Devo però dire due parole ancora: sull'altruismo.
Egoismo ed altruismo sono concetti antitetici di natura classificatoria, entrambi inesistenti: non esistono né egoisti né altruisti, ma solo diversi livelli di emersione della realtà.
Nella realtà, siamo tutti la stessa identica cosa, perché tutti letteralmente siamo collegati tra noi, come batterie in serie. Quindi chi crede di essere solo ed autosufficiente è letteralmente fuori della realtà: non la percepisce, non la comprende. Chi viceversa la percepisce e la comprende non ne ha alcun merito, ha solo una vista un pò più lunga, mentre altri semmai sono più dotati in altre cose.
E' quello che dicevo: se vedi uno che non ci arriva e ci arrivi tu, regalagli un sorriso come lo daresti a un bambino. E' la stessa cosa. Se viceversa vedi qualcuno che ci arriva mentre non ci arrivi tu, accogli con gioia il suo sorriso.
Alla fine, poi, conteranno più quei sorrisi che qualsiasi filosofia!! : )))
Questo finanziamento subacqueo (o sotterraneo che dir si voglia) dimostra in effetti che un'immersione (branchie o non branchie) potrebbe rivelarsi proficua.
Sempre però che ci si immerga nel punto giusto, e cioè là dove si pesca, e non dove si viene pescati. : ((
Ho riequilibrato (a malapena) i conti con un 10, passando il voto da 2 a 6, per due motivi.
Innanzitutto perché la frase non parla della paura ma delle paure (plurale), riferendosi con tutta evidenza non all'istinto di sopravvivenza, ma ad ogni paura non motivata.
In secondo luogo, perché siamo esseri umani e non lepri, e una delle cose belle della vita è proprio non tanto il non aver paura (che può essere, concordo, anche fatale: è stato appurato che ad alcuni stuntmen manca o è deficitario un neurotrasmettitore), quanto il vincere se stessi e le proprie paure.
E poi la fuga della lepre è un atto non di paura, ma di coraggio: la paura paralizza, impedisce di agire, mentre chi trova una via di fuga e fugge agisce, e come!
Perfettamente d'accordo.
La crescita personale raramente viene annullata, perché una persona dotata di un minimo di intelligenza prima o poi (in verità, talvolta molto "poi": ho visto in proposito ravvedimenti tardivi, sostanziatisi in vere e proprie crisi spirituali) si rende conto di avere agito stupidamente. Però, certo, sono malattie dello spirito, spesso derivanti da insicurezza, da cui è bene guarire il più presto possibile.
La medicina è una sana autocritica: esaminarsi sempre. Guardarsi allo specchio; ma - soprattutto - mai prendersi troppo sul serio: saper ridere di se stessi !!
Egoismo ed altruismo sono concetti antitetici di natura classificatoria, entrambi inesistenti: non esistono né egoisti né altruisti, ma solo diversi livelli di emersione della realtà.
Nella realtà, siamo tutti la stessa identica cosa, perché tutti letteralmente siamo collegati tra noi, come batterie in serie. Quindi chi crede di essere solo ed autosufficiente è letteralmente fuori della realtà: non la percepisce, non la comprende. Chi viceversa la percepisce e la comprende non ne ha alcun merito, ha solo una vista un pò più lunga, mentre altri semmai sono più dotati in altre cose.
E' quello che dicevo: se vedi uno che non ci arriva e ci arrivi tu, regalagli un sorriso come lo daresti a un bambino. E' la stessa cosa. Se viceversa vedi qualcuno che ci arriva mentre non ci arrivi tu, accogli con gioia il suo sorriso.
Alla fine, poi, conteranno più quei sorrisi che qualsiasi filosofia!! : )))
Sempre però che ci si immerga nel punto giusto, e cioè là dove si pesca, e non dove si viene pescati. : ((
Innanzitutto perché la frase non parla della paura ma delle paure (plurale), riferendosi con tutta evidenza non all'istinto di sopravvivenza, ma ad ogni paura non motivata.
In secondo luogo, perché siamo esseri umani e non lepri, e una delle cose belle della vita è proprio non tanto il non aver paura (che può essere, concordo, anche fatale: è stato appurato che ad alcuni stuntmen manca o è deficitario un neurotrasmettitore), quanto il vincere se stessi e le proprie paure.
E poi la fuga della lepre è un atto non di paura, ma di coraggio: la paura paralizza, impedisce di agire, mentre chi trova una via di fuga e fugge agisce, e come!
La crescita personale raramente viene annullata, perché una persona dotata di un minimo di intelligenza prima o poi (in verità, talvolta molto "poi": ho visto in proposito ravvedimenti tardivi, sostanziatisi in vere e proprie crisi spirituali) si rende conto di avere agito stupidamente. Però, certo, sono malattie dello spirito, spesso derivanti da insicurezza, da cui è bene guarire il più presto possibile.
La medicina è una sana autocritica: esaminarsi sempre. Guardarsi allo specchio; ma - soprattutto - mai prendersi troppo sul serio: saper ridere di se stessi !!