in un passo dice che TUTTO SCORRE E NULLA PERMANE, e paragonando le cose alla corrente di un fiume, dice che non si potrebbe entrare due volte nel medesimo fiume". E aggiunge: "Eraclito eliminava la quiete e la stasi dell'universo, perché quiete e stasi sono proprie dei m0rti; invece attribuiva movimento a tutte le cose, movimento eterno alle cose eterne, movimento corruttibile alle cose corruttibili". Tra i frammenti, esprimono il medesimo concetto i frammenti 49a ( "Noi scendiamo e non scendiamo nello stesso fiume, noi stessi siamo e non siamo") e 91 ("Non si può discendere due volte nel medesimo fiume, e non si può toccare due volte una sostanza m0rtale nel medesimo stato”).
QUESTO E' TUTTO. La frase in questione, dunque, NON E' DI ERACLITO; tuttavia è presente in rete in diversi siti, tra cui:
- facebook, alla pagina www.facebook.com/pages/Nulla-%C3%A8-permanente-tranne-il-cambiamento/250577378401691
- http://www.convinzioni.it/page16/page56/page56.html
- http://www.kricio.com/filosofia.html
- http://www.progettocrescere.it/nulla-e-permanente-tranne-il-mutamento
- http://www.skuola.net/percorsi-maturita/
- http://www.partecipiamo.it/tempo/tempo.htm (in cui Eraclito viene citato insieme a Edoardo Bennato) : ))
- http://www.giacominalapenna.com/giacominalapenna/formazione.htm
- Oltre a una miriade di altre pagine; ma PRIMA TRA TUTTE PENSIERI PAROLE, privilegiata da Google (che la pone sempre in capo alla lista), che nella circostanza viene a figurare come capofila di questa avvilente manifestazione di sottocultura. : //
Questo genere di sottocultura è purtroppo tipico della rete. Io non so chi sia stato il primo a sparare questa “b*alla”; fatto sta che in rete, chiunque spari una b*alla di questo genere, trova immediatamente gente che, senza operare alcun filtro (logico, semantico, scientifico, filosofico o di qualsiasi natura) la prende, la ritiene vera e la diffonde ulteriormente.
Eraclito, secondo quanto riferisce Platone, ha detto che TUTTO SCORRE E NIENTE PERMANE.
NIENTE. NEANCHE IL CAMBIAMENTO. Ne consegue che, su questo post, a motivo della buona fede della signora o signorina Rosita Matera, che ha creduto a ciò che ha letto su internet e ha postato la frase, persone di buona volontà e di indubitabile ingegno stanno, da 3 pagine, discutendo di aria fritta.
Per i motivi di cui sopra, prego lo STAFF di documentarsi (non mancano luminari, anche della filosofia, cui possiate rivolgervi) e di correggere la paternità della frase in : “frase erroneamente attribuita ad Eraclito”. In alternativa, tuttavia, sarei forse anche più contento se la frase venisse mutata, per massima chiarezza, nella frase seguente: TUTTO SCORRE E NULLA PERMANE. NEANCHE UN T*U*B*O. : ))))))))))))))
Nulla in QUESTO Universo è permanente, scrive Paolo Libert.
E lo scrive "In risposta a una frase di Eraclito", che sarebbe la seguente: "Nulla è permanente tranne che il cambiamento".
Orbene, quest’ultima frase, malgrado ricorra in diversi siti internet, NON RISULTA SCRITTA O PRONUNZIATA DA ERACLITO, e la sua presenza ormai diffusissima sul web rappresenta a mio avviso uno dei più evidenti esempi della vera e propria sottocultura mediatica che, purtroppo, costituisce una grave pecca della rete, giacché molti, in perfetta buona fede, vi apprendono bubbole: tra cui quella che Eraclito abbia mai scritto o pronunziato la frase che riporti.
La frase di Paolo Libert, viceversa, manco a farlo apposta, mi pare esprimere appieno il pensiero di Eraclito. : )
La verità circa la PRETESA frase di Eraclito, chi ne avrà voglia la potrà trovare, tra qualche tempo (appena ne avrò), in commento alla frase stessa, sotto la pagina (sempre di Pensieri Parole) www.pensieriparole.it/aforismi/filosofia/frase-80930.
Colgo l’occasione per fare i miei complimenti a bluedeep, alias Giulio Pintus, per avere (sia pure in forma dubitativa :) espresso perplessità riguardo alla pretesa frase dell’efesino.
Ma desidero per ora andare un tantino più a fondo circa la frase di Yang Tzu.
Tu scrivi, Paolo: “Nulla in questo universo è permanente”. Questa frase, scritta in risposta alla pretesa frase di Eraclito “Nulla è permanente tranne che il cambiamento”, può stare a significare una sola cosa: ANCHE IL CAMBIAMENTO NON E’ PERMANENTE”.
Ciò posto, noi per “cambiamento permanente” possiamo intendere due cose: 1) il permanere degli EFFETTI di un mutamento (fisico o spirituale che sia). Esempi: l’acqua si è mutata in vapore, o l’animo di una persona si è convertito da irreligioso in religioso, o viceversa. Se con la tua frase ti riferisci a questi effetti, proprio in quell’ ineliminabile “viceversa” risiede l’incontestabile verità della tua frase. 2) il permanere del continuo PROCESSO di mutamento, nel quale si sostanzia il mutare. Orbene, questo processo di mutamento è riscontrabile in tutte le cose, e di continuo. E a questo processo si riferisce Eraclito quando dice che tutto scorre e nulla permane. Questo pensiero di Eraclito è riportato da Platone, nel Cratilo; esso in pratica significa che il cambiamento (come processo) è continuo, cioè E’ PERMANENTE; e dunque la tua frase, se riferita al PROCESSO di mutamento, è in tutta evidenza errata. Ma essa non fa alcun cenno al mutamento (effetto o processo che sia): dice solo che NULLA è permanente, e quando si dice NULLA, ci riferisce a cose, fatti o pensieri reali, non ad astrazioni come il mutamento. Alla stessa maniera in cui Eraclito, a dir di Platone, asseriva che TUTTO scorre, senza che in nessun frammento a lui attribuito, e neanche in Platone o in Aristotele o in chicchessia, sia presente l’affermazione che “Nulla è permanente tranne che il cambiamento”: )) Si tratta, in tutta evidenza, di una frase ad effetto, di una colorita esemplificazione del pensiero di Eraclito, usata da qualcuno che, alla maniera di oggi (l’oggi, alla maniera “giornalistica”, è caratterizzato da GRANDE ignoranza e scarsISSIMO rispetto delle fonti), ha ritenuto opportuno porla sulla bocca dello stesso Eraclito. Ma su questa questione rinvio al link sopra riportato, dove posterò un esaustoivo commento tra qualche tempo.
O forse, chissà, non lo posterò mai, perché ultimamente mi risulta sempre più nauseabondo, perché quasi inutile, porre i puntini sulle i, mentre i più (senza loro colpa, o con loro colpa: chissà) non vedono neanche i bufali impazziti che gli corrono incontro. E mi riferisco, per rimanere in tema di sottocultura mediatica, in particolar modo al vero e proprio TRADIMENTO di Grillo, mutatosi (per fortuna, in tempo) da grande speranza in grande… arroganza. Potessi, lo prenderei di persona per il bavero. E dire che ero quasi deciso a votare per il suo “movimento” (con grave scandalo familiare). Neanche se mi sparano. Meglio, mille volte meglio, chiunque, anche la mummia !! Ma… panta rei. Anche le 5 stelle, divenute una sola stella di latta, alla maniera di quando, da piccoli, giocavamo agli sceriffi del Far West.
Interessante, da ultimo, la tua precisazione “QUESTO” Universo. Non so se sia intenzionale: se lo è, mi trovi concorde anche sul “QUESTO”.
11 anni e 11 mesi fa
Risposte successive (al momento 22) di altri utenti.
" la capacità del cervello di elaborare dati conosciuti. "
Beh, certo. Prendi però un computer, anche perfezionatissimo, e fagli "inventare" la teoria della relatività. Non potrà farlo mai, perché la fantasia è capacità di elaborare, PIU' quel pizzico di intuito e di follia che un computer non avrà mai.
Quanto alla capocciata nel muro, sapessi quante ne ho date... e quante continuo a darne!! : (
Ma... con fantasia. :: ))))))))))))
11 anni e 11 mesi fa
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A chi spetta, tra i fratelli o i nipoti, quel determinato cespite dell'eredità della mamma o della nonna? Ve lo dico io: a chi la vuole, se ciò deve essere fonte di litigi, perdite di pace, di rapporti fraterni o quant'altro. Ma questo, tra i cultori del "giusto", chi lo capisce, e chi lo mette in pratica?
E a monte, naturalmente, bisogna evitare di fare due pesi e due misure, favorendo se stessi ed i propri amici e danneggiando gli altri. Ma per questo non c'è bisogno del giusto da pesare col bilancino (per vedere chi ha ragione e chi torto): basta la massima evangelica "non fare ad altri ciò che non vorresti fosse fatto a te". Senza né giudici, né tribunali, né avvocati, né preti (soliti, questi ultimi, dare ragione a tutti : ))
La VERITA' è che Platone, nel Cratilo, riferisce quanto segue : "Eraclito in un passo dice che TUTTO SCORRE E NULLA PERMANE, e paragonando le cose alla corrente di un fiume, dice che non si potrebbe entrare due volte nel medesimo fiume". E aggiunge: "Eraclito eliminava la quiete e la stasi dell'universo, perché quiete e stasi sono proprie dei m0rti; invece attribuiva movimento a tutte le cose, movimento eterno alle cose eterne, movimento corruttibile alle cose corruttibili". Tra i frammenti, esprimono il medesimo concetto i frammenti 49a ( "Noi scendiamo e non scendiamo nello stesso fiume, noi stessi siamo e non siamo") e 91 ("Non si può discendere due volte nel medesimo fiume, e non si può toccare due volte una sostanza m0rtale nel medesimo stato”).
QUESTO E' TUTTO. La frase in questione, dunque, NON E' DI ERACLITO; tuttavia è presente in rete in diversi siti, tra cui:
- facebook, alla pagina www.facebook.com/pages/Nulla-%C3%A8-permanente-tranne-il-cambiamento/250577378401691
- http://www.convinzioni.it/page16/page56/page56.html
- http://www.kricio.com/filosofia.html
- http://www.progettocrescere.it/nulla-e-permanente-tranne-il-mutamento
- http://www.skuola.net/percorsi-maturita/
- http://www.partecipiamo.it/tempo/tempo.htm (in cui Eraclito viene citato insieme a Edoardo Bennato) : ))
- http://www.giacominalapenna.com/giacominalapenna/formazione.htm
- Oltre a una miriade di altre pagine; ma PRIMA TRA TUTTE PENSIERI PAROLE, privilegiata da Google (che la pone sempre in capo alla lista), che nella circostanza viene a figurare come capofila di questa avvilente manifestazione di sottocultura. : //
Questo genere di sottocultura è purtroppo tipico della rete. Io non so chi sia stato il primo a sparare questa “b*alla”; fatto sta che in rete, chiunque spari una b*alla di questo genere, trova immediatamente gente che, senza operare alcun filtro (logico, semantico, scientifico, filosofico o di qualsiasi natura) la prende, la ritiene vera e la diffonde ulteriormente.
Eraclito, secondo quanto riferisce Platone, ha detto che TUTTO SCORRE E NIENTE PERMANE.
NIENTE. NEANCHE IL CAMBIAMENTO.
Ne consegue che, su questo post, a motivo della buona fede della signora o signorina Rosita Matera, che ha creduto a ciò che ha letto su internet e ha postato la frase, persone di buona volontà e di indubitabile ingegno stanno, da 3 pagine, discutendo di aria fritta.
Per i motivi di cui sopra, prego lo STAFF di documentarsi (non mancano luminari, anche della filosofia, cui possiate rivolgervi) e di correggere la paternità della frase in : “frase erroneamente attribuita ad Eraclito”. In alternativa, tuttavia, sarei forse anche più contento se la frase venisse mutata, per massima chiarezza, nella frase seguente: TUTTO SCORRE E NULLA PERMANE. NEANCHE UN T*U*B*O. : ))))))))))))))
E lo scrive "In risposta a una frase di Eraclito", che sarebbe la seguente: "Nulla è permanente tranne che il cambiamento".
Orbene, quest’ultima frase, malgrado ricorra in diversi siti internet, NON RISULTA SCRITTA O PRONUNZIATA DA ERACLITO, e la sua presenza ormai diffusissima sul web rappresenta a mio avviso uno dei più evidenti esempi della vera e propria sottocultura mediatica che, purtroppo, costituisce una grave pecca della rete, giacché molti, in perfetta buona fede, vi apprendono bubbole: tra cui quella che Eraclito abbia mai scritto o pronunziato la frase che riporti.
La frase di Paolo Libert, viceversa, manco a farlo apposta, mi pare esprimere appieno il pensiero di Eraclito. : )
La verità circa la PRETESA frase di Eraclito, chi ne avrà voglia la potrà trovare, tra qualche tempo (appena ne avrò), in commento alla frase stessa, sotto la pagina (sempre di Pensieri Parole) www.pensieriparole.it/aforismi/filosofia/frase-80930.
Colgo l’occasione per fare i miei complimenti a bluedeep, alias Giulio Pintus, per avere (sia pure in forma dubitativa :) espresso perplessità riguardo alla pretesa frase dell’efesino.
Ma desidero per ora andare un tantino più a fondo circa la frase di Yang Tzu.
Tu scrivi, Paolo: “Nulla in questo universo è permanente”. Questa frase, scritta in risposta alla pretesa frase di Eraclito “Nulla è permanente tranne che il cambiamento”, può stare a significare una sola cosa: ANCHE IL CAMBIAMENTO NON E’ PERMANENTE”.
Ciò posto, noi per “cambiamento permanente” possiamo intendere due cose: 1) il permanere degli EFFETTI di un mutamento (fisico o spirituale che sia). Esempi: l’acqua si è mutata in vapore, o l’animo di una persona si è convertito da irreligioso in religioso, o viceversa. Se con la tua frase ti riferisci a questi effetti, proprio in quell’ ineliminabile “viceversa” risiede l’incontestabile verità della tua frase. 2) il permanere del continuo PROCESSO di mutamento, nel quale si sostanzia il mutare. Orbene, questo processo di mutamento è riscontrabile in tutte le cose, e di continuo. E a questo processo si riferisce Eraclito quando dice che tutto scorre e nulla permane. Questo pensiero di Eraclito è riportato da Platone, nel Cratilo; esso in pratica significa che il cambiamento (come processo) è continuo, cioè E’ PERMANENTE; e dunque la tua frase, se riferita al PROCESSO di mutamento, è in tutta evidenza errata. Ma essa non fa alcun cenno al mutamento (effetto o processo che sia): dice solo che NULLA è permanente, e quando si dice NULLA, ci riferisce a cose, fatti o pensieri reali, non ad astrazioni come il mutamento. Alla stessa maniera in cui Eraclito, a dir di Platone, asseriva che TUTTO scorre, senza che in nessun frammento a lui attribuito, e neanche in Platone o in Aristotele o in chicchessia, sia presente l’affermazione che “Nulla è permanente tranne che il cambiamento”: )) Si tratta, in tutta evidenza, di una frase ad effetto, di una colorita esemplificazione del pensiero di Eraclito, usata da qualcuno che, alla maniera di oggi (l’oggi, alla maniera “giornalistica”, è caratterizzato da GRANDE ignoranza e scarsISSIMO rispetto delle fonti), ha ritenuto opportuno porla sulla bocca dello stesso Eraclito. Ma su questa questione rinvio al link sopra riportato, dove posterò un esaustoivo commento tra qualche tempo.
O forse, chissà, non lo posterò mai, perché ultimamente mi risulta sempre più nauseabondo, perché quasi inutile, porre i puntini sulle i, mentre i più (senza loro colpa, o con loro colpa: chissà) non vedono neanche i bufali impazziti che gli corrono incontro. E mi riferisco, per rimanere in tema di sottocultura mediatica, in particolar modo al vero e proprio TRADIMENTO di Grillo, mutatosi (per fortuna, in tempo) da grande speranza in grande… arroganza. Potessi, lo prenderei di persona per il bavero. E dire che ero quasi deciso a votare per il suo “movimento” (con grave scandalo familiare). Neanche se mi sparano. Meglio, mille volte meglio, chiunque, anche la mummia !! Ma… panta rei. Anche le 5 stelle, divenute una sola stella di latta, alla maniera di quando, da piccoli, giocavamo agli sceriffi del Far West.
Interessante, da ultimo, la tua precisazione “QUESTO” Universo. Non so se sia intenzionale: se lo è, mi trovi concorde anche sul “QUESTO”.
Beh, certo. Prendi però un computer, anche perfezionatissimo, e fagli "inventare" la teoria della relatività. Non potrà farlo mai, perché la fantasia è capacità di elaborare, PIU' quel pizzico di intuito e di follia che un computer non avrà mai.
Quanto alla capocciata nel muro, sapessi quante ne ho date... e quante continuo a darne!! : (
Ma... con fantasia. :: ))))))))))))