Giuseppe Freda

Io sono profondamente convinto che la sofferenza sia una sorta di lima che smussa i nostri angoli e, prima o poi, ci induce a comprendere cose che prima non avremmo potuto capire. Del resto, è noto che, quando abbiamo un problema o un dolore, riesce di solito a comprenderci (e semmai anche ad aiutarci) solo chi attraverso quel problema o quel dolore c'è passato.
Cero, non sono prove facili. Spesso la sofferenza cristallizza, peggiora, talora conduce addirittura all'abiezione... Non è affatto scontato che tutto il male non venga per nuocere. Almeno nell'immediato.

Eh, la neve... C'era rimasto solo un po' di ghiaccio, ma stanotte abbiamo fatto rifornimento. Così ora che la temperatura si abbasserà avremo tanto ghiaccio di più. Evviva !!!

Sei già in tutte le liste amici possibili !!  : )))

Gaetano, poiché ormai vedo sempre più le cose in un'ottica interplanetaria, mi balza alla mente una ipotesi di correzione:  "senza passare dal va".  
In questa accezione, l'inferno appare naturalmente locuzione eufemistica, giustamente usata, però, per non offendere le delicatezze d'animo sempre più presenti sul sito.
*****  : )))

Questa è una vera e propria regola generale: direi quasi una legge di commercio, che vale non solo per i siti internet, ma per ogni tipo di attività o prodotto.
Ma in sé non è nulla di catastrofico, PURCHE' vi sia, nella struttura interessata (sito, azienda o quant'altro) qualcuno, dotato di sufficiente potere decisionale, che si faccia portatore delle istanze di qualità a fronte di quelle (più immediate e concretamente percepibili) legate al numero e alla quantità. Quando questo qualcuno non c'è, o viene messo a tacere, come sempre più avviene in questa nostra società consacrata al culto dell'apparire, allora può accadere di tutto.
Cosa che è ormai da 20 anni evidentissima in tutti i campi, e sotto gli occhi di tutti.