Esperienze


Scritto da: Lina Viglione
in Diario (Esperienze)
A volte mi chiedo se veramente è tutto scritto. Poi mi viene da pensare che se è l'ho scritto io non me lo ricordo, il destino rimane nascosto e quindi le scelte che faccio sono scelte inconsapevoli. In fondo io sono nata priva di conoscenza ma ricca d'istinto. Sono stata nutrita dal sapere di chi mi ha cresciuto. Tutti hanno una storia da raccontare. L'età della mia pelle molto spesso è diversa dall'età del mio cuore, e lo specchio non la riconosce. Un giorno ho creduto di non aver più nulla da imparare, ma ogni giorno la vita mi dimostra il contrario. Vivo con lo sguardo rivolto verso terra e non guardo mai quanto è bello il cielo. Ma un giorno quando avrò altro tempo davanti a me mi resteranno solo le immagini di quello che il... mio cuore mi ha fatto vedere.
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    in Diario (Esperienze)
    Addio, caro 2016! Mentre incombe il nuovo anno, tendi il braccio dolorante al tramonto della vita, per poi perderti con esso dietro i monti sempreverdi, come acqua in stretto imbuto che incessante scorre via. E il pensiero vola alto nei ricordi belli e amari e il coraggio cede il passo all'incertezza del domani; ma la forza torna in sé e alimenta la speranza, generando un'alternanza di colori e di dolori. L'anno vecchio se ne andrà e mai più ritornerà. Il dovere suo l'ha fatto, nell'accrescer dentro noi: sogni belli e insegnamento, delusioni e malcontento, forza in cuor e apprendimento (apprendimento significativo, non meccanico; un apprendimento costruttivo che metta al centro dell'attenzione la nostra crescita interiore; e tanto c'è da crescere!).
    Composto venerdì 30 dicembre 2016
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      Scritto da: Elona
      in Diario (Esperienze)
      Vivere in una casa famiglia non è facile però bisogna imparare ad apprezzare non solo l'ambiente ma anche l'aiuto e gli altri. Non è il caso di giudicare ma solo saper ascoltare perché ognuno di noi viene da una storia di vita diversa come nazionalità o cultura. Bisogna essere umili, tolleranti e rispettosi perché le nostre sofferenze a volte ci mandano in euforia. Ho imparato tanto qui e ne vado fiera perché oramai ho una mia famiglia grande che gli voglio bene e mi vuole bene. Gli vado incontro e mi viene incontro. La mia grande famiglia raccontandomi le loro storia di vita mi rendono più umile e mi fanno capire la vita reale. In poche parole la mia grande famiglia mi arricchisce ogni giorno di più.
      Composto lunedì 26 dicembre 2016
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        Scritto da: Loredana Longo
        in Diario (Esperienze)
        Se potessimo guardare per un po' il mondo dall'alto, se potessimo sollevarci piano piano, sempre più su, al punto da uscire dall'atmosfera, al punto da trovarci nello spazio immenso dell'universo e vedere il pianeta da dove siamo partiti divenire a poco a poco una piccola sfera quasi insignificante, dove la gente si affanna, combatte, si odia, nutre rancore a vita per l'orgoglio ferito o un torto subito, giudica l'altro senza guardare se stesso, si calpesta, per qualcosa che un giorno dovrà lasciare. Se solo potessimo far questo, ci troveremmo in una dimensione diversa, di leggerezza, ci lasceremmo cullare da quel silenzio, da quella pace intorno a noi e cambierebbe sicuramente la prospettiva nel vedere le cose. E allora perché non provare a farlo da qui, perché non provare ad amare e basta.
        Composto lunedì 26 dicembre 2016
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          Scritto da: Raffaella Frese
          in Diario (Esperienze)
          A volte bisognerebbe dare più ascolto alle situazioni che ci circondano, capirle e viverle. Bisognerebbe guardare i gesti e ascoltare la vita con il timpano dell'anima. Bisognerebbe non essere indifferenti al richiamo del cuore, e nel bene o nel male accettarne le conseguenze. Bisognerebbe mettere ordine nel caos totale delle nostre mancanze, riflettere e scegliere! Bisognerebbe allontanare la paura, la paura di perdere, di perdersi negli errori dell'esistenza. Chi poi non commette errori? Allora di cosa abbiamo paura? Meglio rischiare che rimpiangere.
          Composto giovedì 17 marzo 2005
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            in Diario (Esperienze)
            Ieri, in serata, ho assistito al grande evento Materano del "Presepe vivente"; manifestazione davvero speciale, molto caratteristica e ben interpretata da figuranti d'ogni parte d'Italia (veri maestri artigiani). Tutto era immerso in un veritiero e gradevole ritorno al passato, se non fosse per quelle scarpe Geox indossate dai suddetti figuranti o per gli immancabili telefonini innalzati al cielo, sempre pronti ad immortalare qualsiasi passaggio o qualunque paesaggio, compresa la roccia sita nella profonda gola denominata "Gravina". In molte persone ho notato tanta frenesia, portata a gran fatica nel ventre sopraffatto da eccessivo amor per un telefonino. Alzate le mani al cielo fotografando la nascita di Gesù nel silenzio del vostro cuore, consegnando al pensiero memoria d'una calda voce offerta al buon Dio per descrivere il lieto evento! Nascita che per noi, uomini imperfetti, dovrebbe esser segno profondo di rinascita. Nel giorno che ispira rinascita, pace e amore, l'uomo s'attarda nel suo inesauribile dolore; sostando all'ombra d'un freddo inverno che gela ancor più l'anima silenziosa e solitaria. Tra luci e profumo d'antichità, tra asinelli che ravvivano il mio cuor e racconti pronunciati con amor, vedo l'indifferenza di chi disperde i sogni e le emozioni tra le note stonate d'un telefonino anaffettivo.
            Composto martedì 27 dicembre 2016
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              Scritto da: Silvia Nelli
              in Diario (Esperienze)
              Che sia un anno fatto di uomini migliori. Uomini che conoscono dignità e orgoglio, ma sanno cosa sia l'umiltà di chiedere scusa. Che sia un anno che vede nascere un mondo nuovo. Un mondo fatto di valori e sentimenti che tornano a farsi sentire in modo prepotente. Vorrei giorni pieni di sole per chi ha camminato troppo a lungo sotto la pioggia battente. Vorrei cuori che tornano a battere forte grazie ad emozioni e sentimenti e non per rabbia e rancore Vorrei sguardi che si perdono l'uno dentro l'altro, sguardi che non hanno bisogno di essere accompagnati da parole. Vorrei che il silenzio regnasse rassegnato dove l'amore urla sovrano.
              Composto domenica 25 dicembre 2016
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                Scritto da: milanoteca
                in Diario (Esperienze)
                Se fossi un ignorante (e non è detto che non lo sia), direi sempre quello che mi passa per la testa alle persone, per esempio che non mi piace la loro faccia, il vestito che indossano, la loro auto e i loro rispettivi compagni o compagne, che non sopporto le loro idee, la loro fede, la loro non fede, il loro partito di appartenenza, i loro gusti e le loro scelte. Farei loro delle domande dirette, tipo: ma perché hai postato quella cosa? Stai bene? - oppure: se la pensi in quel modo sei un coglione, o ancora: se dici così è perché non hai capito un cazzo... e questo per essere ancora moderati! Se fossi ignorante, direi tutto quello che non sopporto della gente e non mi preoccuperei affatto di farla rimanere male, di offenderla o di farmi dare a mia volta dell'ignorante... proprio perché lo sarei senza esserne cosciente, quindi non mi porrei affatto il problema, non lo vedrei nemmeno... e sicuramente mi considererei anche più furbo, più istruito e più intelligente degli altri.
                Composto mercoledì 21 dicembre 2016
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                  Scritto da: bryan-br1
                  in Diario (Esperienze)
                  Prendi con una mano dalla mente il ricordo più bello che hai avuto con la persona più importante per te poi... chiudila! Poi prendi nell'altra mano il ricordo più triste con la persona meno importante che hai avuto poi... chiudila! Porta le tue mani chiuse, davanti ai tuoi occhi chiusi, apri poi le mani e gli occhi ciò che vedrai dentro è semplicemente... la tua vita.
                  Composto martedì 20 dicembre 2016
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