Giuseppe Freda

Vincenzo, Vincenzo... A te che sei filosofo, per stigmatizzazione e correzione delle tue smanie lussuriose non posso che citare il brano che segue:
« È cosa brutta quando si ha compiacenza per un abbietto e in maniera abbietta, è bella invece quando la si prova per uno meritevole e in maniera bella. Abbietto è l'amante volgare, innamorato più del corpo che dell'anima: non è un individuo che resti saldo, come salda non è nemmeno la cosa che egli ama. Infatti quando svanisce il fiore della bellezza del corpo del quale era preso "si ritira a volo" ad onta dei molti discorsi e delle promesse. Chi invece si è innamorato dello spirito quando è nobile resta costante per tutta la vita perché si è attaccato a una cosa che resta ben salda. »
(Platone, Simposio 183d-e).
Spero però ardentemente che la tua brama di lussuria fosse meramente intellettuale e platonica.

Frase memorabile, degna di assurgere non a frase del giorno, ma a frase dell'anno.
Bellllissima.

Tratta dal volume: "Poesie dissacranti per terremotati miscredenti".  Finisce per caso con "Hallelujah" ?

Premesso, quanto alla sfida, che mi pare che quella canzone la cantasse Luciano Tajoli, quanto alla... sfiga degli amori delusi  vorrei precisare che questa poesia esprime uno stato d'animo; stato d'animo che rimane fissato nello scritto anche mentre l'autore, semmai, è in tutt'altre faccende (spero piacevolmente) affaccendato. Poiché oltretutto P&P impiega una vita a pubblicare le poesie, ho dato per scontata l'inattualità dello stato d'animo in questione; e l'atmosfera un po' troppo seriosa che ho tentato di rompere è quella dell'evolversi dei commenti, che ho sinceramente percepito dolente e consolatoria oltre misura. Non si tratta insomma, almeno credo, di un dolore attuale, di un fatto di cronaca, ma di un'espressione artistica (pregevole) da percepire e valutare, anche al fine di non ferirne la dignità, in maniera per quanto possibile asettica.
    Ciò detto, ribadisco il mio rammarico per l'assenza da fb di quella carinissima canzone di Aurelio Fierro.  : ))

Tina, grazie del commento fin troppo generoso.
Le poesie, lo sai, non sono idee, ma fotografie dell'anima.
Punti di riferimento nel percorso della vita.
Questa, sì, è un fermo-immagine di tanto tempo fa.
La tristezza, poi, ha sempre le stesse radici: l'inadeguatezza della realtà ai sogni, e il trascorrere del tempo, che prima o poi rende, in questa vita, ogni gioia inutile o addirittura dolorosa.
Ma c'è anche la gioia, e anche lei ha sempre le stesse radici: il trascorrere del tempo,che prima o poi rende, in questa vita ed oltre, ogni dolore utile, o addirittura gioioso.

Esiste secondo me anche un obbligo lato sensu educativo nel proporre alla giuria popolare qualcosa di valido, evitando che ai suoi occhi possano passare per "poesie" o per "aforismi" cose del tutto sgrammaticate, o prive di un senso compiuto. Meglio ancora sarebbe, in aggiunta, fornire la possibilità di commento e di enunciazione del voto. Questo sito è uno strumento meraviglioso: lo si potrebbe davvero rendere un veicolo di cultura, con queste e mille altre iniziative.