Esperienze


Scritto da: Silvia Nelli
in Diario (Esperienze)
Non hai potuto vederla mentre cadeva in pezzi, eri già troppo lontano, intento a divertirti e a puntare ancora più in alto. Un'ascesa che ha saputo solo portarti ancora più in basso sulla scala dei "valori" umani. Non hai potuto vedere niente di ciò che è stato dopo...
In pochi riuscirono a sentire il rumore che il suo cuore dilaniato emetteva, in troppi lo sfiorarono con sguardi colmi di indifferenza. Nessuno seppe più sistemarle il cuore, nessuno riuscì a ritrovare il suo battito...
Probabilmente, nascosto ancora nelle tasche di colui che pur di proseguire il suo cammino aveva azzittito la sua coscienza dimenticando ogni sua azione.
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    Scritto da: Denise Moscuzza
    in Diario (Esperienze)
    Vi è mai capitato di pensare che nessuno vi veda davvero?
    E se fosse così?
    Che tutti ci guardano ma nessuno ci vede veramente. Che nessuno si soffermi, per qualche istante e si domandi "ma lei chi è?"
    Cosa desidera?
    Cosa sogna?
    Cosa pensa?
    Che desideri abbandonati in un cassetto ha dimenticato di annaffiare?
    Quanti treni ha perso e su quanti è salita?
    Quanti pezzi del suo vaso rotto infilato nel petto ha perso strada facendo e quanti ne è riuscita a riattaccare da sola?
    Che cosa si aspetta dalla vita, lei?
    Crede ancora in qualcosa?
    E invece ti guardano, per un soffio di un istante, senza chiedersi nulla, senza chiederti nulla. E se ne vanno con un'idea di te, piuttosto distante dalla realtà. E nessuno può dire di sapere veramente qualcosa di te.
    Siamo solo per pochi, per pochissimi.
    Composto giovedì 3 maggio 2018
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      Scritto da: Lina Viglione
      in Diario (Esperienze)
      Come affronto la vita io? Diciamo che un giorno sono pessimista e un altro ottimista. Della negatività ne ho fatto il mio punto di distacco, la tenacia e la certezza, due elementi che non possono mancare mai in un individuo, ma più di tutto la fiducia in sé stessi.

      Iniziare a lavorare sulla modestia, mettendo quello che siamo al centro della nostra quotidianità. La vita va così in ogni cosa, dobbiamo mettere prima la nostra persona davanti a tutti, poiché nessuno ci dice "lavati la faccia che sembri migliore di me". Detti antichissimi che non si contraddicono Mai.

      I nostri progetti, devono divenire mattoni da riporre ognuno al loro posto per tirare su la nostra vita, ad ogni difficoltà, la nostra paura? Deve essere tutto quello che possiamo e chiamarla... vigore.

      Tutto questo lo si può ottenere educandoci ai momenti più bui, dobbiamo indurre prima la nostra persona perché gli altri non lo possono mai fare se non lo facciamo prima noi.
      Non dobbiamo marciare sui problemi non lasciarci marcire, la fiducia quella è di sicuro lo stimolo alla tenacia che ci aiuterà

      Non affondiamo mai, altrimenti lo pagheremo a nostre spese, affrontiamo cose più grandi di noi esattamente quando la vita ci tira contro delle enormi montagne.

      Lasciamo che i nostri sogni prendono sempre quota, e all'altezza dei nostri progetti futuri. Non molliamo, e per farlo ci dobbiamo amare sempre nonostante qualcuno cerca di farci perdere l'unica persona che merita il nostro appoggio... noi stessi.
      Composto giovedì 1 gennaio 2015
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        Scritto da: Fragolosa67
        in Diario (Esperienze)
        L'animo umano racconta intrighi e bassezze fino a quando chi tiene il branco al cappio lo consente. Mi viene da pensare che in verità la cattiveria e ogni comportamento nefasto, per il quieto vivere sono proprietà legittima della specie umana. Per ovviare ai nostri crimini è stata restituita la morale. Essa imprigiona i buoni per renderli pasto dei carnefici. Ritengo più logico un mondo bestiale fatto di guerre e di cattiverie e di invidie gratuite piuttosto che un mondo di persone distinte. È furbo uccidere ed essere fautori dei crimini, offendere la vita per un soldo che poi restituiamo ai superstiti delle nostre spoglie.
        Di noi giustamente ad una certa ora nulla rimane fuorché l'innominata polvere secca e asciutta per legittima giustizia. Suppongo, l'incognita della morte un momento grande di debolezza amorosa di un Dio misericordioso. Nel nulla si confonde la bassezza umana. Scema ogni aggressività e restituisce la poesia che un prato distinto raccoglie. Quanta morte in un prato fiorito! Eppure parla di vita nel silenzio di ciò che si perde nell'ombra delle nostre risate e dei nostri canti tra gli uccelli che cinguettano felici dopo un lauto pasto a base di lombrichi. Sono utili eppure non riescono a liberarsi del ciclo continuo di sopraffazione di ogni individuo. Davanti all'ipocrisia, ai falsi perbenisti, mi chiedo cosa è veramente l'umanità che vivo e quanto significa per queste persone tradire il seno del proprio essere che invece è divino.
        L'amore diventa un bene inaffidabile, irraggiungibile nella condizione dell'essere malvagi. Ci perdiamo davanti ai pregiudizi ma pretendiamo di fare parte di un convivio tra amici.
        La carità è un punto di incontro tra menti intelligenti che scoprono un altro tipo di mondo fatto di quell'amore creato non da noi ma che cerchiamo invano senza riconoscerlo presente. Lo lasciamo sfuggire a volte per pigrizia, per vanità per interessi materiali e soprattutto per limiti mentali.
        L'uomo un animale aggressivo e petulante che ama la rabbia e nell'affanno cerca qualcosa di sincero. Ho visto molta tenerezza in uno sguardo pieno di sofferenza. Ci ho trovato gli occhi di un padre che restituisce un segreto di libertà. L'uomo che soffre riconosce il bene e lo cerca e lo chiede. Si confonde nel cuore di Dio pensando di trovarci un riparo. L'unico vero amore.
        L'uomo manca spesso di sofferenza per questo crede nei crimini.
        Composto venerdì 27 aprile 2018
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          Scritto da: iomemestesso
          in Diario (Esperienze)
          Tic tac fece l'orologio.
          "È ora che vada" disse la ragione
          "Perché?" gli chiese il cuore
          "Perché è giusto che anche tu abbia del tempo per essere ascoltato" rispose la ragione.
          "Ma tornerai vero?" chiese preoccupato il cuore.
          Allora la ragione con sicurezza disse: "Io sarò sempre attento affinché tu non ti faccia del male ma voglio che tu capisca come vivere da solo in caso io dovessi mancare", e detto questo si avviò sulla sua via lasciando il cuore pieno di sentimenti a lui ancora sconosciuti.
          Composto mercoledì 25 aprile 2018
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