Un amore impossibile, o quasi

Il primo raggio di sole non aveva ancora illuminato l'uscio della porta della mia camera da letto che si affaccia su un ampio balcone. Ero in giro per casa a rovistare fra la biancheria.
Presi gli indumenti idonei per uscire con la moto di buon'ora. Nonostante l'alba faceva sperare in una bellissima giornata di sole, la temperatura primaverile del mattino provocava una sensibile pelle d'oca. Indossai il giubbotto antipioggia sopra la felpa. I guanti ed il casco avevano trascorso la notte sul mobile d'ingresso, nessuno li aveva spostati erano ancora lì.
Evidentemente era prestissimo. La Domenica di solito ci alziamo di buon ora ma non più tardi delle 9: 00 per il fatto che la fretta non ci insegue e non ci accompagna a scuola dai bimbi ed al lavoro.
Avevo deciso di uscire di buon ora per evitare le domande a caldo di Maria sul mio ritorno a casa della sera prima. La cosa più importante fu, essere stato sveglio tutta la notte pensando a Juanita.
Ho usato il termine esatto "importante". Infatti era diventata una persona importante nella mia esistenza, lei lo sapeva ed io, quando ne avevo l'opportunità glielo ricordavo. Sentivo il bisogno di pensarla, di scriverle,... [segue »]