Io non lo so... Lacrime che cadono, che innaffiano fiori, che vengono bevute e poi restituite purificate...
E che cos'è...
Tindara, diglielo pure tu: per favore, usate lacrime di cristallo. Eleganti, ecologiche ed inoffensive (così se poi qualcuno se le mangia o se le beve, affar suo). : ))))))))))))
12 anni e 9 mesi fa
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Io invece provo a fare qualche riflessione, traendone conclusioni strettamente e tragicamente razionali (l'ho già detto, che è una TRAGEDIA).
1) Prima riflessione: le 10 poesie arrivate alla fase finale (una ogni 200 e più, pensate) non le ha scelte lo staff, nè cosa nostra o la sacra corona unita: sono state scelte dall'intero popolo di pensieri e parole.
Prima conclusione: il basso livello di cui si parla non è del sito, ma di coloro che lo hanno frequentato votando le poesie.
2) Per giungere a criticare il sito su queste basi, occorre operare la seguente traslazione (in verità non peregrina): il sito ha sbagliato nell'affidare i malcapitati concorrenti ad una scelta "democratica" (cioè popolare, cioè ignorante, cioè incolta, cioè, eufemisticamente, non tecnica), in una sorta di volgare e squalificante "corrida" poetica. Tuttavia, siamo in tempi di democrazia; e inoltre le regole del concorso erano note a tutti (marziani compresi, nel che è il senso profondo della loro partecipazione). Chi dunque ha partecipato ben conosceva le regole, e solo un fesso poteva non immaginare come potesse andare a finire. : ))))
3) E allora, scusate se vi chiedo: Portereste un piatto di prelibate penne alla Tiberio, un'anatra all'arancia o la sofisticata creazione di un delicato cuoco francese, insomma nuvole culinarie, a un pranzo da autogrill dei camionisti sull'autostrada del sole (un tempo ce n'era uno ad Orte, da me frequentato assiduamente)? Non vi portereste piuttosto un bel timballo di maccheroni, e una bella fiorentina con patate fritte? E dunque di che meravigliarsi se sono in finale piatti del genere? A me sembra segno evidente della lungimiranza dei concorrenti finalisti, nulla di più.
4) Tuttavia, anche questi ultimi sembrano assortiti in maniera assai variegata. Alcuni hanno mi pare (lo dico senza offesa: ABSIT INIURIA VERBIS) varcato il segno della democraticità inserendo errori grammaticali sicuramente non dipendenti da ignoranza, ma da accorta licenza poetica; mentre in altri componimenti si notano macchine da 400 cavalli (d'epoca, probabilmente) costrette ad andare a passo d'uomo per far salire in carrozza gli ubriachi di turno.
5) Nondimeno, secondo me 2 o 3, forse addirittura 4 componimenti raggiungono un'ampia sufficienza sostanziale e formale, se non addirittura, per due, un'ipotesi, un... conato sia pur azzardato di lode. Non vi pare abbastanza, criticoni impenitenti, stanti le premesse???
: )))))))))))))))
(Questo commento non è mio: proviene direttamente dal pianeta Marte, ed è privo di firma).
12 anni e 9 mesi fa
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Che non esistano regole è vero.
Ma io andrei fino in fondo: toglierei anche la bellezza e l'armonia.
Tutta l'arte moderna è una ricerca di perle nel ciar-pame del bru-tto e del disarmonico. E talvolta le perle vi si trovano, e di splendide.
Perché anche (e soprattutto) il bru-tto e il disarmonico trovano dentro di noi corde profonde pronte a vibrare, quanto meno nella sofferenza che ci è abituale e nell'affannosa ricerca dell'armonia problematica che inseguiamo di continuo, all'infinito, nell'abisso delle nostre contraddizioni.
Lascerei un solo metro: l'emozione.
Non ovviamente l'emozione dell'artista, ma quella che si riesca a suscitare. E' solo lì che si misura l'arte. Il resto è tecnica; o, ancor peggio, chiacchiere che non possono far piacere ciò che non piace.
12 anni e 9 mesi fa
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Grazie, Tina, di questo splendido commento.
Sì, bisogna saper cogliere l'immensità che ci circonda, spesso nascosta nella normalità delle piccole cose.
Chi ama trova la verità e ritrova se stesso, perché tutto il creato, noi compresi, è fatto e si nutre di puro amore.
E' di questo che sono convinto.
12 anni e 9 mesi fa
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E che cos'è...
Tindara, diglielo pure tu: per favore, usate lacrime di cristallo. Eleganti, ecologiche ed inoffensive (così se poi qualcuno se le mangia o se le beve, affar suo). : ))))))))))))
Complimenti per le lacrime di cristallo: se proprio non se ne può fare a meno, è una variante da consigliare.
(*****)
1) Prima riflessione: le 10 poesie arrivate alla fase finale (una ogni 200 e più, pensate) non le ha scelte lo staff, nè cosa nostra o la sacra corona unita: sono state scelte dall'intero popolo di pensieri e parole.
Prima conclusione: il basso livello di cui si parla non è del sito, ma di coloro che lo hanno frequentato votando le poesie.
2) Per giungere a criticare il sito su queste basi, occorre operare la seguente traslazione (in verità non peregrina): il sito ha sbagliato nell'affidare i malcapitati concorrenti ad una scelta "democratica" (cioè popolare, cioè ignorante, cioè incolta, cioè, eufemisticamente, non tecnica), in una sorta di volgare e squalificante "corrida" poetica. Tuttavia, siamo in tempi di democrazia; e inoltre le regole del concorso erano note a tutti (marziani compresi, nel che è il senso profondo della loro partecipazione). Chi dunque ha partecipato ben conosceva le regole, e solo un fesso poteva non immaginare come potesse andare a finire. : ))))
3) E allora, scusate se vi chiedo: Portereste un piatto di prelibate penne alla Tiberio, un'anatra all'arancia o la sofisticata creazione di un delicato cuoco francese, insomma nuvole culinarie, a un pranzo da autogrill dei camionisti sull'autostrada del sole (un tempo ce n'era uno ad Orte, da me frequentato assiduamente)? Non vi portereste piuttosto un bel timballo di maccheroni, e una bella fiorentina con patate fritte? E dunque di che meravigliarsi se sono in finale piatti del genere? A me sembra segno evidente della lungimiranza dei concorrenti finalisti, nulla di più.
4) Tuttavia, anche questi ultimi sembrano assortiti in maniera assai variegata. Alcuni hanno mi pare (lo dico senza offesa: ABSIT INIURIA VERBIS) varcato il segno della democraticità inserendo errori grammaticali sicuramente non dipendenti da ignoranza, ma da accorta licenza poetica; mentre in altri componimenti si notano macchine da 400 cavalli (d'epoca, probabilmente) costrette ad andare a passo d'uomo per far salire in carrozza gli ubriachi di turno.
5) Nondimeno, secondo me 2 o 3, forse addirittura 4 componimenti raggiungono un'ampia sufficienza sostanziale e formale, se non addirittura, per due, un'ipotesi, un... conato sia pur azzardato di lode. Non vi pare abbastanza, criticoni impenitenti, stanti le premesse???
: )))))))))))))))
(Questo commento non è mio: proviene direttamente dal pianeta Marte, ed è privo di firma).
Ma io andrei fino in fondo: toglierei anche la bellezza e l'armonia.
Tutta l'arte moderna è una ricerca di perle nel ciar-pame del bru-tto e del disarmonico. E talvolta le perle vi si trovano, e di splendide.
Perché anche (e soprattutto) il bru-tto e il disarmonico trovano dentro di noi corde profonde pronte a vibrare, quanto meno nella sofferenza che ci è abituale e nell'affannosa ricerca dell'armonia problematica che inseguiamo di continuo, all'infinito, nell'abisso delle nostre contraddizioni.
Lascerei un solo metro: l'emozione.
Non ovviamente l'emozione dell'artista, ma quella che si riesca a suscitare. E' solo lì che si misura l'arte. Il resto è tecnica; o, ancor peggio, chiacchiere che non possono far piacere ciò che non piace.
Sì, bisogna saper cogliere l'immensità che ci circonda, spesso nascosta nella normalità delle piccole cose.
Chi ama trova la verità e ritrova se stesso, perché tutto il creato, noi compresi, è fatto e si nutre di puro amore.
E' di questo che sono convinto.
Propendo per un vezzo del filologo traduttore, madrelingua tedesco..