Vorrei chiarire un punto che ho evidenziato prima, ma non mi pare sia stato recepito come speravo.
E il punto è questo: la filosofia non è di per sé indispensabile alla sopravvivenza della nostra specie (a prima vista, chi mai potrebbe negarlo!), ma è pensiero. Orbene, anche il pensiero non si mangia, ma è stato ed è causa ed effetto insieme della nostra EVOLUZIONE.
Ritengo quindi in linea di massima esatto il primo periodo della frase, ma il secondo e il terzo traggono dal primo conclusioni immotivate ed aberranti.
E segnatamente:
a) Il pensiero non è svago: per rendersene conto si pensi che anche la scoperta del fuoco e l'invenzione della ruota sono state pensiero. Il pensiero è pensiero, e basta.
b) Quando poi il pensiero diviene lavoro (penso che la frase si riferisca ai filosofi di professione e in genere a coloro che si occupano per professione, e dietro retribuzione, di problemi astratti), non siamo in presenza di alibi o di attività improduttive, bensì solo di attività di impulso e guida del corpo sociale. Questa gente, insomma, esprime la coscienza e la critica (spesso anche autocritica) della società, ed è quindi utilissima perché si vada avanti ad occhi aperti e non alla cieca.
Un'ultima considerazione: se prevalesse una filosofia nichilista o qualunquista, i progressi scientifici potrebbero essere usati senza freno ai fini più aberranti: ad esempio per ridurre la popolazione mondiale (qualcuno potrebbe anche pensare che in un pianeta sovraffollato potrebbe farci comodo eliminare, ogni 100 anni, 3 o 4 miliardi di persone dalla faccia della Terra); oppure per creare, a mezzo dell'ingegneria genetica, una razza di uomini-robot, schiavi forti, resistenti ed obbedienti; e così via.
L'UNICO freno a queste idee aberranti è un sano e responsabile esercizio della filosofia. Basterebbe solo questo per capire quanto in definitiva essa filosofia possa, nel mondo moderno, tornare indispensabile addirittura anche alla sopravvivenza stessa della nostra specie.
12 anni e 10 mesi fa
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Colgo l'occasione per precisare che in questa libera osteria della lingua italiana NESSUN COMMENTO VERRA' CANCELLATO, perché ritengo i commenti opere dell'ingegno al pari delle frasi (o talora anche più di esse), e porto ad essi ogni possibile rispetto. Ove se ne verificassero di offensivi, ciascuno sarà libero di segnalarli allo staff per il richiamo del responsabile e la cancellazione.
12 anni e 8 mesi fa
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E il punto è questo: la filosofia non è di per sé indispensabile alla sopravvivenza della nostra specie (a prima vista, chi mai potrebbe negarlo!), ma è pensiero. Orbene, anche il pensiero non si mangia, ma è stato ed è causa ed effetto insieme della nostra EVOLUZIONE.
Ritengo quindi in linea di massima esatto il primo periodo della frase, ma il secondo e il terzo traggono dal primo conclusioni immotivate ed aberranti.
E segnatamente:
a) Il pensiero non è svago: per rendersene conto si pensi che anche la scoperta del fuoco e l'invenzione della ruota sono state pensiero. Il pensiero è pensiero, e basta.
b) Quando poi il pensiero diviene lavoro (penso che la frase si riferisca ai filosofi di professione e in genere a coloro che si occupano per professione, e dietro retribuzione, di problemi astratti), non siamo in presenza di alibi o di attività improduttive, bensì solo di attività di impulso e guida del corpo sociale. Questa gente, insomma, esprime la coscienza e la critica (spesso anche autocritica) della società, ed è quindi utilissima perché si vada avanti ad occhi aperti e non alla cieca.
Un'ultima considerazione: se prevalesse una filosofia nichilista o qualunquista, i progressi scientifici potrebbero essere usati senza freno ai fini più aberranti: ad esempio per ridurre la popolazione mondiale (qualcuno potrebbe anche pensare che in un pianeta sovraffollato potrebbe farci comodo eliminare, ogni 100 anni, 3 o 4 miliardi di persone dalla faccia della Terra); oppure per creare, a mezzo dell'ingegneria genetica, una razza di uomini-robot, schiavi forti, resistenti ed obbedienti; e così via.
L'UNICO freno a queste idee aberranti è un sano e responsabile esercizio della filosofia. Basterebbe solo questo per capire quanto in definitiva essa filosofia possa, nel mondo moderno, tornare indispensabile addirittura anche alla sopravvivenza stessa della nostra specie.
'A poesia è bella,
è bella 'o vero...
ma nce stanno
troppi muorte !!!... : //
***** : ))))))))))