Esperienze


Scritto da: Giorgio Baiardi
in Diario (Esperienze)
Se il giorno promette, sono speranze da tenere vivide nella mente. Anche quando si crede che la vita sia solo fatta di malinconie. Chissà se la morte avrà qualche senso di felicità. E cosa resterà della vita in noi. A volte si è troppo stanchi anche solo per voltarsi a guardare il sole che va giù. Insistendo nel farsi male e nella gioia che ci dà. Per la voglia di fingere di essere vivo ho detto troppe volte si. Buttando via quello che di me costruiva l'antidoto alle brutture. Spesso la mia timidezza bussava all'amore, senza avere nessuna parola di rimando. Non mi sono mai sorpreso. Di nulla. Ma parleremo ancora di noi. Se di pensarci, non abbiamo smesso mai.
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    Scritto da: Giorgio Baiardi
    in Diario (Esperienze)
    Se mi volto indietro, la via del corso non è cambiata e dalla porta di casa, malandato di malinconia, ti vedo ancora venirmi incontro. Quel giovane ragazzo che aspettava sempre te. Quel ragazzo che un giorno è scomparso, con quel cuore che non lasciava entrare nessun'altra che te. Quanto tempo fa, in quel tempo in cui non c'eri neppure tu. E aspetto la tua immagine che non vedo più. Scomparsa dentro a problemi troppo grandi per un bene così piccolo. Ed io con i tristi diletti, con i libri da studiare e una canzone sentita troppe volte. Cercavo di capire la verità. Che mai arrivava fino a me. Le tante donne che mi conoscevano, avevano i miei occhi tristi e loro nulla di quello che avevi tu. Seguire il volo dei propri pensieri non è mai cosa facile. Neppure seguire il loro corso così perentorio. Ho osservato spesso il cammino dei miei occhi, avidi di tutto ciò che buca la voglia di vivere. E tutto ciò che ne ho ottenuto è liberare la fantasia. Una fantasia che ancora di più mi imprigiona. In una vita arida. Come un cuore che ha necessità di ricevere, ma che non è incline a regalare nulla di sé. La via del corso non è cambiata e dalla porta di casa c'è quest'uomo che non ha più la ragione di quella realtà. Che oggi, assomiglia solo ad un sogno.
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      Scritto da: Anna R. Di Lollo
      in Diario (Esperienze)
      Se ti racconterai agli altri, loro useranno le tue affermazioni contro di te. Se non lo farai, inventeranno quel che non sanno. Capiterà di non poter far nulla per cambiare la tua vita, ma potrai sempre scegliere la prospettiva da cui guardarla. Sarà allora che dipingerai il tuo viso con i colori di guerra e scenderai in battaglia, una battaglia incruenta e silenziosa, perché sei donna e della vita contempli l'essenza. Potrai versare poesia sui deserti per irrorarli, colmare con la scoperta i fossi dell'ignoranza in cui cercheranno di seppellirti; potrai persino abbattere con la fantasia i muri angusti che ti hanno costruito intorno. Anche quando ti avranno isolata, e creduta sconfitta, potrai esser libera di cambiare programma e guardare ciò che loro mai vedranno, mai sospetteranno, mai concepiranno... la tua bellezza interiore. Quando sarai ferita, spaventata, senza speranza o via di fuga, quando penseranno che non hai più nulla, allora capirai di avere una sola possibilità: guardare dentro! Lì troverai tutto ciò che serve, se l'avrai conservato: dignità, onestà, amor proprio, ma soprattutto la tua libertà. Beni in disuso, penserai. Ma quel che più è raro guadagnerà maggior valore nel tempo e puoi giurarci! Prima o poi giungerà il tempo della vendita all'incanto anche per te, fosse anche nell'asta di una nuova vita.
      Composto martedì 19 gennaio 2016
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        Scritto da: Giorgia Linho
        in Diario (Esperienze)
        Quattro chiacchiere con Silvia Nelli.

        Silvia Nelli nasce in provincia di Pisa, il 14 giugno del 1973. Delusa dall'amore, col suo modo inconfondibile di scrivere, diretto e semplice, non solo ha trovato un modo terapeutico per buttar fuori il suo dolore, ma ha altresì scoperto la sua grande passione: la scrittura, che le ha portato l'amore di tutte le persone che la seguono, ogni giorno sui social, rispecchiandosi nelle sue parole, che sanno toccare con delicatezza e umiltà il cuore, soprattutto delle donne. 20170316_110912

        domanda: Silvia, soltanto su Facebook, 57.726 persone hanno messo "Mi piace" alla tua pagina e migliaia di utenti, giornalmente, visualizzano, commentano e condividono i tuoi pensieri. Ti aspettavi una simile popolarità?

        Risposta: No. Sinceramente no. La mia primissima pagina, che portava il nome di "Semplici Pensieri" nacque in una notte davvero brutta. È stata il mio diario, il mio punto di sfogo, dove scrivevo esclusivamente ciò che passava nella mia testa. Non sapevo cosa fosse un copyright e nemmeno essere "Autore". Poco a poco ho iniziato a dare una vera e propria forma a ciò che scrivevo, facendole diventare delle vere e proprie citazioni o pensieri. Non so cosa mi abbia portato dopo 5/6 anni a vedere il mio nome ovunque quasi. Quello che credo sia stato fondamentale è che non ho mai cercato dei veri e propri consensi. Non ho mai puntato a piacere ad ogni costo. Io mi sono solo limitata ad esternare ciò che la mia mente elaborava, sia da esperienze mie, sia da quelle che la vita mi poneva di fronte. Le ho esternate senza pensare a cosa la gente leggendo potesse pensare, non ho mai guardato molto la "Forma". Io ho una terza media, per questo nemmeno oggi mi ritengo scrittrice, ma solo una persona come tutti voi, che esterna una sua passione. Io quando scrivo, le parole escono esattamente come le direi a voce a chi ho di fronte. Questa mia semplicità, questa forma estremamente diretta, schietta e spesso dura ed anche un po' "Grezza", credo sia stata proprio il modo con cui io sono riuscita ad arrivare alle molte persone che mi seguono.

        D: Più volte hai affermato che la scrittura ti ha salvato dal baratro ed è, ancora oggi per te, una terapia. Spiegaci meglio.

        R: Si, devo alla scrittura la mia guarigione da un bruttissimo periodo che ho affrontato nel 2010. In una brutta notte, dove volevo scrivere una sorta di lettera di "Addio", ho cominciato a scrivere su un foglio tutti i motivi di quell'addio. Ho cominciato a gettar fuori il dolore, la rabbia e le angosce che tenevo dentro... è stato proprio li, che mi sono resa conto che man mano che quel foglio si riempiva, magicamente io mi svuotavo. Stavo meglio e, come per magia, ero più leggera. Da quella notte non mi sono più fermata. Si, la scrittura è stata la mia terapia e ancora oggi lo è. Quando sto male, quando sono arrabbiata, quando la vita mi mostra cose ingiuste, comportamenti indecenti ecc... Io getto fuori e me ne libero. Mi libero di tutto il negativo che certe sensazioni ti lasciano dentro. Questa è una delle motivazioni per cui molte delle mie frasi hanno un retrogusto "Arrabbiato". In molti pensano che io sia una persona che vive arrabbiata con il mondo. No, non è così, anzi... Sono una persona solare, allegra e piena di vita. Solo che proprio perché scrivere è una sorta di sfogo, le cose belle non mi fanno sentire la necessità di liberarmene, anzi... Le tengo strette dentro al cuore e le assaporo. 20170316_110932

        d: La maggioranza del tuo pubblico è femminile, ma non manca una grande fetta di pubblico maschile, che non disdegna, anzi, apprezza i tuoi testi.
        Qual è il segreto di tanti consensi?

        R: Il segreto di molti consensi credo sia il fatto che questo mondo è pieno di opportunismo, di ferite, di dolori e delusioni. In molti si rispecchiano in ciò che scrivo, perché tutti prima o poi si sono imbattuti in qualche esperienza simile o uguale a quelle descritte nelle mie citazioni. Succede alle donne e anche a molti uomini. Perché io spesso scrivo al "Femminile" essendo donna mi viene naturale, ma quando si parla di ferite, delusioni e dolori non esiste uomo o donna... ma persone. Siamo persone e il dolore non ha sesso. Ci sono uomini sbagliati che hanno distrutto delle vere donne, ma ci sono molte finte donne che hanno distrutto veri uomini. Non paghi il prezzo se sei uomo o donna, ma lo paghi se sei una persona che usa ancora valori che oggi sono rari e quasi inesistenti. Questo purtroppo fa in modo che tu possa imbatterti spesso in persone "Sbagliate" ed è proprio questo che fa in modo che in ciò che scrivo le persone si rispecchiano.

        D: Hai scritto tre libri, dove si possono acquistare?

        R: Si. Il primo è stato "Frasi & Citazioni di Silvia Nelli". Poi "Frasi & Citazioni di Silvia Nelli (2a Edizione)" e in fine "Il meglio di Silvia Nelli" che è una raccolta delle citazioni più belle rilegata in una versione più economica. I libri sono acquistabili nel sito "Il mio libro". Potete trovare i link di accesso diretto ad essi nelle info della mia pagina. I libri sono autopubblicazioni che io ho avuto il piacere di fare solo allo scopo di rilegare e radunare le mie frasi. Non ho mai pensato di fare della scrittura il mio lavoro. Anche se nei miei progetti c'è un libro vero e proprio, editoriato a dovere, le frasi di esso sono ancora inedite e in produzione.

        D: Recentemente sono state create pagine a tuo nome, dove sono stati copiati, illegalmente, moltissimi dei tuoi testi. Come intervieni in queste circostanze e quanto ti offende questa mancanza di rispetto verso il tuo lavoro intellettuale?

        R: Il fatto che altre pagine usino le mie citazioni a me non dispiace, anzi è una cosa che mi fa solo piacere e mi riempie di gioia. Ovvio in fondo ad esse gradisco vedere la fonte, ossia il nome dell'autore, cioè il mio. Questo come forma di rispetto verso il lavoro di chi le ha scritte. Quello che è successo in alcuni casi a me, va oltre l'usare le mie frasi. Sono state create proprio pagine e profili a mio nome. Il furto d'identità è un grave reato e su questo ci sono già procedimenti in corso. Diffido tutti dal credere che Silvia Nelli abbia altre pagine, io ne ho solo una ed è quella di cui stiamo appunto parlando. Oltre la pagina ho, come ogni utente di Facebook, un mio profilo personale.

        D: In passato hai affermato che dalla vita hai imparato più dalle delusioni che dalle gioie e che nell'amore non credi più. È cambiato qualcosa da allora? Il tuo cuore adesso batte per qualcuno?

        R: Si, il mio cuore conta diverse ferite e cicatrici. La vita stessa me le ha date, non solo l'amore. Ci sono state prove durissime che ho dovuto affrontare e che ho egregiamente superato. Ferite ed esperienze che mi hanno cambiata, ma allo stesso tempo fatto crescere e diventare la donna che oggi sono e di cui vado fiera. L'amore... Non è stato facile tornare a crederci. E non è che non ci credessi più, ma non credevo più nell'esistenza di persone capaci di amare come intendo io. Il mio cuore è tornato a battere un po' di tempo fa. Quando è entrata nella mia vita una persona che porta il nome di Salvatore. Lui ha saputo smentire tutto, abbattere tutti i muri che avevo costruito e mi ha fatto capire che uomini capaci di amare in modo sano e concreto ancora ci sono. Oggi sono una persona amata e innamorata. Per la prima volta amo in modo sereno, senza dubbi, paure e arrabbiature. Oggi sono una donna completa e appagata a 360°.

        D: Un messaggio per le persone che ti seguono e, magari, hanno vissuto esperienze simili alle tue o soffrono per amore. Cosa vuoi dire loro?

        R: a tutte le persone che mi seguono, la prima cosa che mi sento di dire è sicuramente: "grazie". Grazie perché loro hanno sostenuto me nei momenti peggiori, quindi sono un punto fondamentale per me. Il consiglio che do loro è di non aspettare, di non bramare. Vivete, ritrovate voi stessi, il vostro equilibrio interiore. Imparate a stare soli con voi stessi. Imparate a scegliere! Perché chi sa stare da solo, non si accontenta di chiunque, non ha quel bisogno viscerale d'affetto da portarlo a credere a chiunque e magari a non vedere l'ennesimo sbaglio che lo porterà a soffrire ancora. Alzate la testa, respirate, vivete e piano piano le cose giuste arrivano. L'importante, come prima cosa è amare se stessi. Sentirsi giusti, avere la consapevolezza di chi siamo e di cosa vogliamo. Essenziale è anche il rispetto per se stessi... Esso è l'unico modo che ci permetterà di valutare meglio chi avremo di fronte. È comunque ovvio però, da persone mature, avere la consapevolezza che immuni dalle fregature non saremo mai.
        Composto giovedì 16 marzo 2017
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          Scritto da: Silvia Nelli
          in Diario (Esperienze)
          Spesso la vita ci impone di correre e il tempo passa così velocemente da non permetterci di capire quanto poco spazio diamo alle cose più belle e semplici. Poi un giorno tutto si "sofferma" e tu cominci a pensare... e questa volta non pensi a ciò che vorresti fare, rincorrere o raggiungere, ma stranamente pensi a ciò che hai trascurato e lasciato dietro. A tutti quei momenti importanti ed intensi, ma vissuti troppo in fretta. A quei rapporti spesso trascurati per le frenesie quotidiane. Agli abbracci non dati perché la rabbia li ha schiacciati. Alle parole non dette perché l'orgoglio le ha soffocate. A volte dovremmo fermarci un attimo per dire: "cara vita, ho aspettato tante volte che tu mi concedessi alcune cose, adesso aspettami tu... perché voglio godermi ciò che la tua frenesia spesso mi impedisce anche di vedere"!
          Composto mercoledì 15 marzo 2017
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            Scritto da: Vanessa Grassi
            in Diario (Esperienze)
            Gli anni passano e lasciano il segno non solo sul nostro corpo, ma nel cuore, che ogni giorno si arricchisce di cose nuove, di attimi, di esperienze. Ogni giorno è un miracolo da vivere con amore, forza, intensità, coraggio, saggezza. Ogni anno la vita ci fa un dono immenso, la memoria di ciò che è stato e la consapevolezza di quello che sei oggi. Amiamo la vita.
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              Scritto da: Anna Maria Fazio
              in Diario (Esperienze)
              Condividi la tua vita con la gente che ti piace per com'è davvero, ma non cadere mai nel tranello di ergerti a giudice, nemmeno se credi di conoscere bene una persona, chi davvero sia. Non conosci il suo travaglio, il suo dolore, l'abisso della sua disperazione. Puoi sapere il suo nome, non la sua storia, quella vera. Giudicare gli altri è solo un mero e meschino modo per prevaricare chi non ci piace, affermando e definendo, invece, chi siamo noi, come essere migliore, superiore. Giudicare è come lanciare in aria una moneta e attendere quale bersaglio colpirà; potresti essere tu quel bersaglio, e allora non ti piacerebbe più quel gioco, saresti il giudicato e non il giudice. Perciò pensa bene prima di puntare il dito verso gli altri. Accetta il diverso, per essere accettato, rispetta per essere rispettato, ama, per essere amato, e sopratutto assorbi come una spugna il suo essere speciale, unico, esattamente come lui farà con te, come uno scambio fraterno. Impara dalla sua "diversità", fai tesoro dell'umiltà. Armati di tolleranza, e di amore. Tutti siamo unici e speciali; il "meraviglioso" è, semplicemente, il modo personale che ognuno di noi ha di vedere il mondo e di viverlo.
              Composto mercoledì 15 marzo 2017
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                Scritto da: Fily Russo
                in Diario (Esperienze)
                Io non mi sono mai arresa! Anche quando tutto sembrava andarmi contro e voleva solo vedermi a terra, ho continuato a lottare. Lottare per le cose che valgono, per quelle di cui vale la pena. Lottare non fare la guerra, ma spingersi al di là dei propri limiti.
                Composto mercoledì 15 marzo 2017
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                  Scritto da: Fily Russo
                  in Diario (Esperienze)
                  Credo fermamente che la migliore vendetta sia il perdono e che se vuoi essere amato devi amare, di conseguenza credo anche che, tutto ciò che vuoi che ti sia fatto devi fare! Ma tra il credere e il fare c'è di mezzo non solo il mare, ma anche il nostro "io" che sovente si intromette in ogni rapporto!
                  Composto mercoledì 15 marzo 2017
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                    Scritto da: Giorgia Linho
                    in Diario (Esperienze)
                    Quando sei circondato da persone che ti sottovalutano, che ti criticano e ti giudicano, senza capire cosa ci sia dietro un tuo comportamento, una tua azione od omissione, a lungo andare, come una candela che si consuma, così va via la tua autostima. Ti senti svuotato, senza più un'anima, solo un corpo sporco con uno spirito emigrato chissà dove...
                    Vivi come un'automa, non trovi più un senso alle cose che fai e, come una profezia che si autoavvera, inizi a chiudere il tuo cuore, i tuoi occhi diventano di ghiaccio e fanno seguito stranamente dei comportamenti talvolta meschini, egoisti e incomprensibili, che non t'appartengono.
                    Un giorno, però come per magia, fato o disegno divino, quando ormai non ci credevi più, incontri qualcuno, che con una giusta parola, un sorriso al momento propizio, riesce a toccare, con delicatezza, le corde del tuo cuore.
                    Questo qualcuno ti comprende, ti parla e "sente" tutte le sfumature della tua anima, che credevi sepolta.
                    Pian piano torni a credere in te stesso, in quella persona che eri, ma che in pochi si sforzavano di capire e ancor meno, stare accanto.
                    Il tuo cuore lascia l'inverno e ritrova il calore del sole di primavera, i tuoi occhi si ridipingono di mio è sfumature iridescenti.
                    Anche questa volta, come una profezia che si rivela, dai vita come a un circolo virtuoso, a cose positive, belle, che ti danno la carica.
                    Sono andati ormai i tempo in cui ti svegliavi senza più sapere chi eri.
                    Adesso hai un obiettivo: non deludere chi crede in te, rimboccarti le maniche e realizzare tutti quei sogni ancora chiusi nel cassetto, da cui tutti ti avevano allontanato.
                    Adesso lo sai, sei speciale, sei una bella persona e l'opinione negativa degli altri non ti farà più vacillare.
                    Non proverai più neppure rabbia o rancore, semplicemente non ti hanno capita. Pazienza.
                    Invece tu hai capito loro, gente che si ferma all'apparenza, vivendo nel loro bozzolo di pregiudizi preconfezionati.
                    Perché ricorda, tanti ti hanno conosciuto, molti ti hanno frequentato, pochi ti hanno capito e rari sono rimasti al tuo fianco.
                    Tu vivi per quei rari.
                    Composto lunedì 13 marzo 2017
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