Corollario per Giosc: il concetto secondo cui "gli onesti sono colpevoli di avere visto i disonesti e di essersi coperti gli occhi, i disonesti per averne approfittato" (cito testualmente il commento 67) è troppo benevolo. Molti, moltissimi "onesti" (cioè la maggioranza degli "onesti"), infatti, sono colpevoli di essere disonesti nel loro piccolo, e costituiscono dunque la logica ed imprescindibile "base elettorale" dei loro mandatari nelle pubbliche istituzioni; quanto al residuo di "onesti" (cioè un'ampia minoranza degli stessi) si è resa e continua a rendersi colpevole ogni giorno non tanto del coprirsi gli occhi, quanto di aver ritenuto ed insegnato ai propri figli ed aventi causa che "così va il mondo", che "una mano lava l'altra", e in definitiva che una visione integra, non arrivistica e ONESTA della vita è di mera matrice utopistica.
Ritengo giusto, salutare e direi quasi provvidenziale che tanto la maggioranza quanto l'ampia minoranza degli "onesti" abbia sofferto per il passato e soffra oggi il governo del re Travicello di turno. Personalmente, devo anzi dire che si tratta, e da tempo, di cosa che mi riempie di profonda soddisfazione.
Quanto poi ai pochi onesti, che circolano in Sodoma e Gomorra come le mosche bianche (in quanto tali quasi invisibili), non hanno problemi, per un semplice motivo: è gente che non ha pressoché NULLA DA PERDERE, giacché ha in pratica un solo bene: la faccia, e quella, per la stessa definizione di ONESTO, non la perderà mai. : )))
12 anni e 1 mese fa
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Questa frase, quantunque conforme al modo di pensare comune,a mio avviso reca in sé un vizio logico, e un vizio logico non da poco.
Se infatti prendiamo quel laureato in legge che diverrebbe un avvocato disonesto o un cattivo magistrato per mancanza di senso morale nello svolgere il proprio lavoro, cosa mai potrà far sì che, se lo mettiamo a fare l'artigiano, non divenga un artigiano disonesto o un cattivo artigiano??? :) O forse nel laurearsi prima, e nel fare l'artigiano poi, sussiste un indizio certo di senso morale?? : )))))
La LOGICA, quindi, IMPONE, al limite, di modificare la frase così: "meglio un laureato in legge che diventa un artigiano disonesto o scadente che un laureato in legge che diventa un avvocato disonesto o un cattivo magistrato". Ma non regge, perché la connotazione più "forte" resta quella della disonestà, e non quella della COMPETENZA, che è la CAPACITA' di svolgere il proprio lavoro...
La VERITA' è invece che le nostre Università sfornano ormai a getto continuo un'altissima percentuale di docenti e discenti totalmente impreparati (perché facenti parte di una interminabile e nauseabonda catena di raccomandazioni): gente (sia discente che docente) da mandare non ad esercitare il nobile mestiere di artigiano, ma, più semplicemente e realisticamente, a pulire i cessi.
12 anni fa
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La frase non è della ultra-svizzera Ginevra Cantoni, ma del "negozio di scarpe Baraldini shop", come citato nel riferimento: negozio che, a quanto pare, fa uso di una sorta di concentrato di ogni insignificante e stucchevole slogan pubblicitario.
Erano molto più valide esteticamente le "voci" dei venditori napoletani di un tempo: "stagnateve a ramma!", " 'e purpetielle affucate!", "magnateve 'o cocco!"... slogan molto più lineari, coloriti, efficaci e comprensibili.
12 anni fa
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Viviamo in una società sempre più poliedrica ed evoluta: società in cui molti scrittori sono ormai savi e vincenti.
Peccato che spesso siano considerati venduti e scribacchini.
12 anni fa
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Angela, Angela... non sai invece quanto possa essere costruttiva una "pernacchia", anzi, come spiega Eduardo De Filippo in una famosa scena del film "L'oro di Napoli", non tanto la pernacchia (che "è una cosa vol*gare, bru*tta", come lui stesso insegna, ma UN pernacchiO, che è cosa molto diversa.
Per fartici fare su due risate, ma subito, copia e incolla sulla striscia di youtube (non sull'indirizzo ip):
L'oro di Napoli - eduardo de filippo - 'o pernacchio
Il primo video che trovi è quello giusto.
Scoprirai di quale... arroganza ti sia macchiata nel sopprimere l'inizio di una libera rivoluzione...
Meno male che non era un nobile pernacchio, ma solo una volgare "pernacchia!!" : )))))))
12 anni e 9 mesi fa
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Ritengo giusto, salutare e direi quasi provvidenziale che tanto la maggioranza quanto l'ampia minoranza degli "onesti" abbia sofferto per il passato e soffra oggi il governo del re Travicello di turno. Personalmente, devo anzi dire che si tratta, e da tempo, di cosa che mi riempie di profonda soddisfazione.
Quanto poi ai pochi onesti, che circolano in Sodoma e Gomorra come le mosche bianche (in quanto tali quasi invisibili), non hanno problemi, per un semplice motivo: è gente che non ha pressoché NULLA DA PERDERE, giacché ha in pratica un solo bene: la faccia, e quella, per la stessa definizione di ONESTO, non la perderà mai. : )))
Se infatti prendiamo quel laureato in legge che diverrebbe un avvocato disonesto o un cattivo magistrato per mancanza di senso morale nello svolgere il proprio lavoro, cosa mai potrà far sì che, se lo mettiamo a fare l'artigiano, non divenga un artigiano disonesto o un cattivo artigiano??? :) O forse nel laurearsi prima, e nel fare l'artigiano poi, sussiste un indizio certo di senso morale?? : )))))
La LOGICA, quindi, IMPONE, al limite, di modificare la frase così: "meglio un laureato in legge che diventa un artigiano disonesto o scadente che un laureato in legge che diventa un avvocato disonesto o un cattivo magistrato". Ma non regge, perché la connotazione più "forte" resta quella della disonestà, e non quella della COMPETENZA, che è la CAPACITA' di svolgere il proprio lavoro...
La VERITA' è invece che le nostre Università sfornano ormai a getto continuo un'altissima percentuale di docenti e discenti totalmente impreparati (perché facenti parte di una interminabile e nauseabonda catena di raccomandazioni): gente (sia discente che docente) da mandare non ad esercitare il nobile mestiere di artigiano, ma, più semplicemente e realisticamente, a pulire i cessi.
Erano molto più valide esteticamente le "voci" dei venditori napoletani di un tempo: "stagnateve a ramma!", " 'e purpetielle affucate!", "magnateve 'o cocco!"... slogan molto più lineari, coloriti, efficaci e comprensibili.
Peccato che spesso siano considerati venduti e scribacchini.
Per fartici fare su due risate, ma subito, copia e incolla sulla striscia di youtube (non sull'indirizzo ip):
L'oro di Napoli - eduardo de filippo - 'o pernacchio
Il primo video che trovi è quello giusto.
Scoprirai di quale... arroganza ti sia macchiata nel sopprimere l'inizio di una libera rivoluzione...
Meno male che non era un nobile pernacchio, ma solo una volgare "pernacchia!!" : )))))))