Esperienze


Scritto da: Fily Russo
in Diario (Esperienze)
Ho fatto delle scelte nella mia vita fondamentali per poter vivere serenamente. Una di queste è non pensare mai male degli altri, lasciare ad ognuno il peso della propria coscienza, ho scelto di vivere con il cuore. Di non dubitare, di non soffocarmi e tormentarmi, ho scelto la mia pace.
Composto martedì 27 marzo 2018
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    Scritto da: MaryRosa Amico
    in Diario (Esperienze)
    Ho imparato a sentire il dolore così come la felicità. Ho imparato che nessuno può sentire quello che tu hai dentro e nemmeno lo può condividere, è solo tuo e nessuno può capirti, perché nessuno, è tenuto a farlo. Ho imparato che la felicità sono attimi e li devi vivere appieno e se serve andartela a prendere senza pensare quale sarà il prezzo da pagare. Ho imparato che non tutte le persone ti lasciano dentro qualcosa per cui migliorarti, anzi, spesso, se tu che apprendi da essi, a non essere come loro. Ho imparato che il cuore si, si spezza, ma è anche in grado di saldare i pezzi che ha lasciato qua e là. Infine, ho imparato, che c'è sempre da imparare anche quando una lezione non ci piace ma ci insegna.
    Composto domenica 25 marzo 2018
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      Scritto da: Giuseppe Chiavelli
      in Diario (Esperienze)
      È il volto delle donne in banchina, sì, è il volto cupo fisso sulle vele delle navi in partenza dal molo che avvicina la terra agli uomini. Intimorisce, è morte e vita in continuo risorgimento, mi ricorda l'aurea di una vecchia città con tutti i suoi di palazzi e la sua storia, scarnita dalla speranza popolare di glorie passate, tenace e ricolma di profondità perdifiato nell'essere buia, di un buio maestoso.
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        Scritto da: catlan
        in Diario (Esperienze)
        Se vedessi una persona sull'orlo di un precipizio, subito gli tenderei una mano. Se non l'accettasse, gli tenderei l'altra. Se rifiutasse anche quella, me ne andrei, immaginando che quella è la fine che desidera fare... tanto, nel tempo che intercorrerà tra la caduta dal burrone e lo schianto al suolo, troverà la maniera di incolparti per non averlo aiutato.
        Composto venerdì 6 aprile 2018
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          in Diario (Esperienze)
          Non so se ti ho perdonato
          Forse sì, nel mio cuore l'ho fatto.
          Ma mi è impossibile dimenticare.
          Ora che non ci sei più,
          ora che te ne sei andato.

          Sei volato via,
          senza portarti dietro i ricordi brutti
          che mi legano a te.
          Al tuo commiato,
          tutti ti hanno descritto
          come una brava persona,
          dal grande cuore.
          Forse eri cambiato,
          forse non eri più il ragazzotto gradasso
          che mi riempiva di sputi
          e mi spingeva giù dalla corriera.
          Forse...

          Forse la verità,
          la sappiamo soltanto noi due
          e la gente,
          che ancora più infame
          se ne stava zitta a guardare,
          senza fare nulla.
          Allora sì,
          forse le persone peggiori
          sono proprio quelle;
          coloro che assistono indifferenti,
          coloro che restano impassibili.
          Mentre lentamente
          qualcuno muore dentro.
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            Scritto da: MaryRosa Amico
            in Diario (Esperienze)
            Sono fiera di me, e della donna che sono oggi. Ho solo un rimpianto: aver peccato di presunzione laddove avrei dovuto mettere il punto. Invece no, testarda come sono, ho lasciato che le virgole restassero dove le avevo messe. Sbagliando ovviamente. Ma è pur vero anche, che dai i propri errori si impara ed io, sto imparando a scegliere me ogni giorno, tutti i giorni. E come facciano le donne a rinascere di pelle nuova, a nessuno è dato saperlo, o forse si. Dai propri errori.
            Composto sabato 24 marzo 2018
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              Scritto da: Walter Girardi
              in Diario (Esperienze)
              Andare avanti, senza meta, vivendo ogni emozione in maniera fredda, distaccata. Vivendo la propria vita da spettatori. I problemi... tanto, è normale. Le gioie... tanto non dura. Il giorno diventa un riempire le ore, la notte, un abbandonarsi al silenzio e al buio del niente. Ti chiedi quale sia il tuo scopo, in una vita che fa da comparsa nelle vite degli altri. E passano i giorni, le settimane, corrono i mesi, volano gli anni. Finché è più ciò che ti sei lasciato dietro le spalle di ciò che hai davanti. Senza aver concluso nulla, vedendo il niente voltandoti indietro, vedendo il nulla guardando avanti. Senza più la forza di reagire, senza più la voglia di provarci. Ogni giorno ti alzi, sopravvivi, e torni a dormire.
              Composto lunedì 2 aprile 2018
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