Scritto da: logos probus
in Diario (Esperienze)
A volte capita a chi avrebbe fretta che non si affretti, sopravvalutando il proprio potere sul tempo.
Composto martedì 14 febbraio 2017
A volte capita a chi avrebbe fretta che non si affretti, sopravvalutando il proprio potere sul tempo.
Solo tu sai veramente chi sei, gli altri tirano ad indovinare.
Per essere sereni bisogna trovare ogni giorno il giusto equilibrio tra le tante contraddizioni della vita e accettarla così.
Quando siete disperati, attendete il giorno dopo.
Ho odiato i pazzi e i folli e pazza e folle sono diventata. Ho criticato i solitari per poi finire ad amare la solitudine. Ho vissuto per ciò che potevano pensare gli altri, per poi capire che l'unica cosa che conta era il mio di pensiero. Ho rinunciato a milioni di cose per non ferire nessuno, ma poi ho capito che se ciò che voglio mi è lecito devo prendermelo. Ho vissuto anni interi a riflettere... Adesso vivo seguendo l'istinto, il cuore e tutto ciò che la mia persona sceglie di seguire. Il resto del mondo può anche guardare e criticare alle mie spalle... Tanto niente mi sfiora più!
Fare finta che le cose vadano bene non vuol dire che inizieranno ad andare come speri tu. Forse resteranno così o peggioreranno, ma non potranno mai migliorare. Solo il coraggio cambia le cose e, a volte, è necessario trovarlo, anche se costa fatica.
Non posso tornare indietro. Quello che è stato non ritorna e anche se ritornasse non sarebbe più uguale a ciò che era prima. I ricordi sono una finestra sul passato, alcune volte accarezzano l'anima, altre volte riaprono ferite. A me però piace sempre tenere i vetri di questa finestra bene aperti, spalancati, per potermi affacciare e guardare i miei ricordi, anche quando fanno male. Sono come tanti sassi di un sentiero che mi ha condotta fino ad oggi, fino a qua, fino a ciò che sono.
Prima o poi tutto o quasi... nell'universo subisce un cambiamento; le persone... la natura... gli stessi animali nella loro fantastica complessità finiscono per mutare la propria esistenza... ma il tempo... sì il tempo; l'unico a non alterare mai il proprio passo... colui che non si ferma, davanti a niente e nessuno, continua a percorrere all'infinito la propria strada senza mai voltarsi indietro.
La vita ti ha trascinato via come un fiume in piena e ti ha fatto sbattere contro rive e sponde che non avevi mai né visto né conosciuto. Le hai esplorate comunque e malgrado le difficoltà hai saputo adattarti ad esse, trovando il modo di sopravviverci. Pur sapendo che non era la meta definitiva, ci hai vissuto così a lungo da arrivare quasi a sentirle tue. Ora, in alcuni tuoi lati non sai riconoscerti, ti cerchi, ma non trovi più quelle porte che un tempo bastava riaprire, varcare e rispolverarne il contenuto. Quelle porte sembrano sparite e tu devi fare i conti con ciò che al loro posto hai plasmato, lasciato crescere e diventare parte di te.
Non smettere di aiutarti, ascoltati, non arrenderti, ogni momento può essere un nuovo inizio, se tu lo desideri. La prima cosa che ti appartiene sei tu con i tuoi difetti, le tue paure, i tuoi limiti mentali, a volte anche le catene che gli altri riescono ad importi attraverso le loro insoddisfazioni ed i loro tempi. Conosco la storia o forse non abbastanza, se ti piace credere così, so che senza aiuto è difficile muoversi, allora tu trova una sensazione che ti faccia sorridere e falla crescere a dismisura, non aspettare niente, agisci solo su di te e sulle piccole cose che ti fanno stare bene, non ce ne sono? È vero non posso controllare il vento, ma posso esaltare i battiti del mio cuore.