Un antico proverbio afferma: "Chi capisce, patisce". Ma è anche vero che c'è distinzione tra cosa e cosa che si "capisce". Vi sono infatti cose di cui si può dire: "Chi capisce, gioisce".
Non si tratta tuttavia di un "capire" vero e proprio, ed è in questo la vera difficoltà di questo genere di "capire".
Ribadisco comunque quanto detto in precedenza: la "felicità" che dipende dagli eventi esterni è uno stato transitorio ed ingannevole, circa il quale ha ragione Dario; mentre la vera felicità è una condizione interiore, uno stato dell'animo, che ai livelli più alti di perfezionamento non può essere turbato da alcun evento esteriore... ma che anzi è in grado di modificare gli eventi, mutandoli da negativi in positivi.
E' un fatto interiore: questo è il motivo per cui bisogna prima edificare se stessi.
13 anni e 3 mesi fa
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Vincenzo, sei ammesso alla prima classe. Anzi, alla seconda, perché ti vengono convalidati alcuni studi su argomenti che non erano, poi, tutte fesserie. : )))
13 anni e 3 mesi fa
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Altro che la felicità di Schopenhauer: questi sì che sono i difetti innati degli esseri umani... E' vero, Donatella: questi soggetti, prima che tentare di convincere gli altri, convincono se stessi.
Essi sono GLI INFALLIBILI. : )))
13 anni e 4 mesi fa
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Questa frase ha un che di equivoco, sia in senso più ampio nella lingua originale, sia in senso più tecnico e specifico nella traduzione italiana che la accompagna.
E mi verrebbe da commentare:
"Te piace 'o Presepio, eh?" (De Filippo, Natale in casa Cupiello)
Non si tratta tuttavia di un "capire" vero e proprio, ed è in questo la vera difficoltà di questo genere di "capire".
Ribadisco comunque quanto detto in precedenza: la "felicità" che dipende dagli eventi esterni è uno stato transitorio ed ingannevole, circa il quale ha ragione Dario; mentre la vera felicità è una condizione interiore, uno stato dell'animo, che ai livelli più alti di perfezionamento non può essere turbato da alcun evento esteriore... ma che anzi è in grado di modificare gli eventi, mutandoli da negativi in positivi.
E' un fatto interiore: questo è il motivo per cui bisogna prima edificare se stessi.
Essi sono GLI INFALLIBILI. : )))
E mi verrebbe da commentare:
"Te piace 'o Presepio, eh?" (De Filippo, Natale in casa Cupiello)