Scritto da: Ilaria Sansò
in Diario (Esperienze)
"Io voglio che stravedi, Ila."
*Silenzio, sguardo in alto. *
[...]
"Ma solo per te stessa."
Commenta
"Io voglio che stravedi, Ila."
*Silenzio, sguardo in alto. *
[...]
"Ma solo per te stessa."
Dite, vi contraddite, pensate ciò che volete.
Adesso che non mi ostino più.
Adesso che mi conosco.
Adesso che mi voglio bene.
La pace si raggiunge attraverso la consapevolezza del proprio sé.
Per come la vedo io.
Volendo e dolendo la vita la viviamo tutti da soli, possiamo intrecciare durante il nostro tragitto altre persone che si accosteranno a noi per un lasso di tempo più o meno lungo, ma anche in questa circostanza restiamo sempre noi, davanti alle nostre paure oppure alle nostre vittorie.
Nel mondo siamo miliardi di esseri umani, ma alla fine dei conti siamo tutti assurdamente soli con la nostra vita. Se ad esempio prendiamo la parola "vita", è chiaro che siamo soli a viverla perché nessuno è mai morto al posto nostro.
Ecco il "soli" davanti all'illimitato soli davanti a Dio, soli dinanzi ad una stella che ci tiene in vita, soli a rispondere di questo immenso dono che è la vita, e visto che tocca solo a noi viverla, cerchiamo almeno di viverla in maniera meritevole.
Che vita sarebbe la nostra se piangiamo per la morte che deve avvenire e moriamo mente piangiamo per la vita che se ne va? Una vita senza una vera speranza, non è degna di viverla, perché di noi, come tutti sappiamo, non resta che il nulla.
Ecco il nostro sconforto dei nostri giorni di vite buttate al vento nell'attesa del nulla. Al bando quindi resta sola la solitudine, un essere umano solo, non può essere solo; semmai sarà un associale in mezzo a tanti associali.
Volendo ragionarci su la visione della vita cambia, la vita ne è una ed è sola nostra non ha nessun ripiego, soli o accompagnati e come tale, la vita è unica e irripetibile...
cerchiamo di non sprecarla.
Neanche per un solo istante ho staccato lo sguardo in alto, su nel cielo infinito. Ho sfidato le notti più nere. Ma ho sempre saputo che al di là delle nuvole grigie, il mio sole sarebbe ritornato a splendere più forte. E nemmeno ho mai perso la speranza, a lei mi sono aggrappata più forte.
Ho fatto appello al mio cuore e se pur ferito e dolorante, non ha ceduto, non si è arreso, non ha mai smesso di crederci.
L'arma più bella: l'amore.
Lo scudo più forte: il sorriso.
La forza più grande: il cuore e la mente.
Il regalo più grande: il tempo.
Se raccoglierai fiori per adornare il tuo capo, appassirai insieme ad essi non appena avvizziranno, poiché se sei splendente splenderai anche senza privar di vitalità chi decora il suo habitat naturale e tu non sei da meno.
Sognare, viaggiare nel tempo del cuore fra le pareti dell'anima per vivere l'essenza nascosta dell'io che si esprime libera da ogni preconcetto, in cui si trova la sua espressione che si manifesta nelle sue forme accanto a chi si desidera incondizionatamente.
Sul davanzale della vita ho deposto la pianta dell'amore a dare luce alla mia anima affinché spuntassero e fiorissero quelle preziose gemme a dare essenza e valore alla persona che sono in virtù delle loro proprietà benefiche che elargiscono in me propinandomi gentilezza, bontà, sensibilità, grazia e pazienza, facendomi splendere nella panoramica dell'esistenza.
Erroneamente si pensa che le anime sensibili siano le più sole al mondo destinate a restare tali, incastrate nel loro destino vittime della loro medesima apparente solitudine, nulla di più sbagliato, è il dolore invece a isolare le genti destinandole nella gabbia chiusa del cuore senza via d'uscita.
Molti occhi non vorranno vederti, molti orecchi non vorranno sentirti, molti neppure vorranno leggerti, ma mai nessuno di loro avrà quel privilegio di assaporare seppur per un istante il sapore della tua anima che hai condiviso con chi ti ha conosciuto e amato.