Esperienze


Scritto da: Giorgia Linho
in Diario (Esperienze)
Rush. Il potere di una mano
2 aprile 2017fioridarancio2017
è li, è in agguato, sta arrivando. Vuole farti visita anche oggi e non puoi chiudergli la porta in faccia. Non ancora, non sei abbastanza forte da poterlo fare.

Ti assale come un ladro munito di pistola, con tanto di passamontagna nero, dal quale puoi vedere solo due occhi, quelli cattivi di sempre. Non capisci più niente, la vista si annebbia, dalla punta dei piedi, fin sopra la testa diventi bollente, tranne lo stomaco, quello lo senti di ghiaccio. Le tue sicurezze svaniscono, tutto intorno a te non è più reale, diventa lo scenario di un videogioco, di un telefilm, di cui sei lo sventurato protagonista.

C'è tanta gente intorno che però ti appare come una flotta di alieni, nessun volto ti sembra familiare, non ritrovi nessun punto di riferimento. Tutto attorno a te diventa sconosciuto, non sembra più la realtà in cui, fino a pochi minuti prima, stavi vivendo normalmente la tua vita.

E se stessi morendo? Se questa volta fosse davvero un infarto? Mi tira anche il braccio, a pensarci bene; ho un senso di vomito, la pressione del sangue si abbassa drasticamente mentre la fronte si imperla di sudore. Noto che qualche donna di buon cuore si apre un varco tra la folla dei passeggeri, mi chiede cosa abbia, perché io mi stia accasciando al suolo. Non lo so, rispondo, vorrei soltanto che questo vagone della metropolitana potesse diventare, come per magia, la mia rassicurante camera da letto e che tutti questi pendolari, di colpo, togliessero la loro maschera, rivelandone i volti a me familiari. Così starei meglio, molto meglio.

Ascolto frasi sconnesse: c'è chi propone di chiamare un dottore, chi si accinge a sbottonarmi la giacca per farmi prendere aria, chi si prodiga per aprire i finestrini di plexiglas... Cerco di mantenere quel briciolo di lucidità che mi resta, facendo tesoro dell'aiuto che sto ricevendo e inizio a pensare alle cose belle, a ciò che potrei fare adesso per sentirmi meglio: telefonare a un'amica, messaggiare con mio marito. Non voglio che, intorno a me, tutte queste persone si agitino, mi viene peggio.

Però la mano fredda e morbida della signora col cappotto viola mi tira fuori dal baratro, facendomi sentire protetta. Adotta la mia anima orfana di sicurezza, in quel treno che ha continuato, imperterrito, la sua corsa regolare lungo un percorso già stabilito da tempo, portando il mio corpo sempre più lontano e, con esso, la mia vita incerta e priva di assi.

Mi sento già meglio, il puzzle costruito finora, con tanto sforzi e su cui è scoppiata una bomba carta, mandandone all'aria tutti i pezzi, uno ad uno, si sta ricomponendo e tutto grazie ad una sola mano, fredda, morbida, tesami al momento giusto, sbucata dal nulla. Mano coraggiosa, forte e allo stesso tempo discreta e vellutata, come quel cappotto viola, da cui con grazia e decisione è venuta fuori.
Composto domenica 2 aprile 2017
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    Scritto da: Anna R. Di Lollo
    in Diario (Esperienze)
    Esistono due tipi di sogni: quelli a due mani e quelli a quattro. I primi sono espressione di volontà ferrea, autodeterminazione, caparbietà, ostinazione, tenacia. Io amo definirli "della gioia", perché con essi ognuno, tramite le personali capacità, può raggiungere, doppiare e superare i propri limiti e obiettivi. I secondi, invece, hanno bisogno di un aiuto esterno, di una piccola o grande felicità donata, dell'avallo e il contributo di una o più anime altre. Sono questi i sogni della frustrazione, dell'impotenza, quelli per cui, proprio quando si crede di averli messi al sicuro, arrivano le imprevedibili, improvvise e turbolente correnti marine, che, con furia cieca, li scaraventano nuovamente in alto mare. Qui essi annaspano in un naufragio senza fine che, talvolta, li lascia annegare senza scampo alcuno. Chissà, forse è meglio affidarli alla sola cura delle proprie mani i sogni.
    Composto domenica 2 aprile 2017
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      Scritto da: Anna Infante
      in Diario (Esperienze)
      Nel mondo ci sono vari tipi di persone, persone che si credono migliori degli altri, persone superficiali che credono che gli sia tutto dovuto, persone che parlano degli altri perché non hanno una loro vita, persone che giudicano senza guardarsi prima allo specchio... a tutte queste persone vi lascio nelle vostre convinzioni... io intanto mi vivo la mia vita!
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        Scritto da: Patrizia Luzi
        in Diario (Esperienze)
        A volte ho una strana sensazione, quella di essere perseguitata dalla leggendaria nuvoletta di Fracchia. Ma poi sinceramente penso, che la vita vuole metterci alla prova pur di rafforzare la nostra resistenza, per combattere e vincere con tutte le nostre forze le avversità che incontreremo lungo il tragitto.
        Composto venerdì 31 marzo 2017
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          Scritto da: Vincenzo Cataldo
          in Diario (Esperienze)
          Può essere un gravissimo errore stimare fessa una persona che dimostra bontà. Non certo la bontà propriamente detta naturalmente, la bontà dei credenti o della cultura popolare, in questi ambiti la parola bontà assume significati esagerati e volgari. D'altronde non è per chiunque distinguere la bontà dalla fallacia.
          Composto mercoledì 29 marzo 2017
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            Scritto da: Silvia Nelli
            in Diario (Esperienze)
            Non so cosa lasci credere ad alcune persone che io non sia una persona tenera, dolce e serena. Forse questo mio essere così sicuro, oppure il mio modo così schietto diretto o magari il mio modo di guardare e raccontare il mondo dietro una veste così realistica e dura. Lasciatemi dire che il fatto che io sia una persona che nota molte cose, che guarda la vita dritta in faccia senza scartare niente di essa, nemmeno i suoi lati peggiori, non significa che io non abbia un cuore, dei sentimenti e delle debolezze. Io posseggo fragilità che non sono né scontate, né piccole. Delle paure che ristagnano nella mia anima e spesso mi impediscono di procedere con serenità. Ho dei limiti che non sempre riesco a superare. Io sono anche una persona sensibile, tenera e dolce. Ho dolcezza dentro me, amore immenso e un sorriso che difendo a denti stretti. Ho solo un piccolo "difetto" che però; io ritengo essere un grande "pregio"... ossia quello di mostrare questi lati di me solo a chi merita, scegliendo io stessa chi ne è meritevole, ma soprattutto scelgo di mostrare tutto questo solo a coloro che mai lo useranno per ferirmi.
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