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Nella frase "Ogni arte nasce dai sensi, poi si fa pensiero..." di Leonardo Omezzolli
Per Gisc, (e per tutti)
“Ogni arte nasce dai sensi” non dal senso. I sensi sono cinque differenziati in gusto, vista, tatto, olfatto e udito. Attraverso questi percepiamo delle informazioni che, chi più chi meno, tramutiamo in emozioni, o pensieri o altro.
In effetti mi si può criticare l’ordine scritto nella frase, ovvero, prima pensieri e poi emozioni. Chi lo ha detto? Non potrebbe essere il contrario? La risposta è certamente: Sì, può essere viceversa. Io stesso a volte dai sensi traduco prima in pensieri e poi in emozioni e altre volte il toccare, il vedere, il sentire, l’odorare e il gustare una determinata cosa mi suscita prima un’emozione e poi un pensiero o perchè no, un ricordo. ( Da questo potrebbe partire una nuova emozione, o una vecchia, e il cerchio non avrebbe fine).
Da questo pilastro base arriviamo all’arte. L’artista, chi vuole definirsi così o chiunque altro (sempre secondo me), tramuta questo pilastro in una cosa tangibile. Una foto? Una scultura in marmo, in pietra, in terracotta, col pongo, di carta? Una poesia? Una frase? Un film? Un dipinto? ecc.
Qui si chiude la prima frase.

Alla seconda parte ci arriverò passo dopo passo, ma prima rispondiamo alle tue domande.

“Perchè vivremo solo così????
Dici così corrotti? Avendo perso noi stessi? Del tipo : Se vuoi vivere bene, prendi la vita come viene?? E la nostra società essendo corrotta...va vissuta bene così com'è????”
Ti chiedo scusa se ti ho citato le domande, ma lo ho fatto per chiarezza dato la posizione retrograda del tuo commento.
Assolutamente no. Non viviamo solo così corrotti perdendo noi stessi e men che meno voglio indicare di vivere la vita come viene senza in questo giocarsela.
Mi spiego: Sono un sostenitore del “carpe diem”, “size the day”, “cogli l’attimo”(per i nostrani) e su questo non ci piove, ma quello che la frase fatta indica non è certamente prendere la vita così come viene. Indica invece la capacità di fare in modo che la propria vita possa essere vissuta a pieno senza ( o con il minor numero possibile di) rimpianti, rimorsi e se... . Vuol dire che se la vita ti toglie qualcuno, ti chiude una porta o ti regala una meraviglia non devi lasciare che questo fatto abbia il sopravvento. Nel bene e nel male. Cogli le opportunità.
Dici poi: “...se segui l'onda è più semplice restare a galla ma, se ci entri nell'onda sarà una rivoluzione...di emozioni...di arte...di te stesso...almeno perchè potrai dire di avere fatto qualcosa di difficoltoso e coraggioso....che non è da tutti....
Avrai anche qualcosa da raccontare nella tua arte!!!!”
É esattamente quello che voleva dire la mia frase e cioè che entrare nell’onda “sarà una rivoluzione...di emozioni...di arte...di te stesso...almeno perchè potrai dire di avere fatto qualcosa di difficoltoso e coraggioso....che non è da tutti....”
Proprio per questo nel raccontare la tua arte( che è il messaggio fondamenta su cui si costruisce la mia frase) e( cito dal commento 9 di DANA) “riprodurla sia come estrarre un pezzo di se stesso e darlo in pasto al mondo, restando al contempo ricordato, ma ferito (privato di una parte di se)”.
Aggiungo solo una postilla: La ferita di cui parla DANA non deve essere necessariamente una cosa negativa, perchè non lo è. Per spiegarmi la potremmo paragonare a quando un figlio se ne va di casa per crescere una sua famigli o più semplicemente vivere la sua vita. Nei genitori quel figlio (arte) che se ne va provoca una ferita non indifferente, ma che per fortuna nella maggioranza dei casi è anche motivo di orgoglio perchè nel mondo ora c’è una parte di loro.
14 anni e 10 mesi fa
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Nella frase "Una volta aver provato l'ebrezza del volo..." di Leonardo da Vinci
Ti raggiungerò.
Non potrò fare altro.
14 anni e 10 mesi fa
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Nella frase "Parole affiorano come grasse bolle dall..." di Daniela Bonomi
L'immagine visiva che ne esce è molto suggestiva e interessante.

Per quanto riguarda il "ci" se venisse tolto il senso che ora ha quel verso cambierebbe drasticamente.
"ci sei" = Esserci; non sei più tu che stai qui con me a ridere di ciò.

"sei" = Essere. Non è più la stessa persona di prima che ora è qui con me che ride.

Quindi credo che la questione non sia tanto di metrica ma di significato e probabilmente se quel "ci" è lì avrà le sue buone ragioni.

Ribadendo, ciò che mi provoca visivamente è molto interessante.
14 anni e 10 mesi fa
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Nella frase "Ogni tanto ti penso, e ti vedo seduto sullo..." di Antonino Gatto
Toccante. Non cé che dire.
14 anni e 10 mesi fa
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Nella frase "La frase è stata rimossa per volere dell'autore."
Il mio " Voracità nostalgica" non era riferito alla frase in sé. Si trattava di un'affermazione che dovevo dire dopo aver letto, perchè quello che mi ha lasciato è una voglia vorace di essere da parte della mia essenza che mi crea una certa nostalgia.
Chiedo scusa per il fraintendimento.
14 anni e 10 mesi fa
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Nella frase "Dio è l'insieme di risposte che l'uomo diede..." di Salvatore Riggio
Credo sia più un insieme di domande che l'uomo si fece per delle risposte che non sapeva come gestire.
14 anni e 10 mesi fa
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Nella frase "Il suicidio è una via di fuga, colui che la..." di Salvatore Riggio
Che sia una via però è certo.
Dove porta non ci è dato sapere.
Potrebbe benissimo trattarsi di una via di fuga o la strada per la tanto sperata quiete.
Possono essere entrambe possibili e realizzabili.
14 anni e 10 mesi fa
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