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In verità, se scorri i versi presenti sul sito, potrai notare una ricorrenza inquietante della parola lacrime, di per sé atta ad ingenerare in chi legge avvilimenti poco piacevoli, soprattutto ove gratuiti. Orbene, quando l'uso del termine è ruspante ed occasionale, non posso che soggiacere alla necessità che talvolta faccia capolino nelle poesie degli amici di pensieri e parole: bene o male, le lacrime sono un fatto fisiologico, esistono, anche se in verità si può essere tristi anche fino alla m0rte anche senza necessità di piagnistei ; ma quando l'uso ne diviene abituale, recidivo e direi quasi professionale, si verifica il diluvio di cui parlo in questi pochi versi, pesante ed insostenibile fonte di avvilimento, depressione e sconforto (non solo in sé, ma anche quanto agli espedienti lato sensu retorici usati da taluni per "abbellire" - ma di che? - i propri versi).
Il mio riferirmi alla presente poesiola non era dunque un appunto, ma solo... un serio e minaccioso avvertimento. : )
12 anni e 11 mesi fa
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Ciao Lucia, come sai sono afflitto non da vasi che traboccano a motivo di una lacrima, ma da veri e propri diluvi ed inondazioni di lacrime. Concordo dunque in pieno con la tua frase, e non solo in senso metaforico. Colgo l'occasione per farti doppi auguri per il nuovo anno: tanto però solo purtroppo sul piano personale, perché su quello collettivo non credo che si possa pensare ad una svolta significativa, anzi...
12 anni e 11 mesi fa
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Che possa l'uomo abbandonare la forza come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e individuali. Che ogni uomo possa ricordare di essere al mondo per un atto di amore. Che le diversità possano costituire patrimonio comune anziché motivo di diffidenza. Che ogni religione abbia un unico senso: l'amore. Che i politici possano scomparire dalla faccia della Terra, lasciando il posto a uomini comuni animati da onestà, buona volontà e possenti zebedei. Che possano scomparire tutte le lacrime, salvo quelle di gioia, MA in misura moderata. Che possa l'anno nuovo, cioè il fatidico 2012, non seppellirci tutti, ma lasciare in vita solo coloro che, incapaci di ipocrisia, siano capaci di amore non solo nella profondità della propria anima, ma anche nella superficie delle proprie azioni.
So sprach Pino Freda, che regala a Silvana Stremiz, consigliata in uno a Herman Hesse, Kahlil Gibran, Pablo Neruda, e - mi pare - anche Alessandro Manzoni e Giacomo Leopardi, un bel 10 di incoraggiamento come presente (e futuro) per il nuovo anno.
Detto il che, mi associo ai buontemponi che già iniziano gli spari dei botti di Capodanno.
P+A+X V O B I S C U M.
In effetti, chi ritiene di essere pervenuto alla verità ha sparato la sua cartuccia, e se ha fallito rimarrà per sempre nell'errore... mentre chi è nel dubbio ha ancora una qualche probabilità di pervenire un giorno alla verità.
Cosa propone però la vera saggezza ? La Verità di non poter giungere alla Verità non è forse conclusiva, e quindi grandiosa quanto la Verità...?
In verità, siamo impastati di vero e di falso...
12 anni e 11 mesi fa
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https://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-criptiche/poesia-131236?f=u:16397
Absit iniuria verbis (traduzione: senza intenzione offensiva)
(Cominciamo bene l'anno...)
In verità, se scorri i versi presenti sul sito, potrai notare una ricorrenza inquietante della parola lacrime, di per sé atta ad ingenerare in chi legge avvilimenti poco piacevoli, soprattutto ove gratuiti. Orbene, quando l'uso del termine è ruspante ed occasionale, non posso che soggiacere alla necessità che talvolta faccia capolino nelle poesie degli amici di pensieri e parole: bene o male, le lacrime sono un fatto fisiologico, esistono, anche se in verità si può essere tristi anche fino alla m0rte anche senza necessità di piagnistei ; ma quando l'uso ne diviene abituale, recidivo e direi quasi professionale, si verifica il diluvio di cui parlo in questi pochi versi, pesante ed insostenibile fonte di avvilimento, depressione e sconforto (non solo in sé, ma anche quanto agli espedienti lato sensu retorici usati da taluni per "abbellire" - ma di che? - i propri versi).
Il mio riferirmi alla presente poesiola non era dunque un appunto, ma solo... un serio e minaccioso avvertimento. : )
So sprach Pino Freda, che regala a Silvana Stremiz, consigliata in uno a Herman Hesse, Kahlil Gibran, Pablo Neruda, e - mi pare - anche Alessandro Manzoni e Giacomo Leopardi, un bel 10 di incoraggiamento come presente (e futuro) per il nuovo anno.
Detto il che, mi associo ai buontemponi che già iniziano gli spari dei botti di Capodanno.
P+A+X V O B I S C U M.
Cosa propone però la vera saggezza ? La Verità di non poter giungere alla Verità non è forse conclusiva, e quindi grandiosa quanto la Verità...?
In verità, siamo impastati di vero e di falso...
Absit iniuria verbis (traduzione: senza intenzione offensiva)
(Cominciamo bene l'anno...)