Mi dichiaro perfettamente concorde con tutti : gli scritti finalisti, aforismi o poesie che siano, fanno (quasi) tutti pena.
L'occasione mi è tuttavia propizia per esprimere una dolorosa e partecipe condivisione della lacrima sulla guancia di Yeratel a motivo dell'esclusione dei marziani dal concorso. Non siamo ancora maturi per una cosciente globalizzazione artistica interplanetaria-.
12 anni e 9 mesi fa
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Gaetano, mi spiace, ma il tuo pur breve componimento non è ammesso al concorso. Pur essendo infatti accettate anche opere in lingua straniera, il tema è l'amore tra esseri umani e non tra gli ovini del pianeta Plutone.
Grazie comunque (per ora) per l'astensione dal voto.
Il lamento d'amore marziano è comunque pronto a tutto. : ))
12 anni e 9 mesi fa
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Quando ad un'idea si fa l'abitudine, viene spontaneo escludere l'ipotesi che essa possa essere sbagliata.
Secondo me il neo capitalismo, il tasso di crescita, lo spread, la globalizzazione, l'Europa dell'euro e dei banchieri e la stessa (pseudo)democrazia dei nostri tempi sono alcune di queste idee.
Ma finirà anche questa fase.
Finirà a maz*zate.
Sicuramente.
Intendendo per "carità" non l'amore fraterno, secondo l'esatto significato della parola, ma la dazione di minimo importo fatta per tacitare la propria coscienza di "credenti" (della serie: "fate la carità"), ebbene la frase è ultra-vera: se esistesse in tutti gli uomini la generosità, la "carità", in quel senso intesa, verrebbe allo scoperto nella sua realtà ipocrita, non sarebbe possibile, e nessuno avrebbe che farsene.
12 anni e 10 mesi fa
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Questa frase di Mazzini, sinceramente, mi sembra un artificioso e stucchevole giro di parole per significare il "non am*mazz*are" del decalogo di Mosè. L'avessi incontrata tra quelle del concorso, le avrei dato 1 senza pensarci due volte.
Non la ritengo pertanto degna di commento alcuno.
PS: la tipica "frase del giorno" di pensieri e parole. Ma dove vanno a pescarle, queste amenità?? Roba da brividi nella schiena (chissà, sarà forse l'nfluenza che arriva).
12 anni e 10 mesi fa
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Tot capita, tot sententiae: Tante le teste, tanti i pareri. E giacché ci siamo, vi dirò il mio.
Personalmente ritengo (molto schematicamente, e speriamo che, malgrado io tenti di essere schematico, anche questo commento non mi venga lungo un chilometro):
1) La saggezza non si può trasmettere ad alcuno, perché, semplicemente, NON ESISTE. Ciò è dimostrato dal fatto che molte persone che si ritengono e sono ritenute "sagge" spesso affermano cose diverse. Ed è saggio chi non le ascolta.
2) Infatti, NON E' SAGGIO seguire i consigli altrui. E' meglio sbagliare con la propria testa che fare la cosa "giusta" usando, anziché la propria, la testa degli altri.
3) Per il medesimo motivo, NON E' SAGGIO dare consigli ad altri: al massimo si può partecipare ad altri la propria esperienza, nulla di più. E solo dietro espressa richiesta.
4) Molto meglio dei consigli, di cui è pieno il mondo (e son piene anche altre cose) è bene dare agli altri UNA MANO CONCRETA per risolvere i loro problemi. Anche perché chi ha problemi, di solito, sta facendo in proposito una dura esperienza, tale da poter dare lui "consigli" a noi, mentre invece ciò di cui ha bisogno è proprio quella "mano"
(Dai, che stavolta sono stato davvero breve: si vede che, di prima mattina, la circolazione cerebrale è più concisa).
PS: seguite i miei consigli, e non ve ne pentirete. : )))))
12 anni e 10 mesi fa
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Vorrei chiarire un punto che ho evidenziato prima, ma non mi pare sia stato recepito come speravo.
E il punto è questo: la filosofia non è di per sé indispensabile alla sopravvivenza della nostra specie (a prima vista, chi mai potrebbe negarlo!), ma è pensiero. Orbene, anche il pensiero non si mangia, ma è stato ed è causa ed effetto insieme della nostra EVOLUZIONE.
Ritengo quindi in linea di massima esatto il primo periodo della frase, ma il secondo e il terzo traggono dal primo conclusioni immotivate ed aberranti.
E segnatamente:
a) Il pensiero non è svago: per rendersene conto si pensi che anche la scoperta del fuoco e l'invenzione della ruota sono state pensiero. Il pensiero è pensiero, e basta.
b) Quando poi il pensiero diviene lavoro (penso che la frase si riferisca ai filosofi di professione e in genere a coloro che si occupano per professione, e dietro retribuzione, di problemi astratti), non siamo in presenza di alibi o di attività improduttive, bensì solo di attività di impulso e guida del corpo sociale. Questa gente, insomma, esprime la coscienza e la critica (spesso anche autocritica) della società, ed è quindi utilissima perché si vada avanti ad occhi aperti e non alla cieca.
Un'ultima considerazione: se prevalesse una filosofia nichilista o qualunquista, i progressi scientifici potrebbero essere usati senza freno ai fini più aberranti: ad esempio per ridurre la popolazione mondiale (qualcuno potrebbe anche pensare che in un pianeta sovraffollato potrebbe farci comodo eliminare, ogni 100 anni, 3 o 4 miliardi di persone dalla faccia della Terra); oppure per creare, a mezzo dell'ingegneria genetica, una razza di uomini-robot, schiavi forti, resistenti ed obbedienti; e così via.
L'UNICO freno a queste idee aberranti è un sano e responsabile esercizio della filosofia. Basterebbe solo questo per capire quanto in definitiva essa filosofia possa, nel mondo moderno, tornare indispensabile addirittura anche alla sopravvivenza stessa della nostra specie.
12 anni e 10 mesi fa
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L'occasione mi è tuttavia propizia per esprimere una dolorosa e partecipe condivisione della lacrima sulla guancia di Yeratel a motivo dell'esclusione dei marziani dal concorso. Non siamo ancora maturi per una cosciente globalizzazione artistica interplanetaria-.
Grazie comunque (per ora) per l'astensione dal voto.
Il lamento d'amore marziano è comunque pronto a tutto. : ))
Secondo me il neo capitalismo, il tasso di crescita, lo spread, la globalizzazione, l'Europa dell'euro e dei banchieri e la stessa (pseudo)democrazia dei nostri tempi sono alcune di queste idee.
Ma finirà anche questa fase.
Finirà a maz*zate.
Sicuramente.
Non la ritengo pertanto degna di commento alcuno.
PS: la tipica "frase del giorno" di pensieri e parole. Ma dove vanno a pescarle, queste amenità?? Roba da brividi nella schiena (chissà, sarà forse l'nfluenza che arriva).
Personalmente ritengo (molto schematicamente, e speriamo che, malgrado io tenti di essere schematico, anche questo commento non mi venga lungo un chilometro):
1) La saggezza non si può trasmettere ad alcuno, perché, semplicemente, NON ESISTE. Ciò è dimostrato dal fatto che molte persone che si ritengono e sono ritenute "sagge" spesso affermano cose diverse. Ed è saggio chi non le ascolta.
2) Infatti, NON E' SAGGIO seguire i consigli altrui. E' meglio sbagliare con la propria testa che fare la cosa "giusta" usando, anziché la propria, la testa degli altri.
3) Per il medesimo motivo, NON E' SAGGIO dare consigli ad altri: al massimo si può partecipare ad altri la propria esperienza, nulla di più. E solo dietro espressa richiesta.
4) Molto meglio dei consigli, di cui è pieno il mondo (e son piene anche altre cose) è bene dare agli altri UNA MANO CONCRETA per risolvere i loro problemi. Anche perché chi ha problemi, di solito, sta facendo in proposito una dura esperienza, tale da poter dare lui "consigli" a noi, mentre invece ciò di cui ha bisogno è proprio quella "mano"
(Dai, che stavolta sono stato davvero breve: si vede che, di prima mattina, la circolazione cerebrale è più concisa).
PS: seguite i miei consigli, e non ve ne pentirete. : )))))
E il punto è questo: la filosofia non è di per sé indispensabile alla sopravvivenza della nostra specie (a prima vista, chi mai potrebbe negarlo!), ma è pensiero. Orbene, anche il pensiero non si mangia, ma è stato ed è causa ed effetto insieme della nostra EVOLUZIONE.
Ritengo quindi in linea di massima esatto il primo periodo della frase, ma il secondo e il terzo traggono dal primo conclusioni immotivate ed aberranti.
E segnatamente:
a) Il pensiero non è svago: per rendersene conto si pensi che anche la scoperta del fuoco e l'invenzione della ruota sono state pensiero. Il pensiero è pensiero, e basta.
b) Quando poi il pensiero diviene lavoro (penso che la frase si riferisca ai filosofi di professione e in genere a coloro che si occupano per professione, e dietro retribuzione, di problemi astratti), non siamo in presenza di alibi o di attività improduttive, bensì solo di attività di impulso e guida del corpo sociale. Questa gente, insomma, esprime la coscienza e la critica (spesso anche autocritica) della società, ed è quindi utilissima perché si vada avanti ad occhi aperti e non alla cieca.
Un'ultima considerazione: se prevalesse una filosofia nichilista o qualunquista, i progressi scientifici potrebbero essere usati senza freno ai fini più aberranti: ad esempio per ridurre la popolazione mondiale (qualcuno potrebbe anche pensare che in un pianeta sovraffollato potrebbe farci comodo eliminare, ogni 100 anni, 3 o 4 miliardi di persone dalla faccia della Terra); oppure per creare, a mezzo dell'ingegneria genetica, una razza di uomini-robot, schiavi forti, resistenti ed obbedienti; e così via.
L'UNICO freno a queste idee aberranti è un sano e responsabile esercizio della filosofia. Basterebbe solo questo per capire quanto in definitiva essa filosofia possa, nel mondo moderno, tornare indispensabile addirittura anche alla sopravvivenza stessa della nostra specie.