É un bellissimo componimento; sorridere, ridere e gioire è importante e lo si deve fare sinceramente e non sforzandosi. Forse oggi non riderai e domani nemmeno, ma arriverà il giorno.
Non si dimentica come si sorride. Possiamo alle volte nasconderlo e anche per tanto tempo, ma lui tornerà. Il sorriso è vita.
Non dobbiamo, però, dimenticare il valore dei pezzi. Lo strutturalismo, specie nella linguistica, scopre un fatto importantissimo: il concetto di valore. Dice: ogni pezzo non ha valore in sé, ma lo acquista in rapporto con ciò che lo circonda e nell'insieme ottiene il valore che gli spetta. Così la gioia, il sorriso e tutte le cose belle del mondo hanno il peso importante che possiedono perchè vi è anche la tristezza il pianto, il rimpianto...
Sappiamo quanto è bello e forte un sorriso perchè purtroppo abbiamo pianti, ci siamo rattristati o arrabbiati o ci siamo sentiti delusi, traditi e impotenti. *****
15 anni e 1 mese fa
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L'autunno è la mia stagione preferita. La trovo molto poetica e ricca di vita e di storie. Non mi mette tristezza; nessuna stagione lo fa.
Ma l'autunno ha quel qualcosa di magico che mi fa innamorare.
15 anni e 1 mese fa
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Sicuramente non finiremo incontro al destino, ma non è detto che questo "restare fermi" sia di negativa portata. Per esempio cogliere l'attimo e vivere alla giornata sono una sorta di "stare fermi" perchè si acchiappa e si sfrutta quello che ci capita. Non si fa in modo che le cose capitino, ma le si utilizza o le si sorpassa con una enorme forza interiore cosa che comporta (una volta che il destino ci ha colpiti) una enorme mobilità.
A ben indagare si nasconde sempre un grande equilibrio.
Costanza hai fatto una scelta difficilissima, ma fondamentale. non sono nessuno per poterti dire che quello che hai deciso sia una buona scelta, ma sappi che la condivido. Forse se davvero cé qualche cosa al di là di questo piano credo che lui te ne sarà grato, per la tua felicità. Non oso immaginare quanto si possa soffrire per quello che ti è capitato. Non posso che dispiacermene.
15 anni e 1 mese fa
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Devo dire che la trovo un po' sul chi va là. Mi spiego: è vero che noi siamo un unione di caratteristiche che ci rendono unici, ma queste sono proprio i pregi e i difetti di cui ( forse e non in tutti i casi) non dobbiamo vergognarci. I nostri difetti e i nostri pregi ci costituiscono e ci rendono tali, senza di essi potremmo essere in grado di definirci ciò che siamo? Io non credo.
Penso, piuttosto, che rinnegare ciò sia una forma di fuga dai giudizi altrui. Chi non teme di non piacere a qualcuno? Certo è vero che possiamo sopportare qualche dissenso nei nostri confronti, ma siamo sempre alla ricerca di conferme nelle (o delle) nostre tesi, consapevolmente o no. Se poi aggiungiamo che tutto ( Maledetto sia Copernico = Einstein) è relativo e quindi anche ciò che è pregio può essere difetto e viceversa, chi può dire cosa sia l'unicità?
15 anni e 1 mese fa
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Oh forse, caro Charles, una volta dette queste cose ci appaiono banali, semplici, quasi scontate, ma la loro portata è struggente, potente, inarrestabile.
come sempre hai occhi per i dettagli. Cin vecchio mio.
15 anni e 1 mese fa
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Mentre la leggevo davanti ai miei occhi è apparso un uomo non troppo anziano, anzi direi piuttosto giovane(ma non troppo), con la barba incolta, gli occhi pesanti. Mi sembrava agitato. Percorreva il palco del teatro avanti indietro e recitava con una passione e un sentimento mai visti.
Complimenti.
15 anni e 2 mesi fa
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Non si dimentica come si sorride. Possiamo alle volte nasconderlo e anche per tanto tempo, ma lui tornerà. Il sorriso è vita.
Non dobbiamo, però, dimenticare il valore dei pezzi. Lo strutturalismo, specie nella linguistica, scopre un fatto importantissimo: il concetto di valore. Dice: ogni pezzo non ha valore in sé, ma lo acquista in rapporto con ciò che lo circonda e nell'insieme ottiene il valore che gli spetta. Così la gioia, il sorriso e tutte le cose belle del mondo hanno il peso importante che possiedono perchè vi è anche la tristezza il pianto, il rimpianto...
Sappiamo quanto è bello e forte un sorriso perchè purtroppo abbiamo pianti, ci siamo rattristati o arrabbiati o ci siamo sentiti delusi, traditi e impotenti. *****
Ma l'autunno ha quel qualcosa di magico che mi fa innamorare.
A ben indagare si nasconde sempre un grande equilibrio.
Penso, piuttosto, che rinnegare ciò sia una forma di fuga dai giudizi altrui. Chi non teme di non piacere a qualcuno? Certo è vero che possiamo sopportare qualche dissenso nei nostri confronti, ma siamo sempre alla ricerca di conferme nelle (o delle) nostre tesi, consapevolmente o no. Se poi aggiungiamo che tutto ( Maledetto sia Copernico = Einstein) è relativo e quindi anche ciò che è pregio può essere difetto e viceversa, chi può dire cosa sia l'unicità?
come sempre hai occhi per i dettagli. Cin vecchio mio.
Complimenti.